Pomari, il comitato a Dalla Pozza: "il no a proroga Piruea non basta". Sabato manifestazione contro "cementopoli"
Venerdi 11 Marzo 2016 alle 15:49 | 1 commenti
Dopo 13 lunghissimi anni è arrivato il game over! Il Piruea Pomari finalmente è scaduto e oggi non c’è più proroga che tenga: pochi giorni fa il Comune ha rigettato la richiesta di proroga del Piruea pretesa da Incos, ma questo non basta. Per cancellare i progetti, infatti, oggi è necessario modificare le previsioni del Pat e del Piano Interventi eliminando così le devastanti previsioni urbanistiche dell’area.
Per questo abbiamo deciso di tornare in piazza, questa volta più forti di prima: è sotto gli occhi di tutto lo scempio quotidiano di tipo urbanistico-ambientale di cui è vittima Vicenza. Un giorno i Pomari, un altro Carpaneda: qui la cittadella del Tav continua ad espandersi e secondo gli ultimi progetti pubblicati da RFI sarebbero ben 14 e non più 9 gli ettari di terreno fertile che verrebbero definitivamente compromessi dai cantieri per la costruzioni di un’opera molto discussa che ovunque vada si porta dietro devastazione e saccheggio dei territori. Un altro giorno ancora troviamo il primo stralcio della nuova Tangenziale, 5,3 km di asfalto su terreni agricoli da Via del Sole a strada Pausbio, al costo di 13,5 milioni di €/km. Per non dimenticare l’eco mostro per eccellenza: a Borgo Berga abbiamo un complesso quasi completamente sfitto e un’area di cantiere (il famigerato “lotto Eâ€, non ancora cementificato) posta sotto sequestro preventivo dalle indagini della Magistratura, le stesse che stanno scoperchiando la verità sulla disparità tra beneficio pubblico e privato derivante da quel piano urbanistico.
A noi pare evidente che più di qualcuno stia giocando a monopoli con la nostra città , qualcuno che si diverte a muovere pedine sopra le nostre teste così come è avvenuto in questi ultimi mesi per i Pomari.
Nell’ultima assemblea il quartiere è stato chiaro e ha espresso la ferma volontà di non piegarsi davanti a contentini e giochetti politici che snaturerebbero la nostra battaglia accontentandosi del minimo secondo una logica di remissione e sottomissione: dai terreni tra Via Fermi, Auchan e Brico l’unica opera che può essere costruita è un grande parco pubblico!
Nonostante la mole di locali sfitti in città , anziché puntare sulla riqualificazione urbana, si continuano a portare avanti progetti devastanti come quello dei Pomari. Anche per questo abbiamo indetto una manifestazione per il giorno sabato 19 marzo nelle strade del quartiere: è doveroso riappropriarsi della città per sottrarla dalle grinfie dei palazzinari e da qualsiasi altro tipo di speculazione e devastazione ambientale, per dire un grande no alle colate di cemento in tutta Vicenza, per fermare la cementopoli e il consumo di suolo, per una riqualificazione verde della città , per trasformare i terreni dei Pomari in un grande parco pubblico.
Il ritrovo è fissato il 19 marzo nel piazzale della Chiesa di S. Lazzaro in via da Palestrina alle ore 15.00 poi la manifestazione attraverserà il quartiere per concludersi proprio davanti a quei terreni da cui un giorno siamo certi che nascerà un parco.Hanno risposto in tantissimi all’appello per la manifestazione del 19, oltre alle realtà locali abbiamo ricevuto il sostegno di molti comitati provenienti da tutta Italia e appartenenti alla rete del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio.
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