"Rifiuto speciale non riciclabile": il monologo di un disabile verso il suo politico
Martedi 20 Agosto 2013 alle 16:49 | 1 commenti
Pubblichiamo molto volentieri "Rifiuto speciale non riciclabile", monologo di un disabile verso il suo "politico", che Vanni Poli, fratello di un ragazzo disabile, ha composto nell'agosto 2011. Nella speranza che quanti adesso sono ancora invisibili possano in un futuro molto prossimo avere l'attenzione che meritano. Per smettere di essere "rifiuti" e tornare persone. Che portino un voto o meno.
sto qui seduto
non
senti la voce
ti ho guardato ieri
dalla mia panchina
mi
passavi davanti
non
mi vedevi
parlavi con qualcuno
non
ero io
per te non c'ero
lungo quella strada
non senti la voce
quella
mia
mi accorgo
di essere afono
o
forse la mia è
una
lingua diversa
cammino anch'io
per la tua cittÃ
non
mi vedi
forse non è
la mia cittÃ
l'aria che respiri
non è la mia
e
anche il cibo
e
l'acqua
sono
altri
poi ti vedo
eccome
ti vedo
alla tivù
parli
di me
ma allora io ci sono
da qualche parte
ti preoccupi di me
dici
mi chiami
diversamente qualcosa
mi illudo di esistere
allora
mi illudo
poi allunghi la mano
su di
me
per una carezza
davanti alla telecamera
il problema è che poi
tu
corri
a
lavarti le mani
è chiaro
sono
brutto
un po' scemo anche
è chiaro
ti
faccio schifo
non la senti la mia voce
mi dai una casa
altrove
mi dai una scuola
altrove
mi dai un lavoro
altrove
ma ora c'è la crisi
devi risparmiare
anche l'altrove
mi togli tutto
tanto
non ho voce
dici che mi vuoi bene
malgrado
tutto
anche se sono un problema
ma adesso non hai più
scrupoli
tanto
il mio voto
non
arriva
sono un rifiuto speciale
non
riciclabile
vanni poli 2011 agosto
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