Archivio per tag: Trivelle
Cappelletti del M5S a presidente del Veneto Zaia: "sapeva che la Giunta poteva opporsi alle trivelle?"
Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 16:35
Riceviamo da Enrico Cappelletti, senatore M5S, e pubblichiamo
L'amministrazione Zaia ha liquidato in due battute le autorizzazioni concesse alla società Appenine Energy a trivellare il territorio veneto: la Regione non avrebbe avuto poteri decisori ma solo una funzione tecnico-consultiva, nell'ambito della procedura VIA. Sarebbe stato solo un parere tecnico, hanno sostenuto, obbligatoriamente favorevole al fine di non incorrere in responsabilità penali. Ma Zaia conosce i poteri delle regioni in materia di trivelle in terraferma, in vigore prima dello Sblocca Italia? Perché forse non sa che in base alla legge vigente (n. 239/2004) ed alla giurisprudenza della Corte Costituzionale, la Giunta non era affatto obbligata a raggiungere automaticamente l'intesa con il Ministero. Eventuali divergenze e dissensi erano assolutamente legittimi. Ed avrebbe potuto anche trattare reiteratamente. Continua a leggere
L'amministrazione Zaia ha liquidato in due battute le autorizzazioni concesse alla società Appenine Energy a trivellare il territorio veneto: la Regione non avrebbe avuto poteri decisori ma solo una funzione tecnico-consultiva, nell'ambito della procedura VIA. Sarebbe stato solo un parere tecnico, hanno sostenuto, obbligatoriamente favorevole al fine di non incorrere in responsabilità penali. Ma Zaia conosce i poteri delle regioni in materia di trivelle in terraferma, in vigore prima dello Sblocca Italia? Perché forse non sa che in base alla legge vigente (n. 239/2004) ed alla giurisprudenza della Corte Costituzionale, la Giunta non era affatto obbligata a raggiungere automaticamente l'intesa con il Ministero. Eventuali divergenze e dissensi erano assolutamente legittimi. Ed avrebbe potuto anche trattare reiteratamente. Continua a leggere
Referendum trivelle, Berti: serve il voto elettronico
Lunedi 18 Aprile 2016 alle 16:54
Movimento 5 Stelle Veneto
Per spuntarla il Governo di Trivellopoli ha dovuto sprecare 300 milioni di euro rifiutando la nostra proposta di accorpare questa consultazione con le elezioni amministrative. Questo, unito a continui appelli antidemocratici - perfino dal Presidente Emerito della Repubblica e da quello del Consiglio - ha fatto prevalere la non partecipazioneâ€. A dirlo è Jacopo Berti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, che lancia la ricetta per evitare situazioni simili in futuro: eliminazione del quorum e voto elettronico. Continua a leggere
Per spuntarla il Governo di Trivellopoli ha dovuto sprecare 300 milioni di euro rifiutando la nostra proposta di accorpare questa consultazione con le elezioni amministrative. Questo, unito a continui appelli antidemocratici - perfino dal Presidente Emerito della Repubblica e da quello del Consiglio - ha fatto prevalere la non partecipazioneâ€. A dirlo è Jacopo Berti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, che lancia la ricetta per evitare situazioni simili in futuro: eliminazione del quorum e voto elettronico. Continua a leggere
Referendum trivelle, Fantò: sistema di voto da riformare in vista del referendum costituzionale di ottobre
Lunedi 18 Aprile 2016 alle 16:37
Riceviamo da Luca Fantò, segretario provinciale PSI Vicenza, e pubblichiamo
Il PSI vicentino prende atto del risultato del referendum svoltosi ieri. Nonostante la stragrande maggioranza di coloro che hanno votato si sia espressa a favore del limite alle concessioni date a chi sfrutta a prezzi irrisori le risorse degli italiani, la volontà di questa maggioranza è stata messa a tacere da un sistema di voto alquanto discutibile. E' evidente come lo strumento referendario debba essere riformato.
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Il PSI vicentino prende atto del risultato del referendum svoltosi ieri. Nonostante la stragrande maggioranza di coloro che hanno votato si sia espressa a favore del limite alle concessioni date a chi sfrutta a prezzi irrisori le risorse degli italiani, la volontà di questa maggioranza è stata messa a tacere da un sistema di voto alquanto discutibile. E' evidente come lo strumento referendario debba essere riformato.
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Referendum trivelle: a Vicenza ha votato il 39,77%. I 27.999 sì "vincono" sui 4.181 no, ma il "no quorum" rende vano il voto
Lunedi 18 Aprile 2016 alle 08:58
Alle 23 si è concluso il referendum popolare abrogativo sull'estrazione in mare di idrocarburi.
Nelle sezioni del Comune di Vicenza ha votato il 39,77% degli elettori. Il dettaglio del totale votanti è pubblicato qui. Nei tre giorni di apertura straordinaria per il referendum, cioè da venerdì 15 a domenica 17 aprile, l'ufficio elettorale di piazza Biade ha rilasciato 1.157 tesse elettorali. di cui 735 nella sola giornata di domenica 17 aprile. Sabato e domenica l'ufficio anagrafe, a sua volta aperto in via straordinaria per il referendum, ha rilasciato 29 carte d'identità . Il settore servizi sociali e abitativi ha organizzato il consueto trasporto gratuito ai seggi per i non deambulanti: il servizio è stato richiesto da 3 persone. Qui i risultati definitivi della votazione in città : i 27.999 sì all'abrogazione in maggioranza schiacciante sui 4.181 no, che, però, hanni "vinto" sommandosi a chi non ha votato impedendo il raggiungimento del quorum del 50% più uno. Continua a leggere
Nelle sezioni del Comune di Vicenza ha votato il 39,77% degli elettori. Il dettaglio del totale votanti è pubblicato qui. Nei tre giorni di apertura straordinaria per il referendum, cioè da venerdì 15 a domenica 17 aprile, l'ufficio elettorale di piazza Biade ha rilasciato 1.157 tesse elettorali. di cui 735 nella sola giornata di domenica 17 aprile. Sabato e domenica l'ufficio anagrafe, a sua volta aperto in via straordinaria per il referendum, ha rilasciato 29 carte d'identità . Il settore servizi sociali e abitativi ha organizzato il consueto trasporto gratuito ai seggi per i non deambulanti: il servizio è stato richiesto da 3 persone. Qui i risultati definitivi della votazione in città : i 27.999 sì all'abrogazione in maggioranza schiacciante sui 4.181 no, che, però, hanni "vinto" sommandosi a chi non ha votato impedendo il raggiungimento del quorum del 50% più uno. Continua a leggere
Referendum trivelle, l'affluenza alle 19 allontana il quorum. A Vicenza il 30% è una delle percentuali più alte
Domenica 17 Aprile 2016 alle 20:00
Per il referendum popolare abrogativo sull'estrazione in mare di idrocarburi, le cosidette trivelle, nelle sezioni del Comune di Vicenza alle ore 19 ha votato il 30,37% degli elettori, uno dei risultati più alti a livello nazionale. Si può votare fino alle ore 23. Alle ore 12 a Vicenza aveva votato l'11,43% degli elettori. Anche in Veneto l'affluenza è quasi del 30%, mentre in tutta Italia il dato alle ore 19 si attesta sul 23,5 %, allontanando le possibilità di raggiungere il quorum: perché il voto sia valido, infatti, occorre che voti la metà più uno degli aventi diritto. Il dettaglio con i voti dell'affluenza in questa domenica 17 aprile è pubblicato alla pagina del Comune clicca qui. Per informazioni sulle modalità di voto e sul rinnovo delle tessere elettorali scadute clicca qui.
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La Segretaria Pd Vicenza Cecconato sul referendum trivelle: "Governo è contrario a nuove istallazioni, ma votare è importante"
Venerdi 15 Aprile 2016 alle 18:16
Riceviamo da Veronica Cecconato, Segretaria provinciale Partito Democratico Vicenza, e pubblichiamo
Il referendum sulle Trivelle del  17 Aprile è l’ultimo dei quesiti rimasti, dopo che il governo con lo sblocca Italia ha accolto e recepito le istanze delle Regioni proponenti. Il Governo ha già detto e dimostrato di essere contrario a nuove istallazioni di trivelle. Detto ciò, ritengo comunque importante che ogni cittadino vada a votare, perché una sempre più crescente sfiducia nelle istituzioni degli ultimi anni ha prodotto un drastico calo dell'affluenza alle urne, sia durante le elezioni politiche e amministrative, sia ai referendum.
Continua a leggereCUB Vicenza invita a votare sì al referendum sulle trivelle
Venerdi 15 Aprile 2016 alle 17:59
CUB Vicenza
Contro il servilismo politico e la sudditanza a speculazioni e profitti spregiudicati. Per affermare la ferma contrarietà alla mercificazione del territorio italiano e alle gravi ricadute sull'ambiente marino e costiero, già devastato da decenni di cementificazione delle coste e scarichi in mare aperto. Per la difesa del territorio, delle scogliere, delle spiagge, contro il guadagno facile del petronio sulle spalle dei cittadini che impone la supremazia del consumismo. Ogni nuova trivellazione, ogni centrale nucleare o inceneritore, sono bombe ambientali ad orologeria che lasciamo in eredità alle future generazioni. Continua a leggere
Contro il servilismo politico e la sudditanza a speculazioni e profitti spregiudicati. Per affermare la ferma contrarietà alla mercificazione del territorio italiano e alle gravi ricadute sull'ambiente marino e costiero, già devastato da decenni di cementificazione delle coste e scarichi in mare aperto. Per la difesa del territorio, delle scogliere, delle spiagge, contro il guadagno facile del petronio sulle spalle dei cittadini che impone la supremazia del consumismo. Ogni nuova trivellazione, ogni centrale nucleare o inceneritore, sono bombe ambientali ad orologeria che lasciamo in eredità alle future generazioni. Continua a leggere
Referendum trivelle, Fogagnoli: scelta che riguarda la nostra vita
Venerdi 15 Aprile 2016 alle 17:52
Riceviamo da Roberto Fogagnoli, segretario di Rifondazione Comunista – Federazione di Vicenza, e pubblichiamo
Il 17 aprile siamo chiamati ad esprimerci con il voto nel referendum che chiede di abrogare la norma che consente la prosecuzione dello sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi fino all'esaurimento degli stessi anziché alla scadenza delle concessioni. Si tratta di un referendum per fermare le trivellazioni in mare entro le 12 miglia alla scadenza della concessione statale. Il mare e il sottosuolo sono beni comuni che vanno salvaguardati e non svenduti o regalati a società private. Continua a leggere
Il 17 aprile siamo chiamati ad esprimerci con il voto nel referendum che chiede di abrogare la norma che consente la prosecuzione dello sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi fino all'esaurimento degli stessi anziché alla scadenza delle concessioni. Si tratta di un referendum per fermare le trivellazioni in mare entro le 12 miglia alla scadenza della concessione statale. Il mare e il sottosuolo sono beni comuni che vanno salvaguardati e non svenduti o regalati a società private. Continua a leggere
M5S Veneto commenta le parole di Napolitano riguardanti l'astensionismo al referendum delle trivelle: "vergognoso"
Venerdi 15 Aprile 2016 alle 17:00
I consiglieri regionali veneti del M5S Erika Baldin, Jacopo Berti, Manuel Brusco e Simone Scarabel commentano le parole di Napolitano sul referendum del 17 aprile riguardante le trivelle
Troviamo vergognose le dichiarazioni del Sig. Giorgio Napolitano con le quali ha incoraggiato l'astensionismo al referendum di domenica sulle trivelle. Da una persona che è stata due volte presidente della Repubblica ci sarebbe da aspettarsi un atteggiamento istituzionale, di incoraggiamento alla partecipazione democratica. Continua a leggere
Troviamo vergognose le dichiarazioni del Sig. Giorgio Napolitano con le quali ha incoraggiato l'astensionismo al referendum di domenica sulle trivelle. Da una persona che è stata due volte presidente della Repubblica ci sarebbe da aspettarsi un atteggiamento istituzionale, di incoraggiamento alla partecipazione democratica. Continua a leggere
Referendum trivelle, M5S: alcuni sindacati fanno disinformazione
Mercoledi 13 Aprile 2016 alle 18:18
Movimento 5 Stelle Veneto
La Cisl in Veneto si schiera per il No al referendum del 17 aprile contro le trivellazioni, sostenendo che si perderebbero posti di lavoro, esattamente come dice il premier Renzi. Simone Scarabel, consigliere del M5S Veneto, cita dati opposti: “Fermo restando che indipendentemente dalla posizione è importante votare, per raggiungere il quorum necessario, bisogna precisare che quanto dicono certi sindacati e il Governo è falso: con lo stop alle trivelle ed investimenti nelle rinnovabili avremo più posti di lavoro. Continua a leggere
La Cisl in Veneto si schiera per il No al referendum del 17 aprile contro le trivellazioni, sostenendo che si perderebbero posti di lavoro, esattamente come dice il premier Renzi. Simone Scarabel, consigliere del M5S Veneto, cita dati opposti: “Fermo restando che indipendentemente dalla posizione è importante votare, per raggiungere il quorum necessario, bisogna precisare che quanto dicono certi sindacati e il Governo è falso: con lo stop alle trivelle ed investimenti nelle rinnovabili avremo più posti di lavoro. Continua a leggere