Crac banche venete, il Movimento Cinque Stelle ha incontrato oggi 13 dicembre le associazioni dei soci truffati a Roma
Mercoledi 13 Dicembre 2017 alle 17:02 | 0 commenti
Il Movimento 5 Stelle è ancora una volta a fianco delle centinaia di migliaia di veneti che sono stati truffati dalle banche popolari. Oggi 13 dicembre i parlamentari del Movimento hanno incontrato i rappresentanti delle associazioni che tutelano i diritti dei truffati. All'incontro, tenutosi a Roma, hanno partecipato i deputati Federico D'Incà e Arianna Spessotto, e il senatore Enrico Cappelletti. Per le associazioni Unite per il Fondo (nella foto) - Adiconsum, Adusbef, Adoc, Casa del Consumatore, Codacons, Ezzelino III da Onara, Federconsumatori Veneto, Federconsumatori Friuli Venezia Giulia, Lega Consumatori e Unione Consumatori - erano presenti invece Barbara Puschuasis, Barbara Venuti, Pasquale Franco Conte, Ignazio Conte, Elena Bertorelli, Franco Carpin, Massimo Campanella, Rofolfo Bettiol, Patrizio Miatello.
Nel corso della riunione sono stati approfonditi i temi della legge di bilancio e dell'importanza di modificare il Fondo per i truffati dalle banche venete.
"Quel fondo - dicono i pentastellati - deve essere aumentato, non possiamo parlare di 25 milioni di euro e basta. Il fondo dovrà inoltre avere delle modifiche sostanziali per renderlo applicabile in tempi brevi e andare incontro alle esigenze dei truffati."
"Per questo motivo abbiamo presentato tre emendamenti - continuano i 5 Stelle - per rispondere alle istanze di centinaia di migliaia di veneti ridotti sul lastrico dalle banche. Il sistema bancario, che dovrebbe essere la soluzione, è stato ancora una volta il problema. E ancora una volta lo Stato deve farsi carico di questo sfacelo."
"Durante l'incontro - sottolineano i parlamentari - abbiamo percepito la fiducia dei cittadini nei nostri confronti. Solo qualche giorno fa il candidato premier Luigi Di Maio aveva incontrato i truffati a Treviso, nel corso di un incontro che aveva confermato il grande interesse da parte delle persone coinvolte in questo disastro nei confronti del ricorso alla Corte Europea. Il ricorso è stato pagato con il taglio degli stipendi che i nostri consiglieri regionali si sono auto imposti."
"I colpevoli devono pagare - concludono i parlamentari 5 Stelle - e noi faremo tutto quello che è in nostro potere nell'ambito della commissione bilancio e nella commissione d'inchiesta sulle banche perché sia fatta chiarezza su quanto è successo."
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