Banche

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Banche, sì di Atlante a Npl good bank. Domani Cda banche per vendita, ma accordo con Ubi dopo Epifania

ArticleImage (ANSA) - MILANO, 29 DIC - Il comitato investimenti del fondo Atlante 2 ha dato il suo nulla osta all'acquisto di una fetta consistente dei crediti deteriorati di Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti, le tre good bank che a breve dovrebbero essere cedute a Ubi Banca. Domani, a quanto viene riferito da fonti vicine all'operazione, si terranno i consigli delle tre good bank per deliberare sulla cessione di circa due terzi dei 3,7 miliardi di euro di crediti ancora in portafoglio, così da permettere a Ubi di rilevare le tre banche ripulite da buona parte dei propri Npl. Restano però da sciogliere alcuni nodi legali prima che la cessione possa essere perfezionata, per cui l'intesa tra Ubi e il Fondo di risoluzione arriverà con ogni probabilità dopo l'Epifania. Anche i consigli di Ubi che si stanno svolgendo oggi serviranno per un aggiornamento da parte del consigliere delegato Victor Massiah, non essendo ancora maturate tutte le condizioni per formulare un'offerta vincolante.

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Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

Lo stato potrà finanziare Banca Popolare di Vicenza solo dopo il bilancio 2016. Fabrizio Viola si chiede anche di notte come tappare il "buco" di 1.6 mld di crediti fiscali virtuali

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La Banca Popolare di Vicenza ha ufficializzato il 16 dicembre 2016, in occasione della comunicazione degli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (SREP - Supervisory Review and Evaluation Process) condotto dalla Banca Centrale Europea, che si attende un risultato  2016 probabilmente molto brutto. E se lo dice la banca c'è da crederci alla frase che sembra criptica ma è preoccupante: "Si precisa che i coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2016 saranno comunicati in occasione dell'approvazione della bozza del bilancio 2016 da parte del CdA e che potrebbero essere influenzati, tra l'altro, dall'esito dei complessi processi valutativi attualmente in corso, tenuto conto anche del difficile contesto di mercato...". 

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Veneto Banca: ceduto aereo dell'istituto. Era stato acquistato nel 2012 per 10,7 milioni euro

ArticleImage (ANSA) - MILANO, 28 DIC - Veneto Banca ha venduto il jet privato Learjet 60 Xr, di proprietà dell'istituto di Montebelluna e acquistato negli 'anni ruggenti' della gestione dell'ex amministratore delegato Vincenzo Consoli. La dismissione, si legge in una nota della banca, rientra nella linea politica di rigoroso controllo dei costi, coerentemente con il nuovo corso improntato alla sobrietà. L'aereo, acquistato nel 2012 per 10,7 milioni di euro, è stato ceduto ad una multinazionale straniera alle attuali condizioni di mercato, "sotto l'egida e il monitoraggio di esperti indipendenti, al fine di garantire la massima trasparenza operativa", si legge nella nota che non indica il valore di realizzo.

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Giorgio Meletti "svela" i carnefici di MPS che hanno bruciato 35 miliardi. VicenzaPiù lo twitta e viene ritwittato per i 17 mld bruciati da BPVi e Veneto Banca, Stefano Righi docet

ArticleImage Ieri sera Giorgio Meletti, che è un noto collega de Il Fatto Quotidiano esperto di finanza ed economia e che ho avuto l'onore di conoscere a cavallo degli anni 90 quando scriveva e faceva scrivere di me su Il Mondo Economico, per il quale si occupava anche di informatica, è stato opsite di Rai3 per Linea Notte dove ha parlato di banche e, soprattutto di Monte dei Paschi di Siena (di seguito il suo articolo pubblicato oggi sul salvataggio della banca senese e sul mistero che avvolge chi è responsabile di un disastro da 35 miliardi di euro). Meletti nel suo articolo e ieri notte in Rai si interrogava sui "carnefici di MPS" e su "chi lo svuotava, chi non vigilava, chi faceva il palo". È stato naturale per me twittare subito "Giorgio Meletti del Fatto a Linea Notte su Rai 3: c'è chi svuotava MPS e chi faceva il palo. VicenzaPiù: come per Banca Popolare di Vicenza" ed è stato "gratificante" notare che non solo Meletti aveva ritwitatto il mio "cinguettio" ma lo aveva etichetatto con un "mi piace". 

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Mps, se il salvataggio del Tesoro non riuscisse: fino a 20 miliardi di debito pubblico in più

ArticleImage Fino a 20 miliardi di debito pubblico in più. E’ il regalo del governo che gli italiani troveranno sotto l’albero di Natale: e poco importa che per l’ex premier, Matteo Renzi, Mps fosse una banca risanata. Adesso il rischio è che i venti miliardi in più possano tradursi in minor spesa pubblica (se dovessero venire tagliate le emissioni di titoli di Stato) o in maggiori imposte straordinarie (a meno che il Tesoro non riesca a dare un’accelerata alle privatizzazioni che fino ad oggi hanno faticato). L’operazione Salva Risparmio, con cui il governo cercherà di mettere in sicurezza il sistema bancario italiano a cominciare da Mps, potrebbe anche essere un successo, ma in caso di fallimento complicherebbe non poco la situazione dei conti pubblici tricolori.

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Banche, riunione notturna del Consiglio dei ministri. Oggi il testo in Gazzetta

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Codacons Veneto: considerazioni e consigli sul paracadute dello Stato su MPS e sulle banche in crisi tra cui BPVi e Veneto Banca

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Riceviamo da Franco Conte, presidente di Codacons Veneto, e pubblichiamo

Sulla stampa è stata data notizia in primo piano dell'intervento del Governo per 20 miliardi di paracadute per le banche e la fase terminale di MPS. Molti domandano se le popolari venete Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca ne traggono vantaggio. Richiamo la fine che hanno fatto prima gli azionisti delle 4 banche fallite nel novembre 2015 e la spremitura che hanno subito gli azionisti di MPS. Pur messe male le due banche sono ancora nella categoria delle banche "solide" e quindi non necessitano di aiuto pubblico... quando risultasse necessario allora dovremo cambiare strategia e puntare, come anticipato nel precedente report a chiamare in causa Bankitalia, società di revisione e Consob. Per ora molto più importanti sono le notizie che riporto di seguito.

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CorSera: Il ruolo di Atlante e il nodo delle sofferenze

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Federazione Banche credito cooperativo, confermato il presidente Veneto: Ilario Novella

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Renato Bertelle e il "non" consiglio direttivo dell'inattiva Associazione Nazionale azionisti Banca Popolare di Vicenza che "smaschera" Achille Variati e il convegno del 26 novembre

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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