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Rebus "palazzi storici" per Intesa SanPaolo e... Comune di Vicenza: che fare con il "tesoro" della Banca Popolare di Vicenza tra cui Palazzo Thiene e Palazzo Repeta?

Di Piero Zanin Venerdi 7 Luglio 2017 alle 19:27 | 2 commenti

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Pubblicato alle 10.50, aggiornato alle 19.27. Il "tesoro immobiliare" della Bpvi potrebbe fare gola a tanti. E' stato l'ex assessore e consigliere comunale Claudio Cicero a dare  il via alle danze con una proposta schock: "La Banca Popolare di Vicenza, ora di proprietà d'Intesa Sanpaolo, potrebbe cedere la sua sede centrale in via Battaglione Framarin al Comune, al prezzo di un euro come forma di risarcimento alla cittadinanza. Sarebbe l'edificio perfetto per fare il nuovo municipio". Idea interessante ma difficilmente realizzabile, forse, solo una mossa elettorale.  La questione dei beni immobiliari della banca, però, resta centrale per gli sviluppi futuri della città. Non si conoscono ancora, infatti, i piani d'Intesa per la gestione di edifici storici come Palazzo Thiene e Repeta.

Su questi due edifici, occorre fare valutazioni diverse, ma partendo da un punto fermo: entrambi sono sottoposti ai vincoli della Soprintendenza dei beni culturali. Per questo, in caso di vendita, sia i beni immobili che mobili, come le collezione di opere d'arte all'interno di palazzo Thiene, Comune e Regione avrebbero un diritto di prelazione, come previsto dall'articolo dall'art. 59 del D.lgs.42/2004. La vendita dei due palazzi è al momento solo un'ipotesi, una speculazione di pensiero, ma è normale chiedersi come si comporterebbe l'Amministrazione se i due palazzi finissero sul mercato. In cassa difficilmente ci sarebbero fondi per comprare ed inoltre, il piano fin qui illustrato dalla giunta Variati indica la volontà di mettere progressivamente in vendita gli edifici storici di proprietà del comune. Ma allora che ne sarà dei due palazzi? Intesa tace, ma il gruppo Sanpaolo è da sempre sostenitore della conservazione dell'arte come dimostra l'esperienza cittadine di palazzo Leoni Montanari. Palazzo Thiene, dal 1993 nella lista dei patrimonio dell'Unesco, dunque potrebbe trovare una sua facile collocazione nell'universo Intesa. Discorso diverso per palazzo Repeta, acquistato dalla Bpvi per circa 9 milioni dall'uscente Banca d'Italia. L'investimento era parte di un progetto più ampio che prevedeva il rilancio di quella zona del centro coinvolgendo anche l'ex cinema Corso (acquistato dalla Fondazione Roi) e l'ex Camera di commercio. Il progetto si è arenato, schiacciato dal crollo dell'era Zonin. Difficile comprendere oggi quali siano i piani d'Intesa Sanpaol. E del Comune di Vicenza

 


Commenti

Inviato Venerdi 7 Luglio 2017 alle 11:38

Buondì,
ci si chiede dove sia vissuto fino ad ora il Sig. Lo Cicero e il suo Sindaco, visto che gli immobili di cui si sta parlando NON appartengono ad Intesa, che è in affitto, ma fanno parte del Gruppo BPVI in LCA, più specificamente sono proprietà dell'Immobiliare di BPVI, società in attivo, ma esclusa dal perimetro di acquisizione assieme ai 450 Mil di Euro di capitale immobiliare e ai relativi dipendenti. Allo stesso modo Palazzo Repeta, Palazzo Thiene, e i vari immobili sparsi nel territorio nazionale. Colpisce l'ignoranza della materia sia degli amministratori comunali che dei giornalisti che non verificano le notizie. Ma il GdV è abituato a dare notizie farlocche.
Inviato Venerdi 7 Luglio 2017 alle 12:43

la medesima informativa è stata inviata anche al GdV, che l'ha ritenuta lesiva e non l'ha pubblicata.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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