Rebus "palazzi storici" per Intesa SanPaolo e... Comune di Vicenza: che fare con il "tesoro" della Banca Popolare di Vicenza tra cui Palazzo Thiene e Palazzo Repeta?
Venerdi 7 Luglio 2017 alle 19:27 | 2 commenti
Su questi due edifici, occorre fare valutazioni diverse, ma partendo da un punto fermo: entrambi sono sottoposti ai vincoli della Soprintendenza dei beni culturali. Per questo, in caso di vendita, sia i beni immobili che mobili, come le collezione di opere d'arte all'interno di palazzo Thiene, Comune e Regione avrebbero un diritto di prelazione, come previsto dall'articolo dall'art. 59 del D.lgs.42/2004. La vendita dei due palazzi è al momento solo un'ipotesi, una speculazione di pensiero, ma è normale chiedersi come si comporterebbe l'Amministrazione se i due palazzi finissero sul mercato. In cassa difficilmente ci sarebbero fondi per comprare ed inoltre, il piano fin qui illustrato dalla giunta Variati indica la volontà di mettere progressivamente in vendita gli edifici storici di proprietà del comune. Ma allora che ne sarà dei due palazzi? Intesa tace, ma il gruppo Sanpaolo è da sempre sostenitore della conservazione dell'arte come dimostra l'esperienza cittadine di palazzo Leoni Montanari. Palazzo Thiene, dal 1993 nella lista dei patrimonio dell'Unesco, dunque potrebbe trovare una sua facile collocazione nell'universo Intesa. Discorso diverso per palazzo Repeta, acquistato dalla Bpvi per circa 9 milioni dall'uscente Banca d'Italia. L'investimento era parte di un progetto più ampio che prevedeva il rilancio di quella zona del centro coinvolgendo anche l'ex cinema Corso (acquistato dalla Fondazione Roi) e l'ex Camera di commercio. Il progetto si è arenato, schiacciato dal crollo dell'era Zonin. Difficile comprendere oggi quali siano i piani d'Intesa Sanpaol. E del Comune di Vicenza
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ci si chiede dove sia vissuto fino ad ora il Sig. Lo Cicero e il suo Sindaco, visto che gli immobili di cui si sta parlando NON appartengono ad Intesa, che è in affitto, ma fanno parte del Gruppo BPVI in LCA, più specificamente sono proprietà dell'Immobiliare di BPVI, società in attivo, ma esclusa dal perimetro di acquisizione assieme ai 450 Mil di Euro di capitale immobiliare e ai relativi dipendenti. Allo stesso modo Palazzo Repeta, Palazzo Thiene, e i vari immobili sparsi nel territorio nazionale. Colpisce l'ignoranza della materia sia degli amministratori comunali che dei giornalisti che non verificano le notizie. Ma il GdV è abituato a dare notizie farlocche.