Tutto il decreto legge minuto per minuto: la Commissione lo invia in aula ma attende il ritorno del DL su BPVi, Veneto Banca e Intesa
Giovedi 6 Luglio 2017 alle 23:27 | 0 commenti
'Governo e maggioranza stanno mettendo in atto una porcata procedurale di proporzioni mai viste. Hanno la fretta del maggiordomo zelante che serve il 'padrone' Banca Intesa, ma al tempo stesso devono modificare ampie parti del decreto. Dunque, invece di presentare normali emendamenti che poi andrebbero discussi e votati in corrispondenza di quel dato articolo, stanno aggiungendo alla parte iniziale del testo interi articoli ex novo che modificano quelli successivi e che saranno votati in quattro e quattr'otto senza entrare nel merito'. Lo affermano in una dichiarazione alle 12.03 i deputati M5S della commissione Finanze di Montecitorio Camera dove è in corso l'esame del Dl banche venete e di cui vi riassumiamo con Radiocor Il Sole 24 Ore la "web cronaca".
La data limite di acquisto per le obbligazioni subordinate emesse da Popolare Vicenza e Veneto Banca che dà diritto al ristoro passerebbe, lo si legge alle 12.47, dal 12 giugno 2014 (data di entrata in vigore delle norme sul bail-in) al primo febbraio 2016. È una delle novità previste dall'emendamento al Dl banche venete depositato dal relatore Giovanni Sanga (Pd), in commissione Finanze alla Camera
La proposta di modifica, di fatto un articolo aggiuntivo all'articolo 1 che sopprime l'articolo 6 del provvedimento, esclude inoltre dal bail-in i contributi previdenziali degli iscritti a forme obbligatorie di previdenza per i liberi professionisti, e ridisegna l'ordine del 'burden sharing', la condivisione delle perdine in caso di risoluzione. L'emendamento antepone i debiti chirografari di secondo livello ai correntisti detentori di obbligazioni subordinate nella classifica dei risparmiatori chiamati a sostenere i costi di risoluzione.
L'emendamento introduce, inoltre, nei casi di azioni di responsabilità civile avviata dai commissari liquidatori nei confronti degli amministratori, la facoltà per il giudice di comminare l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, dall'esercizio delle professioni, dagli uffici direttivi delle imprese e l'incapacità di contrattare con la Pubblica amministrazione. La Commissione riprenderà nel pomeriggio le votazioni degli emendamenti al decreto legge (ieri l'approvazione dell'emendamento per inserire il Dl bond Veneto Banca nel testo) in vista del via libera per l'Aula atteso in serata.
'Ennesimo colpo di mano del Governo e della maggioranza in commissione Finanze a Montecitorio in merito al percorso parlamentare del decreto legge sulle banche venete. L'Esecutivo ci ripensa, si pente, e, con la presentazione sotto forma di emendamenti di due nuovi articoli, riscrive di fatto metà legge. Il tutto lasciando solo due ore ai membri della Commissione per presentare subemendamenti al testo'. Lo segnala, ore 12.50, il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, sottolineando in una dichiarazione che si tratta di 'un atteggiamento indecente e inaccettabile. Ancora una volta questa maggioranza calpesta il Parlamento ed esautora le istituzioni', denuncia Brunetta sollecitando 'un intervento immediato della presidente della Camera, Laura Boldrini'.
'Il comportamento del Governo sul decreto riguardante il salvataggio delle banche venete continua a far registrare forzature e sorprese di ogni genere'. Lo afferma, ore 14.17, il deputato di Forza Italia Rocco Palese, sottolineando in una dichiarazione che, 'dopo aver presentato due emendamenti, uno del relatore e uno del governo, si apprende che quello del governo è stato dichiarato inammissibile dalla commissione Finanze ed è stato quindi ritirato. Restiamo basiti e sconcertati dalla superficialità e dal pressappochismo con cui Governo e maggioranza continuano ad affrontare il grave problema della crisi bancaria nel nostro Paese, mettendo così a repentaglio i risparmiatori e le risorse pubbliche che, a vario titolo, vengono impegnate per i salvataggi'.
'Nessuno di noi ha incontrato questa mattina Banca Intesa'. Lo ha puntualizzato alle 15.41 il capogruppo Pd in commissione Finanze alla Camera, Michele Pelillo, rispondendo durante i lavori sul Dl banche venete a chi dall'opposizione chiedeva di eventuali interlocuzioni con il gruppo bancario in fase di definizione degli emendamenti al testo.
Via libera, sono le 17.34, della commissione Finanze della Camera al decreto legge sulle banche venete. È stato votato il mandato al relatore, Giovanni Sanga (Pd), respingendo nel contempo 'per l'Aula' tutte le proposte di modifica, compresa quella proposta dallo stesso Sanga. Il provvedimento sarà lunedì in Aula per la discussione generale. Ma...
Il decreto legge sulle banche venete con ogni probabilità , ore 17.45, sarà rinviato dall'Aula della Camera in Commissione la settimana prossima, presumibilmente martedì. Lo ha auspicato il capogruppo Pd in commissione Finanze della Camera, Michele Pelillo, riferendosi in particolare alla necessità di 'valorizzare' il contenuto dell'emendamento presentato dal relatore, Giovanni Sanga (Pd), che la Commissione non ha fatto in tempo a esaminare oggi. 'L'emendamento del relatore - ha spiegato Pelillo - è un elemento di sintesi per il miglioramento del testo. Faremo tutto quanto in nostra possibilità perché quel lavoro venga valorizzato e auspichiamo un'appendice dei lavori in Commissione dopo il primo passaggio in Aula'. Il capogruppo democratico ha inoltre augurato che nel frattempo ci sia una 'interlocuzione' chiarificatrice con il Governo.
'Sul Decreto banche venete, è in arrivo il voto di fiducia. Lo afferma alle 17.50 Stefano Fassina (Si), rilevando in una dichiarazione che 'la commissione Finanze di Montecitorio ha finito i lavori senza aver avuto il tempo di fare audizioni o discutere gli emendamenti, tranne una parte relativa ad un solo articolo. Un decreto che impegna potenzialmente 17 miliardi di euro arriva in Aula alla Camera dove non potrà essere valutato, discusso o emendato perché verrà apposta la fiducia'. Per Fassina in questo modo si 'mortifica il Parlamento' e si 'impedisce ai deputati di poter almeno provare a farsi realmente carico degli enormi problemi che il decreto lascia aperti, in particolare per una larga fascia di risparmiatori raggirati o discriminati e per una incisiva azione di responsabilità verso gli amministratori delle banche fallite. Strozzare la discussione con il voto di fiducia è un'abitudine pessima, che allontana ancora di più i cittadini dalle sedi di rappresentanza. Perché non si è lasciata discutere adeguatamente almeno la Camera?'.
'Ci sono diversi emendamenti accantonati tra cui quello del relatore, per cui, in Aula, molto probabilmente sarà chiesto il rinvio del testo in Commissione'. Il presidente della commissione Finanze della Camera, Maurizio Bernardo (Ap), conferma cosi' in una nota delle 19.05 la possibile 'riapertura' dell'esame del Dl banche venete in Commissione, dopo la chiusura dei lavori nel termine prefissato nei giorni scorsi entro le 17 di oggi. L'Assemblea della Camera avvierà la discussione generale sul provvedimento lunedì prossimo
'Nell'ambito di quanto concordato con le istituzioni europee - aggiunge - si cercherà di approvare alcune modifiche nell'interesse dei risparmiatori e del loro ristoro, fermo restando l'impianto del decreto, senza l'approvazione del quale, giova ricordarlo, famiglie e imprese del Veneto si sarebbero viste chiudere, da un giorno all'altro, ogni linea di credito'.
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