Banche, riunione notturna del Consiglio dei ministri. Oggi il testo in Gazzetta
Venerdi 23 Dicembre 2016 alle 09:58 | 0 commenti
In forse fino all’ultimo le misure sulle imposte differite (Dta), Bcc comprese, e sulla tanto attesa ipotesi di allungare i termini per la trasformazioni in Spa delle banche popolari che ancora non hanno proceduto con l’assemblea. E in forse anche la norma per consentire ratei quinquennali alle banche che dovranno rimpinguare il Fondo di risoluzione. Nel testo entrato ieri in Consiglio dei ministri, una riunione iniziata poco prima della mezzanotte, erano previste anche queste misure, attese peraltro dal mondo bancario già in fase di esame delle legge di Bilancio 2017.
Solo il testo che approderà oggi in Gazzetta ufficiale, salvo ripensamenti dell’ultima ora, dirà se queste misure sono arrivate o meno. Se così non fosse si deciderà probabilmente in un secondo momento, se e come intervenire sul tema delle deferred tax asset, per consentire di far valere sull’esercizio 2016 il canone pagato a luglio ma riferito al 2015. Si tratta di uno sgravio fiscale che dovrebbe essere riconfigurato con un’attenzione anche per la banche di credito cooperativo. E lo stesso vale per i termini di applicazione della riforma delle banche popolari. Come si ricorderà il Consiglio di Stato in un’ordinanza di qualche settimana fa ha rinviato alla Consulta la legge. I giudici amministrativi hanno anche accolto l’istanza cautelare monocratica presentata dalla banca Popolare di Sondrio nella quale si chiedeva anche la sospensione del termine del 27 dicembre per la trasformazione in spa. A questo punto Bari e Sondrio potrebbero non tenere le assemblee entro fine anno. Di qui l’attesa di una possibile misura di proroga del termine in questione. Tornando alle Dta, la norma messa a punto già durante l’esame alla Camera del Dl fiscale punta a ripristinare una parità di trattamento tra le banche di credito cooperativo e casse rurali e gli altri soggetti del settore bancario. Mentre le banche diverse dalle Bcc possono utilizzare le cosiddette Dta (imposte anticipate sulle svalutazioni dei crediti effettuate fino al 2015) senza limitazioni e con possibilità di trasformarle in ogni caso in crediti di imposta, le Bcc subiscono invece limitazioni alla conversione e in particolare in presenza di perdita fiscale.
Da Il Sole 24 Ore
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