Cappelletti del M5S a presidente del Veneto Zaia: "sapeva che la Giunta poteva opporsi alle trivelle?"
Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 16:35 | 0 commenti
Riceviamo da Enrico Cappelletti, senatore M5S, e pubblichiamo
L'amministrazione Zaia ha liquidato in due battute le autorizzazioni concesse alla società Appenine Energy a trivellare il territorio veneto: la Regione non avrebbe avuto poteri decisori ma solo una funzione tecnico-consultiva, nell'ambito della procedura VIA. Sarebbe stato solo un parere tecnico, hanno sostenuto, obbligatoriamente favorevole al fine di non incorrere in responsabilità penali. Ma Zaia conosce i poteri delle regioni in materia di trivelle in terraferma, in vigore prima dello Sblocca Italia? Perché forse non sa che in base alla legge vigente (n. 239/2004) ed alla giurisprudenza della Corte Costituzionale, la Giunta non era affatto obbligata a raggiungere automaticamente l'intesa con il Ministero. Eventuali divergenze e dissensi erano assolutamente legittimi. Ed avrebbe potuto anche trattare reiteratamente.
Tali poteri sono infatti venuti meno solo con l'entrata in vigore del decreto Sblocca Italia che ha trasferito dalle Regioni al Ministero dell’ambiente la competenza al rilascio del provvedimento di VIA. Ciò per quanto concerne i progetti relativi ad attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sulla terraferma. Certo che é indubbiamente singolare la coincidenza cronologica tra la data della seconda delibera regionale che ha autorizzato la perforazione del pozzo "Cascina Daga 1 dir" e la data dell'entrata in vigore del decreto. Infatti le autorizzazioni alla società Apennine Energy sono state concesse, la prima in data 26 febbraio 2013 e la seconda il  27 novembre 2014, mentre il decreto sblocca italia è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l'11 novembre 2014 ed è entrato in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione, ossia il  27 novembre 2014.
Verrebbe dunque da pensare che la Giunta Zaia si sia riunita appositamente nell'ultimo giorno utile per disporre in merito alle trivellazioni in terraferma veneta, facendo appena in tempo a concedere l'ultima autorizzazione. Non è che a Zaia, in materia di trivelle, non sia andato giù lo scippo delle competenze alle regioni da parte del potere centrale, piuttosto che la tutela di ambiente e salute dei suoi concittadini?
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