Ex BPVi e Veneto Banca, video intervista a Marco Paccagnella e Fabrizio Zampieri di Federcontribuenti: "subito inserimento nello stato passivo, ma... DL non passa"
Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca sono in liquidazione coatta amministrativa e sulla questione e sulle sue implicazioni, dopo Luigi Ugone, presidente di "Noi che credevamo nella BPVi", abbiamo intervistato per voi su analisi generali e su consigli pratici anche Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti, e Fabrizio Zampieri, economista dell'associazione. Il premier Paolo Gentiloni ha affermato che il disastro delle banche è nato ancora prima delle crisi e a tal proposito Paccagnella dice: "Questa denuncia è fondamentale per i soci ingannati dai vecchi amministratori che sono incoraggiati a far valere i propri diritti ma è anche vero ora che il crack è stato voluto dalla BCE, la fusione è stata respinta e ci ha portato a questa situazione. La politica non era interessata a salvare le banche".
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Tiepolo 2.0, il "testamento" professionale e morale di Gianni Mion e Fabrizio Viola per le ormai fu BPVi e Veneto Banca: il piano industriale bocciato per la Banca del Nord Est
Veneto Banca opera "sotto la responsabilità di Intesa", bad bank allo Stato e i commissari liquidatori Alessandro Leproux, Giuliana Scognamiglio e Fabrizio Viola si occuperanno di azionisti e obbligazionisti subordinati
BPVi e Veneto Banca a Intesa, i dettagli: dallo Stato subito 5,2 miliardi, con le garanzie si arriva a 17, 1 mld pr esuberi, nulla per ora per i soci azzerati che non hanno transato
Spesa immediata da 5,2 miliardi con le garanzie mobilitati fino a 17 miliardi
L'esborso immediato da parte dello Stato vale 5,2 miliardi, finanziati dal debito aggiuntivo (20 miliardi) già previsto dal decreto di Natale. Di questi 4,78 servono a garantire la neutralità dell'operazione sui capital ratios di Intesa, come chiesto espressamente dalla banca, e altri 400 milioni servono a finanziare garanzie potenziali su rischi futuri fino a 12 miliardi: si tratta di garanzie fino a 6,3 miliardi per la retrocessione di crediti che non risultino in bonis e oltre 4 miliardi per crediti in bonis ma ad alto rischio.
Continua a leggereBPVi e Veneto Banca, Andrea Arman e Don Torta: "a Roma lavorano per fregarci ancora con Intesa e per nascondere le malefatte delle banche e del sistema. Contro il colpo di Stato, pacificamente sì, ma tutti in piazza!"
Le notizie di queste ore fanno male. Lo stato non trova i soldi per un risarcimento ai risparmiatori (della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, ndr)e ci racconta la bugia dell'Europa cattiva e, dopo aver permesso che per 24 mesi le nostre banche fossero spolpate di ogni risorsa, decide in fretta e furia di regalare quanto ancora c'è di buono nelle banche agli amici di Banca Intesa SanPaolo e di caricare i cittadini di una ulteriore perdita di circa 12 miliardi per favorire i sindacati, in attesa di agire sugli NPL, probabilmente omettendo di cedere quelli a carico della grande industria e dei faccendieri amici.
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BPVi e Veneto Banca, Veronica Cecconato Pd Provincia di Vicenza: crack colpa della classe dirigente
BPVi e Veneto Banca, Luca Zaia: perché in una settimana da ricapitalizzazione precauzionale a vendita a un euro?
La grande truffa pro Intesa intorno a BPVi e Veneto Banca: proponiamo a voi, Gianni Zonin, Achille Variati & c.. un test di onestà. O di comunismo...
Vi proponiamo "La grande truffa delle banche venete" un articolo scritto ieri da Claudio Conti, poco prima, ma comunque col sentore del suo arrivo, dell'annuncio definitivo del "dissesto o del rischio dissesto" di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca e del "no" della Commissione europea alla loro "ricapitalizzazione precauzionale" da parte dello Stato con conseguente attivazione del processo previsto dall'art. 19 del Decreto 180/2015 e, quindi, in un modo o nell'altro, come stabilirà il decreto legg atteso per oggi, la loro liquidazione coatta: "la liquidazione coatta amministrativa è una procedura concorsuale prevista dalla legge italiana che si applica ad alcune categorie d'impresa. Ha le sue fonti regolamentari nella legge fallimentare. L'apertura della procedura preclude al creditore le azioni in sede di giurisdizione ordinaria". L'articolo è stato scritto ieri, ripeto, e fa un'analisi della situazione su cui vi proponiamo di riflettere e su cui alla fine faremo una nostra annotazione.
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