La sintesi migliore è quella dell'ex senatore Enrico Cappelletti: «In una guerra a volte capita di abbattere qualcuno dei tuoi, e questo pare sia proprio il caso». Il Movimento Cinque Stelle non parteciperà alle elezioni a Vicenza. E questo l'epilogo di una vicenda venuta alla luce la scorsa settimana, che ha tenuto col fiato sospeso per tutto il weekend e si è conclusa ieri: alle 9 la «certificazione» ovvero l'autorizzazione da parte dei vertici nazionali del Movimento a utilizzare il simbolo per depositare la lista elettorale in Comune - non è arrivata e dunque la lista pentastellata, pur presentata a Palazzo Trissino, è stata respinta dalla commissione elettorale circondariale.Â
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Scusandoci per il termine, che il dizionario definisce "raro", di "depositazione" invece che "deposito" nel sottopancia del video con la conferenza stampa in cui Francesco Di Bartolo (qui la sua intervista) ha annunciato di aver depositato tutto quanto necessario per la partecipazione della lista del Movimento 5 Stelle di Vicenza meno l'autorizzazione, indispensabile, all'utilizzo del simbolo. Se raro è il termine utilizzato da chi ha montato il video, non raro ma incomprensibile appare ai pentastellati vicentini il mancato permesso da parte dei vertici, umani o "tecnologici", del movimento. E, soprattutto, irrispettoso dei cittadini.
Ci sono voluti due anni e mezzo, ma alla fine le "terre nere" del cantiere della Pedemontana sono state poste sotto sequestro. Ieri i forestali e l'Arpav hanno sequestrato a Montecchio Maggiore il materiale proveniente dallo sbancamento delle rampe di uscita della Sp246 costruita all'inizio del secolo, per far spazio alle complanari della Pedemontana: nell'ottobre del 2015 il senatore del Movimento 5 Stelle Enrico Cappelletti e la consigliera comunale di Montecchio Maggiore Sonia Perenzoni avevano formalizzato un esposto, portando all'attenzione della magistratura la situazione.
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Continua il silenzio generale della stampa locale e dell'amministrazione comunale uscente di Achille Variati sullo scandalo della Fondazione Roi, nel cui cda a guida Ilvo Diamanti ancora siede il prof. Giovanni Villa, o Giovanni Carlo Federico Villa che dir si voglia, censurato ufficialmente per suoi comportamenti anche dall'Università di Bergamo in cui insegna a tempo pieno ("ancora per poco" ci dicono fonti di quella città ) e a cui non aveva chiesto, come da legge, il permesso di ricoprire un ruolo retribuito proprio dalla Roi come direttore tecnico o scientifico che dir si voglia dei Musei Civici di Vicenza (salvo le aggiunte sul sito comunale, postume alle nostre denunce, erano e sono solo la Pinacoteca Chiericati, il Museo Naturalistico Archeologico di S. Corona e il Museo del Risorgimento e della Resistenza).
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Mattinata di presentazione del candidato del Movimento 5 Stelle nella saletta delle conferenze stampa Giovanni Chiesa di palazzo Trissino. L'avvocato Francesco Di Bartolo accompagnato da un manipolo di militanti pentastellati rende nota alla stampa la sua elezione a portavoce del Movimento a Vicenza. La procedura della sua elezione è esposta dal senatore uscente Enrico Cappelletti, che sottolinea orgogliosamente la peculiarità dell'elettorato M5S a fronte degli occasionali avventori alle primarie degli altri partiti, pronti a magnificare le cifre dei partecipanti, ma poco attenti alla loro qualità .
La Corte dei Conti è alla stretta finale sulla Pedemontana Veneta e convoca le parti interessate per il6 marzo 2018 in riunione pubblica per presentare la relazione finale che anticipa nelle sue parti principali. Nelle 40 pagine che alleghiamo rimangono tutti i profili di criticità che il procuratore Antonio Mezzera aveva sottolineato nelle precedenti relazioni. Dopo due interventi pubblici e la cassazione del commissario straordinario è ora il turno di Luca Zaia, di Elisa De Berti, assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti, e della macchinetta regionale a subire gli strali del massimo organo di controllo.
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Parlamentane, la carica dei 600 grillini oggi e domani gli iscritti del M5S scelgono con il voto on line i candidati perla Camera e il Senato
Dopo il boom delle candidature che ha mandato in tilt la piattaforma Rosseau, scatta da oggi la vera sfida delle "parlamentarie" grilline. In Veneto i candidati in corsa sono oltre 600 e per scegliere chi candidare nei 28 collegi uninominali e negli altri 46 seggi del proporzionale tra Camera e Senato la gara è più aperta che mai. Per votare bisogna essere iscritti al MSS: il voto ori line inizia stamattina alle 10 e proseguirà tutta domani fino alle 21.
Riceviamo a firma del senatore Enrico Cappelletti del Movimento Cinque Stelle la nota ufficiale che segue: "Questa mattina 21 dicembre, insieme ad una delegazione di associazioni abbiamo ancora una volta portato all'attenzione della Sezione centrale di controllo sulle amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti, le anomalie riguardanti la Superstrada Pedemontana Veneta. Tale opera, il cui costo previsto è pari a 2258 milioni di euro, grazie a Luca Zaia, Renato Chisso e Giancarlo Galan - ed al trucchetto del project financing - costerà ai veneti oltre 13 miliardi di euro. Noi stiamo facendo quanto possibile per scongiurare un nuovo scandalo Mose."
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Il Movimento 5 Stelle è ancora una volta a fianco delle centinaia di migliaia di veneti che sono stati truffati dalle banche popolari. Oggi 13 dicembre i parlamentari del Movimento hanno incontrato i rappresentanti delle associazioni che tutelano i diritti dei truffati. All'incontro, tenutosi a Roma, hanno partecipato i deputati Federico D'Incà e Arianna Spessotto, e il senatore Enrico Cappelletti. Per le associazioni Unite per il Fondo (nella foto) - Adiconsum, Adusbef, Adoc, Casa del Consumatore, Codacons, Ezzelino III da Onara, Federconsumatori Veneto, Federconsumatori Friuli Venezia Giulia, Lega Consumatori e Unione Consumatori - erano presenti invece Barbara Puschuasis, Barbara Venuti, Pasquale Franco Conte, Ignazio Conte, Elena Bertorelli, Franco Carpin, Massimo Campanella, Rofolfo Bettiol, Patrizio Miatello.
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Anche il senatore Enrico Cappelletti del Movimento Cinque Stelle interviene in merito "la Deliberazione pubblicata ieri 7 dicembre dall'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e inviata alla Procura della Corte dei Conti, in cui sono evidenziate le criticità relative all'iter per la realizzazione della Strada Pedemontana Veneta: "Leggo in questi giorni dichiarazioni di giubilo da parte di esponenti della maggioranza in Regione, per il raggiunto closing finanziario dell'infrastruttura. Io credo che ci sia ben poco da festeggiare. Innanzitutto gli oneri finanziari sono pesantissimi, dal 5% all'8%, in particolare se confrontati ai tassi di mercato per opere analoghe, ad esempio il 2,115% del Passante di Mestre."Continua a leggere