BPVi e Veneto banca, Pier Carlo Padoan risponde a Andrea Andria dell'Eba: "Pieno rispetto delle regole"
Giovedi 6 Luglio 2017 alle 15:32 | 0 commenti
Pubblicato alle 11, aggiornato alle 15.36. Botta e risposta tra il ministro dell'Economia e Finanza, Pier Carlo Padoan e Andrea Enria, il presidente dell'Eba (European Banking Authority, l'organismo dell'Unione europea che dal 1º gennaio 2011 ha il compito di sorvegliare il mercato bancario europeo), che, come da noi anticpiato sul nostro TgPiù di ieri 5 luglio, analizzando il caso di salvataggio delle banche venete in commissione Finanze del Senato aveva dichiarato (Radiocor Il Sole 24 Ore): "Sembra essere emersa la possibilita' che l'interesse pubblico sia valutato in modo diverso a livello europeo e nazionale (o regionale). Questo potenzialmente apre la strada alla possibilita' che diverse preferenze emergano a livello nazionale sull'utilizzo di meccanismi di supporto pubblico. Cio' puo' avere effetti negativi sulla parita' di condizioni all'interno del mercato unico".
Enria aveva anche rilevato che "un principio chiave per la risoluzione e' quello del 'no creditor worse off', ossia nessun creditore deve trovarsi in peggiori condizioni nella risoluzione rispetto alla liquidazione. A mio modo di vedere, questo implica di converso che nessun creditore puo' beneficiare di un trattamento migliore in liquidazione rispetto alla risoluzione, visto che quest'ultima attiva una serie di salvaguardie pubbliche per preservare la continuita' delle funzioni essenziali. Il principio non mi sembra avere tenuto nel caso delle banche venete".
Enria aveva, quindi, aggiunto che la decisione del Comitato di Risoluzione Unico di considerare assente un interesse pubblico nel caso delle banche venete "sembra segnalare condizioni molto restrittive per l'attivazione degli strumenti di risoluzione". Per il presidente dell'Eba "anche se sarebbe sbagliato proiettare in maniera meccanicistica la decisione del Srb ad altri casi, questo precedente sembra indicare che un numero potenzialmente molto alto di banche europee potrebbero essere soggette a liquidazione ordinaria in caso di crisi. In questo caso, in linea con gli standard regolamentari dell'Eba alle banche non sarebbe richiesto di rispettare un requisito aggiuntivo di passivita' in grado di assorbire le perdite (Mrel), sarebbe per loro sufficiente rispettare i requisiti patrimoniali minimi. Questo fornirebbe ancora meno protezione nel caso un governo decidesse di fornire aiuti di Stato, come e' successo nel caso italiano".Â
"Abbiamo agito nel pieno rispetto delle regole in casi diversi, come quello delle Venete, di Mps o in precedenza delle quattro banche". Ha rispoto così a 'Radio anch'io' il ministro del'Economia Pier Carlo Padoan alle critiche mosse dall'Autorità bancaria europea Eba al Dl sulle Banche venete. "Se le regole europee non fossero state rispettate- è il ragionamento espresso da Padoan- "non sarebbe stato possibile tradurre in norme di legge le misure che sono state prese'.
La secca risposta arriva a meno di 24 ore di distanza dalle affermazioni del capo dell'Autorità bancaria europea Andrea Enria, che aveva espresso una critica simile a quella mossa anche dal capo della Deutsche Bank David Folkerts-Landau: "E' stata creata una scappatoia per aggirare la direttiva, compromettendo un elemento importante dell'unione bancaria" e dalla stamp internazionale che, all'indomani del salvataggio, si era espressa in modo negativo rispetto all'operato del governo.
L'Europa, quella delle istituzioni di controllo, per una volta sta con Padoan che con sicurezza, sempre alla radio può affermare: Mi pare una critica un po' strana perché se c'è un'autorità europea
che ha dato il via libera a queste regole e anzi le ha sostenute e' proprio la Dg Comp".
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