Scavalcatori e scavalcati BPVi: ignominia per i primi, danni ai secondi. Ecco la risposta a tre quesiti inviati a [email protected]
Dopo la pubblicazione dell'elenco di quei 630 gentiluomini e gentildonne che, aiutati dalla ancora più nobile cricca della vecchia Banca Popolare di Vicenza per meriti di censo o per coperture reciproche, hanno incassato in totale circa 63 milioni di euro vendendo al prezzo massimo di 62,50 euro le azioni che tutti gli altri 117.000 e passa soci non avrebbero poturo realizzare neanche al prezzo di recesso, abbiamo già pubblicato alcuni identikit di lorsignori e lormadame, a differenza della stampa locale, che ha tirato indietro la mano dopo aver gettato il sasso nello stagno grazie alle solite veline, anche se stavolta difficilmente provenienti dall'Istituto prima grande sponsor dei media stessi e ora "solo" generoso suo inserzionista.
Continua a leggereBPVi e Veneto Banca, CorSera: il 2016 dovrebbe chiudersi con 3 mld di perdite
Parte lo "screening" dei 630 "scavalcatori" BPVi: il 57% sono vicentini, tutti... stimabili?
Ieri commentavamo la pubblicazione sul GdV dei 630 "scavalcatori" della BPVi (qui di nuovo l'elenco non senza ricordare che Francesco Iorio promise che gli scavalcati sarebbero stati rimborsati al 100%) utilizzando le parole di un lettore ("soggetti squallidi, boicottate loro e le loro attività economiche e sociali!" e, invitando a scriverci le vostre opinioni e informazioni a [email protected], aggiungevamo: «Si vergognino tutti quelli che hanno consentito questo, i 630 che ne hanno approfittato, chi ai piani alti della corrotta Vicenza rimane loro amico e chi, nel giornale che della vecchia banca è stato "sponsor sponsorizzato", utilizzando un caso anomalo di cessione di una sola azione, dopo le tante falsità propinate ai suoi lettori, documentate negli articoli da noi scritti fin dal 13 agosto 2010 e poi raccolti nel nostro libro "Vicenza. la città sbancata", ha il coraggio di scrivere ancora oggi a dramma in atto e cancrena ancora in sviluppo: "Una cessione che testimonierebbe come la decisione di liquidare i soci, in una banca che all'epoca non doveva sottostare alle regole imposte dal mercato borsistico, era piuttosto casuale.... Vergogna!».
Continua a leggereBanca Popolare di Vicenza e Veneto Banca: stallo tra Bce e la Ue, l'aumento è in salita
Codacons lancia in Veneto azione collettiva su mutui, anatocismo ed Euribor
Dopo le nuove sentenze emesse dai tribunali italiani ed europei in materia di mutui bancari, usura, anatocismo e tasso Euribor, il Codacons, come annuncia nella nota che pubblichiamo, lancia oggi anche in Veneto una nuova azione legale per consentire a tutti i cittadini titolari di mutui e finanziamenti di agire contro la propria banca e recuperare gli interessi passivi non dovuti, addebitati in modo illegittimo sui contratti di mutuo e finanziamento. Ancora oggi gli istituti di credito applicano su mutui e prestiti tassi superiori alla soglia di usura, sia al momento della stipula del contratto sia successivamente, anche a causa delle altre voci di costo, degli interessi di mora o dei costi per l'estinzione anticipata - spiega il Codacons - In tali casi il giudice può stabilire che il mutuo diventi gratuito e riconoscere al consumatore il diritto di recuperare tutti gli interessi pagati e di non pagarne più, se il mutuo è ancora in corso. Continua a leggere
Fondo Atlante, in caso di dissesto pericolo di contagi finanziari
Banche, dietro i salvataggi il ruolo di fondo Atlante
Il figlio di un socio invalido della BPVi scrive a [email protected]: serve l'autentica notarile per firma di adesione a transazione? Banca Popolare di Vicenza: no, basta delega
Ci scrive a [email protected], l'indirizzo da noi dedicato all'evidenziazione di problemi e di soluzioni possibili per i soci delle vecchie BPVi e Veneto Banca, un lettore per conto del papà socio della Banca Popolare di Vicenza che sta valutando l'adesione alla transazione proposta ma trova delle difficoltà "tecniche" visto che il padre è invalido e non può recarsi in filiale per la sottoscrizione dell'accordo e che dalla filiale stessa sarebbe stato indirizzato al comune per una autenticazione "domiciliare" della firma per la quale, però, sta trovando obiezioni formali. Vi proponiamo la lettera col problema e la soluzione indicataci dalla direzione della Popolare vicentina, che supererebbe gli ostacoli indicati dalla filiale e dal numero verde della banca stessa.
Buongiorno, volevo segnalarVi un problema: mio padre, sfortunato possessore delle azioni Bpvi, sta valutando se aderire all'accordo di ristoro che scade il 22 c.m.; egli è invalido e pertando (pur essendo in grado di firmare) avrebbe difficoltà a recarsi in Filiale. Ho contattato la banca che mi ha detto che è sufficiente l'autenticazione della firma a domicilio da parte di un incaricato comunale.
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