Utente: riccardo.cagnes
Ultimi commenti di riccardo.cagnes
Inviato Sabato 15 Febbraio 2014 alle 15:12
Caro Vittorio, ma cosa ti aspettavi da questa classe politica che a parole esprime solidarietà per le persone disabili e poi nei fatti non se ne cura affatto?
Cosa ti aspetti da una giunta regionale che regala milioni di euro alla caccia - ai danni che questa produce - e poi taglia i fondi dedicati ai capitoli sociali?
E che dire del centro europeo dedicato alla pet-terapy, di cui ben poco tutti noi sappiamo, ubicato,credo, a Montecchio Precalcino, che tanti milioni di euro sta sottraendo al bilancio regionale e fortemente sponsorizzato dall'attuale assessore regionale ai servizi "sociali"?
Dai retta a me, tieniti lontano da questi politici che tutto sanno fare meno che POLITICA. Se li inviti e non si presentano, malgrado abbiano confermato la loro presenza, ti fanno solo un piacere.
I nostri cari assessori non hanno il diritto di indignarsi, NOI SI !!!
Cosa ti aspetti da una giunta regionale che regala milioni di euro alla caccia - ai danni che questa produce - e poi taglia i fondi dedicati ai capitoli sociali?
E che dire del centro europeo dedicato alla pet-terapy, di cui ben poco tutti noi sappiamo, ubicato,credo, a Montecchio Precalcino, che tanti milioni di euro sta sottraendo al bilancio regionale e fortemente sponsorizzato dall'attuale assessore regionale ai servizi "sociali"?
Dai retta a me, tieniti lontano da questi politici che tutto sanno fare meno che POLITICA. Se li inviti e non si presentano, malgrado abbiano confermato la loro presenza, ti fanno solo un piacere.
I nostri cari assessori non hanno il diritto di indignarsi, NOI SI !!!
Inviato Domenica 12 Gennaio 2014 alle 00:29
Verrà il giorno in cui le "lepri" si trasformeranno in cacciatori.
Quel giorno, coloro che oggi si sentono volpi, scapperanno e non ci saranno tane a sufficienza per nascondersi.
Quel giorno, coloro che oggi si sentono volpi, scapperanno e non ci saranno tane a sufficienza per nascondersi.
Inviato Giovedi 12 Settembre 2013 alle 11:35
Che dire....... La disabilità ha poteri taumaturgici!
Mettere d'accordo nove gruppi consiliari non è cosa di tutti i giorni.
Molto è stato l'impegno delle associazioni ma a nulla sarebbe valso se non avesse trovato persone disposte a mettersi all'ascolto e a ragionare al di la delle appartenenze politiche.
Purtroppo l'unico mancato destinatario di questi "poteri" sarà certamente l' Assessore Sernagiotto il quale, ritenendosi egli stesso al di sopra di ogni "potere", troverà certamente il modo di dimostrare la "bontà" delle scelte che si stanno facendo in Regione sostenendo che tali scelte sono imprescindibili per garantire la qualità e la quantità dei servizi.
Attenzione agli "incantatori" ! I risultati di queste scelte già oggi sono realtà.
Mettere d'accordo nove gruppi consiliari non è cosa di tutti i giorni.
Molto è stato l'impegno delle associazioni ma a nulla sarebbe valso se non avesse trovato persone disposte a mettersi all'ascolto e a ragionare al di la delle appartenenze politiche.
Purtroppo l'unico mancato destinatario di questi "poteri" sarà certamente l' Assessore Sernagiotto il quale, ritenendosi egli stesso al di sopra di ogni "potere", troverà certamente il modo di dimostrare la "bontà" delle scelte che si stanno facendo in Regione sostenendo che tali scelte sono imprescindibili per garantire la qualità e la quantità dei servizi.
Attenzione agli "incantatori" ! I risultati di queste scelte già oggi sono realtà.
Inviato Mercoledi 28 Agosto 2013 alle 01:21
Gentile Direttore è risaputo che in ogni buona e giusta battaglia, se non trovi i giusti alleati, le chance di vittoria si riducono notevolmente. E nella vicenda che ci ha visti coinvolti, in questo scorcio di fine estate, le associazioni delle famiglie delle persone con disabilità hanno trovato i loro buoni alleati nelle due testate online della città. Senza il sostegno sin qui avuto, oggi forse, nessuno avrebbe potuto redigere l'articolo soprastante e questo la dice lunga sulle grosse responsabilità che pesano su chi, come lei, fa il suo mestiere.
Purtroppo, come anche in un suo articolo è stato scritto, non tutta la stampa è libera e può manifestare la propria sensibilità per certe problematiche. Per noi famigliari di persone con disabilità, abituati come siamo alle piccole conquiste di ogni giorno, quella di oggi in V^ commissione è da annoverare tra i piccoli successi. In una sala Bernarda gremita oggi si è discusso di disabilità e, mi creda, non è una cosa che capita spesso. Ed il problema di fondo sta proprio qua. Molti di coloro che sono chiamati a decidere le sorti e il futuro dei nostri figli non hanno la minima cognizione di cosa possa significare dover adattare ogni scelta quotidiana alle esigenze di una persona con disabilità. Lavoro, vita sociale, cure mediche, vita di coppia, "tempo libero", tutto passa in second'ordine e a causa di ciò le famiglie pagano già un prezzo altissimo.
Ovviamente, quanto ci ha riservato oggi la cronaca, non basta a farci abbassare il livello di guardia. La nostra azione continuerà finché le istituzioni tutte non dimostreranno di aver raggiunto un livello di maturità tale da non costringerci a spendere le nostre energie per combattere una ulteriore ingiustizia anziché utilizzarle in favore dei nostri famigliari.
Desidero quindi esprimerle, anche a nome delle associazioni dei familiari aderenti al Comi.Vi.H. (comitato vicentino handicap), la nostra più sincera gratitudine con la certezza che le persone disabili, che di amici ne hanno pochi, per il futuro potranno fare affidamento su una nuova e disinteressata amicizia.
Riccardo Cagnes
Purtroppo, come anche in un suo articolo è stato scritto, non tutta la stampa è libera e può manifestare la propria sensibilità per certe problematiche. Per noi famigliari di persone con disabilità, abituati come siamo alle piccole conquiste di ogni giorno, quella di oggi in V^ commissione è da annoverare tra i piccoli successi. In una sala Bernarda gremita oggi si è discusso di disabilità e, mi creda, non è una cosa che capita spesso. Ed il problema di fondo sta proprio qua. Molti di coloro che sono chiamati a decidere le sorti e il futuro dei nostri figli non hanno la minima cognizione di cosa possa significare dover adattare ogni scelta quotidiana alle esigenze di una persona con disabilità. Lavoro, vita sociale, cure mediche, vita di coppia, "tempo libero", tutto passa in second'ordine e a causa di ciò le famiglie pagano già un prezzo altissimo.
Ovviamente, quanto ci ha riservato oggi la cronaca, non basta a farci abbassare il livello di guardia. La nostra azione continuerà finché le istituzioni tutte non dimostreranno di aver raggiunto un livello di maturità tale da non costringerci a spendere le nostre energie per combattere una ulteriore ingiustizia anziché utilizzarle in favore dei nostri famigliari.
Desidero quindi esprimerle, anche a nome delle associazioni dei familiari aderenti al Comi.Vi.H. (comitato vicentino handicap), la nostra più sincera gratitudine con la certezza che le persone disabili, che di amici ne hanno pochi, per il futuro potranno fare affidamento su una nuova e disinteressata amicizia.
Riccardo Cagnes
Inviato Venerdi 23 Agosto 2013 alle 23:15
gentile "kairos", questo su cui scriviamo i nostri commenti è un giornale e come ogni buon giornale credo debba rispettare la regola principale: dire la verità.
Posso anche capire la sua indignazione contro il sindaco Variati, ne avrà i suoi motivi, ma dire che le associazioni lo hanno votato è una grossa menzogna e la dimostrazione sta proprio nel fatto che Vanni Poli, che era candidato proprio in quella lista e che da anni opera proprio con le associazioni, ha ricevuto pochissime preferenze. Poi, se vuole sfogare la sua rabbia , può dire tutto ciò che desidera è libero di farlo specie su un giornale indipendente come Vicenza più. Dovrebbe solo assumersene la responsabilità magari non celandosi dietro un nick name.
Posso anche capire la sua indignazione contro il sindaco Variati, ne avrà i suoi motivi, ma dire che le associazioni lo hanno votato è una grossa menzogna e la dimostrazione sta proprio nel fatto che Vanni Poli, che era candidato proprio in quella lista e che da anni opera proprio con le associazioni, ha ricevuto pochissime preferenze. Poi, se vuole sfogare la sua rabbia , può dire tutto ciò che desidera è libero di farlo specie su un giornale indipendente come Vicenza più. Dovrebbe solo assumersene la responsabilità magari non celandosi dietro un nick name.
Inviato Venerdi 23 Agosto 2013 alle 12:33
Caro Vanni, comprendo l'amarezza con la quale hai affrontato il delicato argomento relativo alla mancanza di interesse dimostrata da molti famigliari di persone con disabilità e non ti nascondo che la stessa sensazione e rabbia provo anch'io quando affrontiamo questo aspetto del problema.
Anch'io come te vedo famiglie che di buon grado preferiscono delegare ad altri l'incombenza di dover accudire il proprio congiunto disabile, salvo poi farsi vivi quando qualcuno gli fa i conti in tasca e in virtù di ciò pretende fargli pagare i servizi. Ed allora tutti, improvvisamente, ci vengono a cercare pretendendo che si "faccia qualcosa", così dicono. Altro capitolo è poi quello dei tutori/amministratori di sostegno che, pur non essendo essi famigliari, si disinteressano spesso dei loro tutelati. Ma quanti di questi si sono mai preoccupati della qualità di vita che conduce il loro famigliare o il loro tutelato? A quanti di questi interessa sapere se realmente vengono messe in atto tute quelle azioni contenute nella convenzione? E, per scendere nel quotidiano, a quanti interessa sapere cosa mangiano, come sono vestiti, come vengono curati, che qualità di vita inclusiva svolgono, ecc..?
Per molti è meglio far finta di non vedere, è già tanto se gli hanno tolto un "peso", non fosse mai che qualcuno pensi di restituirgli il "disturbatore" della tranquillità famigliare. I nostri "tecnici" poi sono sempre disponibili ad aiutare chi dichiara (con leggerezza) di non farcela più e nel contempo si dimenticano di coloro che, invece, preferiscono votarsi al martirio pur di dare una parvenza di dignità alla vita del proprio figlio/fratello ecc.. procurandogli tutto ciò che non troverebbe mai presso i servizi.
Questi sono quelli che fanno realmente del male alla nostra causa, è a questi che dovremmo chiedere conto delle loro azioni.
Anch'io come te vedo famiglie che di buon grado preferiscono delegare ad altri l'incombenza di dover accudire il proprio congiunto disabile, salvo poi farsi vivi quando qualcuno gli fa i conti in tasca e in virtù di ciò pretende fargli pagare i servizi. Ed allora tutti, improvvisamente, ci vengono a cercare pretendendo che si "faccia qualcosa", così dicono. Altro capitolo è poi quello dei tutori/amministratori di sostegno che, pur non essendo essi famigliari, si disinteressano spesso dei loro tutelati. Ma quanti di questi si sono mai preoccupati della qualità di vita che conduce il loro famigliare o il loro tutelato? A quanti di questi interessa sapere se realmente vengono messe in atto tute quelle azioni contenute nella convenzione? E, per scendere nel quotidiano, a quanti interessa sapere cosa mangiano, come sono vestiti, come vengono curati, che qualità di vita inclusiva svolgono, ecc..?
Per molti è meglio far finta di non vedere, è già tanto se gli hanno tolto un "peso", non fosse mai che qualcuno pensi di restituirgli il "disturbatore" della tranquillità famigliare. I nostri "tecnici" poi sono sempre disponibili ad aiutare chi dichiara (con leggerezza) di non farcela più e nel contempo si dimenticano di coloro che, invece, preferiscono votarsi al martirio pur di dare una parvenza di dignità alla vita del proprio figlio/fratello ecc.. procurandogli tutto ciò che non troverebbe mai presso i servizi.
Questi sono quelli che fanno realmente del male alla nostra causa, è a questi che dovremmo chiedere conto delle loro azioni.
Inviato Venerdi 23 Agosto 2013 alle 02:12
l'assenza di posti auto riservati alle persone munite di apposito contrassegno è l'eccezione che conferma la regola. Questa cultura "del dover pensare dopo" a ciò che bisognava aver fatto prima è l'espressione di un Paese che si dimentica spesso dei suoi cittadini più bisognosi. Ma non c'è proprio di che meravigliarsi, è la norma! Si costruisce un parco giochi e poco dopo ci si accorge che non è accessibile a chi ha disabilità motorie. Ed allora progetti e controprogetti per la risoluzione del problema. Sprechi di denaro, che si sarebbero potuti evitare solo se qualcuno ci avesse pensato prima, con tanto di inaugurazioni per mettere in bella mostra il politico di turno. Così è se vi pare ...diceva qualcuno.....
Inviato Mercoledi 21 Agosto 2013 alle 19:25
Gentile signora Putti, come non concordare e non condividere ciò che lei dice.
Anch'io, come lei, sono fortemente dubbioso sulla capacità dei nostri politici nell'affrontare i problemi inerenti la disabilità. Ma, mi creda, sono molto più inc....zato di lei con le famiglie che, come gli struzzi, mettono la testa sotto e fanno finta di non vedere. Anch'io come lei pensavo che questo comportamento adottato da molti famigliari fosse dovuto al timore di ritorsioni o di sottrazione dei servizi dei quali oggi godono. Sono giunto, però, alla conclusione - e so benissimo che è grave doverlo ammettere- che non è la paura a farla da padrone ma la totale mancanza di amore verso il proprio famigliare in situazione di disabilità.
Albert Einstein diceva: " Il mondo è quel disastro che vedete non tanto per i guai combinati dai malfattori ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare ".
E se i primi a privare i nostri figli della propria dignità siamo noi, cosa vuole che che possa fregargliene a politici, tecnici, e quant'altri fanno del loro impegno nell'ambito della disabilità un motivo di vanto o di lucro?
Ma prima o dopo a qualcuno, o a qualcosa, si dovrà pur rendere conto del proprio operato.
Con stima e solidarietà.
Riccardo Cagnes
Anch'io, come lei, sono fortemente dubbioso sulla capacità dei nostri politici nell'affrontare i problemi inerenti la disabilità. Ma, mi creda, sono molto più inc....zato di lei con le famiglie che, come gli struzzi, mettono la testa sotto e fanno finta di non vedere. Anch'io come lei pensavo che questo comportamento adottato da molti famigliari fosse dovuto al timore di ritorsioni o di sottrazione dei servizi dei quali oggi godono. Sono giunto, però, alla conclusione - e so benissimo che è grave doverlo ammettere- che non è la paura a farla da padrone ma la totale mancanza di amore verso il proprio famigliare in situazione di disabilità.
Albert Einstein diceva: " Il mondo è quel disastro che vedete non tanto per i guai combinati dai malfattori ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare ".
E se i primi a privare i nostri figli della propria dignità siamo noi, cosa vuole che che possa fregargliene a politici, tecnici, e quant'altri fanno del loro impegno nell'ambito della disabilità un motivo di vanto o di lucro?
Ma prima o dopo a qualcuno, o a qualcosa, si dovrà pur rendere conto del proprio operato.
Con stima e solidarietà.
Riccardo Cagnes
Inviato Mercoledi 21 Agosto 2013 alle 00:32
mai versi furono più azzeccati!!!
L'unica cosa che mi resta da fare è chiedere il trasferimento di mio figlio ad un Ceod gestito dall'Ulss e consigliare, a tutti i famigliari e tutori di persone con disabilità, di fare altrettanto.
Non capisco, però, come mai il dirigente sindacale della Cisl si sia accorto soltanto adesso del carente servizio che viene offerto nei Ceod gestiti da privati?
Azzardo una risposta: forse perché qualcuno, spulciando nei bilanci, si è accorto che i Ceod e l'assistenza scolastica pubblici utilizzano molto più denaro proveniente dai finanziamenti pubblici destinati alla disabilità?
Certo, il personale dipendente dell'Ulss costa di più, ma questa non è una colpa attribuibile ai lavoratori.
Ma da qui, a dire che il servizio erogato è migliore, ce ne corre.
Riccardo Cagnes