Chiusura Centri Diurni Disabili: la politica, per adesso, tace e la stampa ... acconsente
Martedi 20 Agosto 2013 alle 11:28 | 3 commenti
Ha fatto molto discutere tra i nostri utenti la denuncia di Vittorio Corradi, Presidente A.I.A.S. - Sezione S.Bortolo di Vicenza, relativa alla decisione della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 6 di chiudere, per motivi di bilancio, i Centri Diurni Disabili a partire dal primo settembre per poi continuare con ulteriori blocchi dei centri con l’inizio del nuovo anno.
Non sono mancate poi le testimonianze e le urla di protesta di genitori o familiari che vedono nell’immediato futuro l’aggravarsi delle condizioni di vita dei loro cari e per questo non possono tacere (qui la denuncia di Vanni Poli e dei coniugi Putti).Â
Chi invece permane in un “silenzio assordante†è la maggioranza dei politici locali – fanno eccezione il M5S, il Prc e Daniela Sbrollini, unica democratica che si è espressa sul tema annunciando per settembre un incontro con le associazioni - , che forse non potranno intervenire direttamente su un provvedimento su cui pesano i pesanti tagli al sociale che la Regione ha imposto, ma che certo potrebbero far sentire la loro contrarietà . Alzare la voce, pur simbolicamente, è sempre meglio di nulla.
Sarebbe proprio da aspettarselo da un sindaco come Achille Variati che in campagna elettorale prima e nelle linee di programma poi ha sempre affermato che con lui “nessuno sarà lasciato troppo indietro†e che ha fatto dell’attenzione alle fasce più deboli della popolazione se non un cavallo di battaglia di certo un elemento portante della sua rielezione. Sarebbe da aspettarselo da tutti coloro i quali, nella giunta o in consiglio comunale, si definiscono di sinistra e che proprio per la loro connotazione politica dovrebbero dimostrare una certa sensibilità verso chi viene costretto ai margini della società .Â
La stessa “distrazione†si riscontra in una parte della stampa locale che occupa pagine e pagine con i disagi che i lavori stradali provocano, ma accenna solo con qualche trafiletto alle limitazioni che un centinaio di cittadini, genitori di disabili, dovranno affrontare fra qualche settimana per ben altri e più gravi problemi. Speriamo solo che il dio mercato, anche quello della stampa, non imponga maggiore attenzione alla quantità delle migliaia di cittadini lettori che "rallentano" i loro movimenti per i "work in progress" piuttosto che alla qualità della vita già grama delle (poche?) centinaia di disabili e di loro parenti che lottano contro i tagli per chi vorrebbe solo viverla con un minimo umano di dignità .
Forse, finito il periodo vacanziero, le penne torneranno più "puntute", anche per  sollecitare le voci dei politici assenti.
E se così non fosse, chi tace acconsente. Basta saperlo.
Posso anche capire la sua indignazione contro il sindaco Variati, ne avrà i suoi motivi, ma dire che le associazioni lo hanno votato è una grossa menzogna e la dimostrazione sta proprio nel fatto che Vanni Poli, che era candidato proprio in quella lista e che da anni opera proprio con le associazioni, ha ricevuto pochissime preferenze. Poi, se vuole sfogare la sua rabbia , può dire tutto ciò che desidera è libero di farlo specie su un giornale indipendente come Vicenza più. Dovrebbe solo assumersene la responsabilità magari non celandosi dietro un nick name.
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