BPVi e Veneto Banca, Veronica Cecconato Pd Provincia di Vicenza: crack colpa della classe dirigente
Sabato 24 Giugno 2017 alle 18:01 | 1 commenti
Apprendiamo in questi giorni, scrive nella nota che pubblichiamo Veronica Cecconato, Segretatia Partito democratico Provincia di Vicenza, che Intesa Sanpaolo ha dato la propria disponibilità ad acquistare a un prezzo simbolico (1 €) alcune attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca; nel dettaglio, ciò riguarda «l'acquisizione di un perimetro segregato che esclude i crediti deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute), i crediti in bonis ad alto rischio e le obbligazioni subordinate emesse, nonché partecipazioni e altri rapporti giuridici considerati non funzionali all'acquisizione», decisione deliberata dal CdA e che attende solo l'ok della Ue per il decreto di finanziamento da parte del Governo.
Sono dunque giorni cruciali ma determinanti verso una soluzione che affonda definitivamente l'ipotesi della fusione delle due banche, ma che potrebbe salvare posti di lavoro, mettendo in sicurezza i risparmiatori ed evitando il tanto temuto bail-in che intaccato gli obbligazionisti senior.
Come Partito Democratico Provinciale, non possiamo però esimerci dal ribadire che questa situazione altro non è che il risultato manifesto del fallimento di una classe dirigente rea di aver avallato una gestione dei due istituti non improntata a criteri di trasparenza e di rigorosità .
Quel che auspichiamo, nella massima tutela di risparmiatori e dipendenti coinvolti, è una soluzione rapida, efficace e positiva, perché la gestione dei questi crediti rimanga in seno alle responsabilità dell'Ente Pubblico, evitando in tutti i modi che si realizzi un passaggio a società senza scrupoli che finirebbero esclusivamente per compromettere ulteriormente tutto il tessuto economico e sociale della nostra Regione.
Veronica Cecconato, Segreteria Pd Provincia di Vicenza
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