I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vicenza, nella mattina odierna, sono intervenuti in via Rossini (zona Pomari ndr) a Vicenza a seguito del suicidio di un 67enne rinvenuto esanime nella propria abitazione da parte della moglie. L'uomo, affetto da tempo da una patologia invalidante, per attuare il gesto ha utilizzato una pistola sulla quale sono in corso accertamenti nella considerazione che la vittima, in passato, non aveva mai denunciato la detenzioni di armi. La salma, al termine delle formalità di rito, è stata poi trasportata presso l'Ospedale Civile di Vicenza a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
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I lavori per gli orti urbani del Pomari sono fermi ormai dallo scorso autunno anche se nel frattempo Il Comune ha avviato Il bando e l'assegnazione del 20 nuovi orti. L'area verde in oggetto fa parte delle opere di urbanizzazione del quartiere Pomari, si tratta infatti di una parte di quel terreni ceduti dal Comune alle ditte che hanno costruito il quartiere, tra cui la lncos Italia Spa del noto architetto Gaetano Ingui. Le stesse che, per gli abitanti del quartiere, vorrebbero continuare "l'opera di cementificazione e devastazione del territorio".
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Da anni ci stiamo impegnando - scrive in questa nota il Comitato Pomari che sabato mattina ha protestato (foto) - per strappare al cemento importanti aree del quartiere Pomari e per valorizzarne altre. In particolare nel 2017 l’Assessorato alla Cura Urbana ci ha comunicato l’avvio dei lavori per l’installazione di nuove panchine, la sistemazione di un percorso pedonale, la creazione di un’area cani, la messa a dimora di nuove piante, oltre ai tanto attesi nuovi orti urbani. I lavori sono partiti da oltre un anno (16 maggio 2017) e si sarebbero dovuti concludere entro soli 60 giorni. Ad oggi restano ancora da completare gli orti urbani.
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Dove sono finite le promesse di impegno per la zona Pomari dell'assessorato all'urbanistica? È questa la domanda spontanea che serpeggia tra gli abitanti del quartiere. Viviamo in una fase particolare per l'amministrazione della nostra città . Le cariche andranno rinnovate, volti nuovi ci attendono, ma la solita minaccia color grigio cemento campeggia sulle teste della popolazione, per questo la voce del Comitato Pomari si farà sentire durante la prossima campagna elettorale per le amministrative.
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Nella giornata di ieri, 26 maggio 2016, ai nostri microfoni l’assessore alla progettazione e alla sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza, ha ribadito quanto affermato oltre un mese fa, ossia che la nuova variante urbanistica che andrà a ridisegnare il piano di sviluppo del territorio vicentino non sarà incentrata nell’edificazione selvaggia con l’aggravante di uno smisurato consumo del territorio, a partire dal recepimento della variante verde (bando aperto a tutti i cittadini che, nel caso di proprietari di aree edificabili, possono chiedere di ottenere che la stessa diventi non edificabile).
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La realizzazione del parco Pomari, richiesta con forza dall'omonimo comitato nella manifestazione dello scorso 19 marzo (qui le foto, ndr), ferma da anni ai box, sembra aver trovato la corsia da cui imboccare la partenza. Partiamo però dall'inizio... L'idea di realizzare un grande parco in zona Pomari non è frutto di una richiesta velleitaria venuta fuori negli ultimi tempi da parte di un gruppo di cittadini votati all'ambiente che, non avendo nulla da fare o, peggio, per desiderio di mettersi in mostra, hanno deciso di reclamare un parco nel proprio quartiere. Il "Parco Natura Urbana", come definito a metà degli anni novanta, quando venne inserito nel PP4 (piano particolareggiato per il riassetto urbanistico della zona Pomari), più che un'idea, era la concretizzazione di quanto da lì a poco sarebbe stato realizzato.
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"Parco Subito!", questo è lo slogan che si è levato a gran voce il 19 marzo quando si è tenuta nelle strade tra S. Lazzaro e i Pomari la grande manifestazione voluta ed organizzata dal comitato in seguito all'assemblea popolare dello scorso febbraio. A fronte di una partecipazione di oltre 250 persone, fra attivisti, famiglie, studenti, simpatizzanti e solidali appartenenti ad altre associazioni e comitati attivi per la salvaguardia dell'ambiente, siamo pienamente soddisfatti dello svolgimento del corteo contro un piano di cementificazione inutile e scellerato il cui fantasma torna a disturbare il sonno degli abitanti di Vicenza Ovest nonostante sia defunto dallo scorso 11 marzo.Â
Il Comitato Pomari ha organizzato stamattina 11 marzo un presidio (foto) all'ingresso del cantiere di Incos nei pressi della rotatoria tra via Fermi e via Soldà , dove sono previste da anni nuove costruzioni nella zona, in vista della manifestazione in programma sabato 19 marzo alle ore 15 dal piazzale della Chiesa di S. Lazzaro, per protestare contro la cementificazione del quartiere Pomari e della città di Vicenza.
Le società Incos e Grc avevano presentato richiesta di proroga del Piruea nel quartiere Pomari a Vicenza per ulteriori tre anni. L'assessore Antonio Dalla Pozza a palazzo Trissino, prima dell'incontro pomeridiano con i comitati ha annunciato che "è stato rigettato il Piruea Pomari, senza possibilità di proroga alla scadenza tra due giorni: ciò che è stato fatto rimane, la possibilità di costruire edifici e la necessità di completare le opere di urbanizzazione, ma non sussistono i presupposti di concedere una proroga".Â