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Tiepolo 2.0, il "testamento" professionale e morale di Gianni Mion e Fabrizio Viola per le ormai fu BPVi e Veneto Banca: il piano industriale bocciato per la Banca del Nord Est

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 26 Giugno 2017 alle 22:08 | 0 commenti

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Il CdA della Banca Popolare di Vicenza, riunitosi d'urgenza venerdì 23 giugno, nel prendere «atto della decisione della Commissione Europea di non ammetterla alla "Ricapitalizzazione Precauzionale" richiesta al MEF il 17 marzo scorso» e che il Single Resolution Board della Banca Centrale Europea aveva deciso che la Banca era «a rischio di dissesto, attivando il processo previsto dall'art. 19 del Decreto 180/2015» aveva ripercorso l'attività svolta «a partire dall'insediamento, il 13 luglio scorso, per far fronte alla gravissima perdita di reputazione subìta dal Gruppo a causa dei ben noti eventi, e al conseguente calo della sua operatività, adoperandosi anche per ridurre i connessi rischi legali».

Per questo, la richiesta al MEF poggiava, secondo il Cda del presidente Gianni Mion e dell'Ad Fabrizio Viola,  su «un realistico progetto di ristrutturazione e di rilancio, denominato Tiepolo 2.0; quest'ultimo, che prevedeva la fusione fra BPVi e Veneto Banca e il disegno di una nuova Banca per il Nord Est».

Oggi, come orgogliosamente promesso dai due manager "bocciati da professori", si è lamentato Mion, il piano, costruito intorno a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ora in "liquidazione coatta amminsitrativa" è disponibile nelle sezione Investor Relations del sito della BPVi e ve lo proponiamo per opportuna conoscenza e per concedere l'onore delle armi a chi, dopo i disastri altrui (Paolo Gentiloni ha confermato e denunciato che «la crisi delle banche venete risale a prima della crisi economica»).

 

Progetto Tiepolo: Piano Industriale Rilancio del Nord-Est: ricostruire una banca semplice e attrattiva 

Nella redazione del presente Piano Industriale, è stata prestata la massima diligenza da parte di Banca Popolare di Vicenza S.p.a. (la "Società") per assicurare che i fatti riportati siano accurati e che le opinioni espresse siano eque e ragionevoli. Tuttavia, non viene resa alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, in riferimento a, e nessun affidamento dovrebbe essere fatto relativamente alla, correttezza, accuratezza, completezza o affidabilità delle informazioni ivi contenute.
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Nessuna parte del presente documento può essere considerata la base di alcun contratto o accordo.
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Contenuto ed obiettivi del documento
Questo documento riassume il piano di ristrutturazione e fusione per il rilancio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca che, oltre a rendere nuovamente solido lo stato patrimoniale, ha l'obiettivo di definire uno sviluppo sostenibile per la nuova banca.
La fusione rappresenta l'opportunità di creare un modello di banca che segni una chiara discontinuità rispetto alla situazione corrente:
• iniziando da un'importante pulizia per aumentare le coperture (2,7mld€ di rettifiche) e cessione sofferenze (13,7mld€)
• basata su un conto economico con C/I al 51% ed uno stato patrimoniale con 15% di NPE ratio al 2021
• focalizzata sul territorio, con un ridimensionamento del network esistente, -37% di filiali entro il 2021
• ristrutturando costi operativi e struttura costi, mirando ad un risparmio di circa il 40% sui costi op. entro il 2021
Obiettivo è un miglioramento della performance con un ROATE1 dell'8% ed un CET1 solido al 13% al 2021
I principali pilastri del piano sono due:
A• Costruire uno stato patrimoniale solido e sostenibile
B• Raggiungere attrattivi livelli di redditività

Clicca qui per il Piano Tiepolo 2.0 completo e dettaglaito con dati, grafici e tabelle.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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