Vicino alla villa del Palladio anche il tribunale è abusivo, la Repubblica: ... e la Cotorossi chiede 3 milioni per danni e diffamazione ai "denuncianti"
Sabato 5 Agosto 2017 alle 18:42
La lottizzazione di Borgo Berga, a Vicenza Palazzi a ridosso di due fiumi e a pochi metri da una zona patrimonio dell'Unescodi Giuseppe Baldessarro, da la Repubblica
Non chiamatelo "ecomostro", anzi non azzardatevi neppure a chiamarlo abuso edilizio. È una cosa che fa imbestialire la "Cotorossi Spa". Potreste trovarvi nelle stesse condizioni di alcuni ambientalisti trascinati in tribunale con richieste di risarcimento milionarie. Da vittime a carnefici in un batter d'occhio per aver denunciato una speculazione che ha pochi eguali in Italia. E con una procura che, in buona sostanza, sta indagando su se stessa o meglio sull'edificio che la ospita.
Continua a leggereAntonino Cappelleri, il procuratore di Vicenza sfiduciato per... incompetenza. Milano tranquillizza ma aiuterebbe un'ispezione a Vicenza, vero Moretti e Zanettin?
Giovedi 1 Giugno 2017 alle 17:55
Non succede spesso che un procuratore capo venga bocciato due volte di seguito e sulle due inchieste più importanti sulla sua scrivania. Questo, però, è appena successo a Vicenza dove il dr. Antonino Cappelleri ha subito il no, sul caso di Borgo Berga, del Gip Massimo Gerace alla sua richiesta di demolizione delle costruzioni della cementificazione contestata, anche se il magistrato le definiva illegittime, per poi addirittura trovarsi il giudice a cui aveva fatto ricorso che non solo confermava il niet di Gerace, motivato da strane questioni di opportunità a "non demolire", ma addirittura benediceva la bontà degli edifici della Sviluppo Cotorossi che fa capo al gruppo Maltauro, quelle delle tangenti multiple e oggi incensato sulla stampa locale col suo nuovo, anonimo, brand ICM, che sta per Industrie Costruzioni Maltauro.
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Borgo Berga, nuovo esposto delle associazioni: "Gravi omissioni della polizia locale e degli uffici comunali"
Mercoledi 17 Maggio 2017 alle 11:54
"Borgo Berga dimostra come la legge a Vicenza non sia uguale per tutti". Legambiente, il Comitato contro gli abusi edilizi e Italia Nostra, non mollano. Lunedì comitati e associazioni hanno depositato un esposto alla sezione Forestale dei Carabinieri denunciando le "gravi omissioni" degli uffici comunali e della polizia locale per non aver rilevato la decadenza del permesso di costruire avvenuta nel 2014. Si tratta dell'ennesimo atto, di una battaglia che non sembra avere fine. Al tempo le segnalazioni non erano mancate, contro la Gotham city vicentina si erano mossi in molti, singoli cittadini, comitati, consiglieri comunali. Secondo le associazioni, però, chi doveva vigilare non lo ha fatto e così i lavori sono andati avanti.
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L'ecomostro di Borgo Berga su Radio Radicale con Oliviero Toscani: ci sono Daniele Ferrarin e Bettiato Fava, assenti sindaco Variati, giunta e presidente Commissione territorio
Domenica 26 Marzo 2017 alle 10:02
È arrivata su Radio Radicale per la conduzione di Nicolas Ballario con Oliviero Toscani, Valter Bettiato Fava e Daniele Ferrarin la discussione sulla mega cementificazione di Borgo Berga a Vicenza, che la magistratura ha decretato come illegale, sia pure in ritardo anche per la reticenza di indagati eccellenti tra cui Antonio Bortoli, che non ha voluto rispondere come suo diritto di privato cittadino dimentico, però, di essere oggi il dg in carica del Comune di Vicenza, e tra varie contraddizioni esplose nello "scontro" tra il procuratore capo Antonino Cappelleri e il giudice Massimo Gerace, che nella sua sentenza di "condanna" ne ha negato la richiesta di demolizione demandando alla giunta di Achille Variati, ad oggi muta su tutti i fronti, ogni provvedimento "correttivo" al riguardo.
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Borgo Berga: Legambiente, Italia Nostra e Comitato contro gli abusi edilizi rigettano il mancato sequestro e le motivazioni extra giuridiche di Massimo Gerace
Domenica 5 Marzo 2017 alle 10:25
In merito alla pubblicazione sulla stampa di ampi stralci del dispositivo del GIP, dott. Massimo Gerace, con il quale si rigetta la richiesta avanzata dalla Procura di sequestrare l'intera lottizzazione di Borgo Berga, le associazioni Legambiente, Italia Nostra e Comitato contro gli abusi edilizi ci inviano una nota che pubblichiamo e condividiamo in cui, premettono, che "non possono non commentare criticamente quanto si è appreso pubblicamente". Le motivazioni del GIP, prosegue la presa di posizione, sono infatti costellate da considerazioni extra-giuridiche che riteniamo inopportune e incomprensibilmente animose verso cittadini e Associazioni che da anni denunciano la devastazione del territorio. Parole, quelle del GIP, che non avrebbero destato stupore solo se a pronunciarle fosse stato il privato costruttore, oggi sotto indagine penale.
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Sequestro Borgo Berga, per giudice Gerace il Comune deve adottare un piano di recupero. Il sindaco Variati è invitato a rispondere
Venerdi 3 Marzo 2017 alle 11:49
La prima, recente richiesta di sequestro del complesso di Borgo Berga è nata dall'esigenza di evitare la prosecuzione del reato di lottizzazione abusiva che continuerebbe con ulteriori lavori ai cantieri delle palazzine non ancora completate. Dopo che la prima istanza è stata respinta dal giudice Massimo Gerace, il procuratore Antonino Cappelleri ha proposto appello al riesame. Le motivazioni che hanno spinto Cappelleri a chiedere il sequestro sono presto dette: il lotto E, sostiene Cappelleri, è un'area estranea alle caratteristiche di degrado alla base del Piruea, c'è un ingente sbilancio economico a favore del privato e infine non sono state rispettate le distanze dai corsi d'acqua.
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Borgo Berga, 22 indagati: ecco i nomi
Martedi 28 Febbraio 2017 alle 08:50
Inchiesta su Borgo Berga, l’esito della super perizia delegata dal procuratore capo Antonino Cappelleri ha portato quest’ultimo a chiedere - senza al momento ottenerlo - il sequestro dell’intera area, tribunale compreso, ma anche ad ampliare la lista degli iscritti sul registro degli indagati, accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. Tanto che il numero da 18 è lievitato a 22 (incluso l’ex sindaco Enrico Hüllweck), o meglio 21 visto che Bruno Soave, dirigente in pensione del Comune, è mancato 10 giorni fa.
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Tentata estorsione a Renzo Rosso, patron di Diesel: a processo Giacobbo, Borsato e Ambrosini
Giovedi 10 Marzo 2016 alle 09:13
La tentata estorsione e la diffamazione a mezzo stampa al patron della Diesel Renzo Rosso costano il processo a tre persone. Il giudice delle indagini preliminari di Vicenza Massimo Gerace ieri ha rinviato a giudizio, al prossimo settembre, i bassanesi Massimo Giacobbo e Sergio Borsato (già coinvolti nella querelle tra il sindaco di Verona Flavio Tosi e la trasmissione Report di Rai 3), per aver cercato di estorcere soldi al magnate dei jeans. E pure il giornalista vicentino (romano di nascita) Alessandro Ambrosini per aver pubblicato sul webmagazine «Notte Criminale» degli articoli considerati diffamatori sul conto dell’imprenditore dei trasporti Francesco Baggio («iscritto alla Loggia P2») e di Renzo Rosso.
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Maxi frode fiscale nel settore hi-tech: la GdF scopre fatture false per oltre 240 mln
Venerdi 1 Marzo 2013 alle 17:18
Guardia di Finanza Vicenza - A conclusione di un’ampia indagine svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza nei confronti di tre società vicentine, operanti nel settore del commercio all’ingrosso di componentistica elettronica ed informatica, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Vicenza, Dott.ssa Silvia GOLIN, ha richiesto ed ottenuto, dal G.I.P. del Tribunale vicentino, Dott. Massimo GERACE, l’emissione di un decreto di sequestro preventivo sino al concorso dell’importo di € 17,5 milioni.
Continua a leggereProcesso ai No Dal Molin, il giudice Gerace: no ad ascolto dei responsabili politici della base
Lunedi 17 Gennaio 2011 alle 20:52
Presidio Permanente NoDalMolin - "Processo agli attivisti No Dal Molin, grave la scelta del giudice di impedire che i responsabili politici dell'imposizione della base Usa vengano ascoltati in aula"
La scelta del giudice Massimo Gerace di non permettere l'audizione in aula dei rappresentanti attuali e passati del governo italiano in merito alla vicenda Dal Molin, che portò alla pacifica occupazione dell'Ufficio Territoriale del Governo il 16 gennaio 2008, è grave.
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