Quasi 4 mln di euro per la caccia veneta, Cerasoli: e il sociale?
Venerdi 10 Gennaio 2014 alle 21:25 | 3 commenti
Stefania Cerasoli, SEL - La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore Stival, ha deliberato lo scorso dicembre di destinare 3 milioni 746 mila 650 euro agli enti provinciali per le attività venatorie. Sinistra Ecologia Libertà è da sempre contraria alla caccia in quanto pratica diseducativa ed anacronistica sostenuta per gli interessi di uno sparuto gruppo di persone ai danni dell’intera comunità .
Dietro la caccia non c’è solo l’istante dell’uccisione dell’animale ma si nasconde un modo perverso di gestire il territorio e di distruggere l’ambiente naturale.
Quello che però oggi vogliamo evidenziare è che tale provvedimento viene ad essere assunto in un momento in cui, con la scusa della crisi e della mancanza di fondi, si negano le prestazioni domiciliari alle persone in situazione di gravità . In un momento in cui ai disabili viene negata la possibilità di frequentare i centri diurni come se fossero cittadini di serie B non aventi il diritto ad un progetto educativo –riabilitativo come ogni altro cittadino.
Sinistra Ecologia Libertà non accetta che i servizi essenziali vengano ad essere considerati come un costo assistenziale insopportabile che grava sui bilanci, ma come, invece, un investimento in grado di generare lavoro, solidarietà , coesione. Vogliamo il potenziamento del Fondo sociale destinato ai Comuni e di quello per la non autosufficienza e contro gli sprechi e i costi della politica.
Ecco perché la decisione della Giunta regionale di destinare ben 3 milioni 746 mila 650 euro agli enti provinciali per le attività venatorie in un momento come quello che oggi stiamo vivendo non può lasciarci indifferenti. Ma forse con un assessore ai servizi sociali solito girare con la pistola… non potevamo sperare in qualcosa di diverso.
Quel giorno, coloro che oggi si sentono volpi, scapperanno e non ci saranno tane a sufficienza per nascondersi.
Ribadisco quello che dico da 40 anni a fianco dei disabili: UNA SOCIETA' CIVILE NON PUO' CHIAMARSI TALE QUANDO NON RIESCE A STARE DALLA PARTE DI QUEI CITTADINI CHE NON HANNO VOCE PER PROTESTARE E GAMBE PER ARRIVARE AI PALAZZI DEL POTERE. Mi domando se mai qualcuno ha in mente quali sono le vere priorità dei cittadini!
Vittorio Corradi (A.I.A.S. Vicenza)
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