Archivio per tag: Massimo Carlotto

Categorie: Teatro

Luoghi del Contemporaneo Prosa, secondo appuntamento sabato 1 con "Oscura immensità"

Giovedi 29 Novembre 2012 alle 10:51
ArticleImage Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza  -  Prosegue al Teatro Comunale di Vicenza la rassegna Luoghi del Contemporaneo- Prosa, dopo l'avvio della Stagione di Prosa ufficiale; il secondo appuntamento è con "Oscura immensità" tratto dal romanzo "L'Oscura immensità della morte" di Massimo Carlotto, in programma sabato 1 dicembre alle ore 20.45 nella Sala del Ridotto, una nuovissima produzione del Teatro Stabile del Veneto (ha debuttato in novembre al Teatro Goldoni a Venezia), realizzata in collaborazione con l'Accademia Perduta Romagna Teatri - Teatro Stabile d'Innovazione, con la regia di Alessandro Gassmann, interpreti Giulio Scarpati e Claudio Casadio.

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Categorie: Libri

Galla Caffè: Massimo Carlotto presenta "Respiro corto"

Giovedi 3 Maggio 2012 alle 12:20
ArticleImage Libreria Galla  -  Per molti lettori Massimo Carlotto è la vera voce del nordest, nessuno è stato come lui capace di comprendere e raccontare l'anima profonda, nascosta e taciuta di questa terra.
La lunga carriera letteraria dell'autore padovano è però ricca di romanzi che si ambientano in luoghi diversi: la sua amata Sardegna, il Medio Oriente o il Sud America ad esempio; con il nuovo romanzo "Respiro Corto" (Einaudi) Massimo Carlotto compie un viaggio a Marsiglia, la città cosmopolita e criminale per eccellenza.

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Categorie: Interviste

Veneto, l'indice dei libri: la censura secondo Massimo Carlotto

Sabato 5 Febbraio 2011 alle 22:15
ArticleImage Sara Picardo, Rassegna.it - Intervista allo scrittore inserito dall'assessore Speranzon nella lista degli autori "sgraditi". "La censura è una necessità di ogni regime quando ci sono delle debolezze. Vogliono dare una percezione di solidità all'esterno che non c'è"

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Categorie: Politica

La Galania di Massimo Carlotto

Giovedi 18 Marzo 2010 alle 18:06

Articolo di Massimo Carlotto tratto da il manifesto del 17 marzo 2010.

Massimo Carlotto - Foto Erica MassaraL'atmosfera che avvolge oggi in Veneto questa scontatissima e noiosa campagna elettorale è davvero surreale. Da un lato sconcerto, timore e sdegno intellettuale per l'arrivo dei lanzichenecchi della Lega, dall'altro un'attenzione certosina e bipartisan nell'evitare di affrontare i temi che rischierebbero di risvegliare l'interesse degli elettori.

Per prima cosa vorrei far notare che i lanzichenecchi hanno governato il Veneto ininterrottamente per 15 anni e Zaia rappresenta solo un avvicendamento all'insegna della continuità. Cambierà lo stile, come testimonia la cortese e pacata lettera dell'ufficio stampa di Zaia al manifesto, cambieranno alcuni protagonisti ma il progetto che ha trasformato il Veneto in Galania rimarrà invariato. Tutte le polemiche locali all'interno del Pdl e con il Pd sono pura fuffa elettorale.

Il 12 luglio del 2009 il Corriere della Sera pubblicava due intere pagine di pubblicità della Regione Veneto che esaltavano il successo del convegno «Paesaggio: una grande occasione per il Veneto delle infrastrutture».

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Categorie: Interviste, Dal settimanale

Carlotto, il bandito gentiluomo e il Veneto delle mafie multinazionali

Domenica 31 Gennaio 2010 alle 08:00

Articolo pubblicato su VicenzaPiù n.180, in edicola a 1 euro, in distribuzione in città (come da elenco nel box in basso destra) oppure scaricabile online dallo stesso box


Massimo Carlotto - Foto Erica MassaraDall'amicizia col contrabbandiere d'altri tempi Beniamino Rossini
al Veneto d'oggi, "rovinato" da 15 anni di governo Galan
Dall'affaire Dal Molin ("Ci si potrebbe scrivere un bel noir")
alle mafie che hanno messo le mani sugli appalti pubblici
Intervista allo scrittore Massimo Carlotto

 

«Non capita a molti scrittori che qualcuno bussi alla porta e chieda di raccontare la propria vita per farne un romanzo». Lo ha detto Massimo Carlotto presentando, martedì 26 gennaio, l'anteprima nazionale de «La terra della mia anima», al Teatro Astra di Vicenza. A Carlotto questa fortuna è capitata: un giorno Beniamino Rossini, grande amico dello scrittore, si è presentato con una grossa valigia nella sua casa in Sardegna, e ha iniziato a raccontare. Giornate passate a parlare, registratore acceso, e una vita che si scopre più romanzesca che mai, eppure vera. Rossini è un criminale gentiluomo, un'infanzia sulle montagne fra Lombardia e Svizzera dove impara il mestiere del contrabbando: diventa "spallone", portatore di enormi sacchi (le "bricolle") attraverso il confine. Sigarette, liquori, ma mai droga.

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Presentazione La terra della mia anima

Sabato 23 Gennaio 2010 alle 09:01

Libreria Galla Librarsi

n collaborazione con LA PICCIONAIA - I CARRARA

TITINO CARRARA
MAURIZIO CAMARDI
LAURA CURINO
CON LA PARTECIPAZIONE DI
MASSIMO CARLOTTO

PRESENTANO LO SPETTACOLO
LA TERRA DELLA MIA ANIMA

 

martedì 26 gennaio - ore 18,00. Ingresso libero

Galla Librarsi, contrà delle Morette, 4 a Vicenza.
Telefono 0444 225280 - [email protected]

Beniamino Rossini è un personaggio conosciuto e amato dai numerosi lettori di Massimo Carlotto. Ma Rossini, contrabbandiere, bandito e a suo modo gentiluomo della malavita, non è una figura nata dalla fantasia dello scrittore padovano: amico carissimo dell'autore è entrato nelle pagine dei suoi romanzi per diventare l'immagine di un'Italia ormai scomparsa in cui persino i criminali avevano un codice di comportamento e il senso dell'onore.

A Rossini e alla sua vita rocambolesca e criminale Massimo Carlotto ha dedicato La terra della mia anima, un libro che ora, grazie all'estro di Titino Carrara, diventa uno spettacolo teatrale, scritto per il palcoscenico da Carrara stesso con Laura Curino, che ne cura anche la regia.
Titino Carrara e Massimo Carlotto, insieme a Laura Curino e al musicista Maurizio Camardi, cui è affidata la colonna sonora dello spettacolo, presentano La terra della mia anima al pubblico vicentino martedì 26 gennaio alla libreria Galla Librarsi (in contrà delle Morette, 4 a Vicenza ore 18,00 con ingresso libero) anticipando con questo incontro il debutto che avverrà la sera stessa al teatro Astra.

Titino, raccontando la serie di incredibili coincidenze che lo hanno spinto a vestire i panni di Beniamino, ammette che in fondo la vita del contrabbandiere e quella dell'attore sono simili: esistenze che si spendono lontano da quelle normali, intessute di creatività, rischio e passione, esistenze che non ammettono ritorni o ripensamenti.
I malavitosi non lasciano nulla di scritto, possono solo raccontare: tocca agli attori l'onere e la fortuna di raccogliere quelle storie affinché non vadano perse, perché anche la malavita ha una memoria che è parte della storia del paese e che non deve essere dispersa.
Grazie alla voce di Titino Carrara il vecchio bandito può tornare tra noi e dire: Sono Beniamino Rossini, un uomo fortunato. La sorte mi ha regalato un luogo dove lasciare le mie avventure. Non a tutti nella vita è dato di averlo. Io, nella mia quel luogo l'ho trovato: l'Arte, un buon posto dove lasciare l'esistenza. Sono Beniamino, questo è il luogo e voi i testimoni: a voi lascio l'eredità del racconto, lascio la mia esistenza

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Categorie: Teatro

La terra della mia anima, prima nazionale

Giovedi 21 Gennaio 2010 alle 17:51

La Piccionaia

LA TERRA DELLA MIA ANIMA
MEMORIE D'UN GENTILUOMO DI MALAVITA

TITINO CARRARA E MASSIMO CARLOTTO IN UN SODALIZIO FIRMATO LAURA CURINO. MUSICHE DI MAURIZIO CAMARDI.
 

(21.01.10) - Martedì 26 gennaio alle ore 21.00 arriva sulle tavole dell'Astra una PRIMA NAZIONALE assoluta, LA TERRA DELLA MIA ANIMA, da testi del romanziere noir Massimo Carlotto. Mattatore e narratore Titino Carrara, accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Maurizio Camardi.

Questa nuova produzione de La Piccionaia I Carrara Teatro Stabile di Innovazione e Gershwin Spettacoli vuole, dopo il successo di "Strada Carrara", proseguire sulla scia del successo ottenuto da un team affermato di artisti, quello che unisce il talento scenico di Titino Carrara e la sapiente direzione di Laura Curino, impreziosite dalle storie di Massimo Carlotto e dalle musiche originali di Maurizio Camardi. Artisti che qui si ritrovano per raccontare vita vera dal sapore avventuroso: l'avventura romantica e commovente di Beniamino Rossini gentiluomo di malavita, il carissimo amico che Massimo Carlotto ha trasformato in uno dei protagonisti della serie dell'Alligatore. Personaggio molto amato dai lettori, in pochi sapevano che è esistito davvero.

Ci racconta Carlotto: "Un'esistenza così avventurosa in cui il viaggio e la continua conoscenza di persone diverse porta a sviluppare una sorta di eccezionalità nei rapporti personali. Ben lontana dal senso comune che conosciamo. Anche su questo aspetto Beniamino ha dimostrato coraggio nel voler raccontare aspetti tanto intimi ma fondamentali per riuscire a capire la varia umanità di quegli ambienti". Beniamino esempio, nel bene e nel male, di disperazione e sacrificio, fede e rinascita, sempre con leggerezza, sempre strizzando l'occhio alla vita. Un potente inno al vivere e sopravvivere, comunque sia e qualunque cosa costi, consumata all'osso fino alla fine.

Storia di contrabbando e rapine, dal Libano a Malta, da Venezia alla Spagna alla Croazia, amicizie e amori tradimenti e passioni politiche come in una sequenza da film. Una storia che è frutto di una sapiente conoscenza dello stare al mondo, del "guadagnarsi la vita": precaria, precarissima ma ottimista. Dura: perché la vita del criminale è dura. Divertente: perché Beniamino Rossini è uomo di estro e coraggio che dalla passione trae il gusto e l'arte di inventare la vita.

Ci racconta Laura Curino, la regista, come è nata l'idea dello spettacolo: "Beniamino, che pure Carlotto dipinge come non avaro di sé, a tratti sbruffone, a volte persino vanitoso, non sopporterebbe di essere "adulterato" da eccesso di finzione. Non è facile. Lavorando con Titino Carrara al suo "Strada Carrara", il monologo sulla storia della sua bella famiglia d'arte, scopro che anche lui ha in mente uno spettacolo da un testo di Carlotto, ma mentre mi parla io smetto di ascoltare: ecco chi può fare Beniamino. Titino è l'attore giusto, la persona giusta.
Non solo perché gli somiglia davvero anche fisicamente, questo l'ho saputo poi, ma perché ha condiviso con lui la trasformazione del mondo che mette in crisi mestiere e valori, la necessità di reinventarsi, lo sguardo affondato ora nella meraviglia, ora nel disincanto.
Entrambi non hanno potuto scegliere il mestiere che fanno: la vita li ha fatti scivolare dentro il loro universo e solo la sorte ne ha posto uno dentro e uno fuori dalla legalità. E' così ben resa nel racconto di Carlotto questa catena di situazioni, relazioni, ed eventi che non è stato facile trarne il testo per la scena. Abbiamo cercato di farlo con semplicità.
E subito abbiamo pensato ad avere il palco invaso dalla musica, di quella musica che piaceva a lui, suonata da uno dei suoi amici degli ultimi anni, il grande Maurizio Camardi. Beniamino è doloroso, patetico mai. Anzi, è fuoco di energia che crea, che si rialza dopo ogni sgarro, con lo sforzo di reni del sax che si rialza dopo essersi tuffato nel profondo".

Mattatore/narratore sul palco è Titino Carrara, che già ci ha deliziato con l'esilarante e tragicomico interpretazione di se stesso e della sua storia famigliare in "Strada Carrara". Per interpretare Beniamino Rossini Titino si produce in una recitazione "naturalistica" che è rappresentazione dell'umana quotidiana sofferenza ed esaltazione, tuttavia senza fronzoli stilistici né lirismi, con grande efficacia comunicativa.
L'attore si fa scorrere tra le dita con semplicità e geniale spontaneità un personaggio da romanzo mai cartolinesco, complesso, senza manierismo e con la discrezione portata dal segreto rispetto (forse ammirazione?) per una vita condotta al limite delle sue possibilità. Lavorando gli spazi attorno al suo personaggio, gentile ed accattivante, Titino Carrara riesce a coinvolgere ed entusiasmare, inseguendo i sogni di questo rarissimo e favoloso "gentiluomo di malavita". Beniamino non è mai falso, anche quando si traveste. E soprattutto non inganna se stesso: il bilancio che fa della sua vita non è truccato.

 

PRIMA DELLO SPETTACOLO, ALLE ORE 18.00 PRESSO LA LIBRERIA GALLA LIBRARSI (Contrà delle Morette, 4) MASSIMO CARLOTTO, TITINO CARRARA, LAURA CURINO E MAURIZIO CAMARDI INCONTRANO IL PUBBLICO. INGRESSO LIBERO.

GUSTI ASTRALI è una stagione di prosa che propone volti noti ed artisti emergenti del panorama teatrale italiano ed è promossa dall'Amministrazione Comunale di Vicenza, Assessorato alla Cultura e progettata da La Piccionaia-I Carrara Teatro Stabile di Innovazione, in collaborazione con il circuito regionale Arteven, Regione Veneto e Ministero per i Beni e le attività culturali.

 

INFORMAZIONI

Biglietti
Intero € 13
ridotto € 11
 
Ufficio del Teatro
Stradella dell'Isola, 19
(zona Piazza Matteotti)
Tel. 0444 323725
[email protected]

Aperto dal martedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Il botteghino al teatro apre un'ora prima dello spettacolo.

www.teatroastra.it

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Categorie: Politica, Dal settimanale

Così lontana, così vicina

Sabato 14 Novembre 2009 alle 08:00

Vi regaliamo in anteprima le "ciacole" che trovate sul numero 171 di VicenzaPiù, da oggi in edicola a 1 euro.

 

Tentazioni da Scudo fiscale (Foto ApCom)Quando sono bravi, gli scrittori hanno la capacità di fotografare la realtà con più profondità di giornalisti, sociologi ed altri osservatori. Massimo Carlotto, sulla cui bravura c'è poco da aggiungere, da almeno una decina d'anni racconta il retrobottega meno piacevole del luccicante Nordest. Un retroscena fatto di affari ai confini del lecito (e spesso ben oltre quel confine), di contatti sistematici con la criminalità organizzata, di affari rispettabili finanziati con fiumi di denaro dalla provenienza quantomeno dubbia.
Per chi segue con un po' di attenzione le cronache giudiziarie, non è una novità che anche il territorio del Veneto sia diventato terreno d'azione per le varie mafie, e non solo per quello che riguarda la gestione dello spaccio, della prostituzione o dell'usura. Diverse inchieste hanno portato allo scoperto zone d'ombra anche nella gestione di alcuni appalti o nello smaltimento dei rifiuti. Del resto la logica non fa una piega: se qualcuno ha soldi da investire, lo fa dove l'economia gira. La criminalità organizzata ha denari in abbondanza, e il Veneto era, ed in parte ancora è, uno dei motori della crescita italiana. Ora, complice lo scudo fiscale, da più parti si vocifera di capitali in rientro alla ricerca di sbocchi in cui essere investiti. Prima scelta, l'immarcescibile mattone. Per cui ci sarebbe all'orizzonte l'ennesimo assedio ai piani urbanistici dei comuni. Ci piacerebbe che fossero le solite leggende metropolitane. Temiamo, invece, che dietro le ciàcole ci sia il classico fondo di verità. E forse anche qualcosa di più.

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Massimo Carlotto presenta il suo libro

Martedi 3 Novembre 2009 alle 14:09

Libreria Galla Librarsi

MASSIMO CARLOTTO

presenta il suo nuovo romanzo
L'AMORE DEL BANDITO
Edizioni e/o - 190 pagine - € 15,00

introduce
FLAVIO FORALOSSO

venerdì 6 novembre alle ore 21,00. Ingresso libero


Galla Librarsi in contrà delle Morette, 4 a Vicenza.
Telefono 0444 225280 - [email protected]


Massimo Carlotto ha scritto la prima avventura di Marco Buratti, alias l'Alligatore, nel 1995. Fin da subito ci si rese conto che nasceva un personaggio speciale, diverso e innovativo, protagonista di un nuovo tipo di giallo per la capacità tutta nuova dell'autore di elaborare e raccontare esperienze realmente vissute.
L'amore del Bandito, uscito in settembre e subito entrato in classifica, è il settimo episodio di una saga che ha raccontato le zone grigie del nostro paese: territori in cui si mescolano, per spartirsi i proventi dei traffici illegali che percorrono la penisola, una spietata criminalità che veste i panni degli affari e temibili mafie vecchie e nuove.

Massimo Carlotto inventa storie avvincenti partendo sempre da una conoscenza profonda della materia che tratta, un modello narrativo ben presto copiato da numerosi altri scrittori. Un modello che sostiene anche questo formidabile romanzo che l'autore padovano presenterà a Vicenza venerdì 6 novembre, alla libreria Galla Librarsi (in contrà delle morette, 4 - ore 21 con ingresso libero), introdotto e presentato dallo specialista di letteratura noir Flavio Foralosso.

La nuova avventura dell'Alligatore inizia a Padova con un clamoroso furto di cocaina e ci porta a percorrere le strade di un nordest che crediamo di conoscere ma di cui in fondo sappiamo poco, forse perché nessuno ha il coraggio di raccontarlo così come invece fa il nostro scrittore. L'amore del bandito è una storia dura, di malavita e vendetta, ma è anche la storia di un amore struggente e di un'amicizia pronta ad affrontare qualsiasi prova.

Con oltre venti romanzi tradotti in tutta Europa, due film di successo tratti dai suoi libri, sette spettacoli teatrali, decine di articoli e di interventi che spaziano dalla critica letteraria alla critica sociale, centinaia, migliaia di incontri, conferenze e presentazioni in tutta Italia, Massimo Carlotto è diventato nel giro di pochi anni uno degli autori più letti, premiati e influenti d'Italia. Un autore prolifico e di talento che racconta senza ipocrisie il bene e soprattutto il male di questi anni.


Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956. Scoperto dalla scrittrice e critica Grazia Cherchi, ha esordito nel 1995 con il romanzo Il fuggiasco, pubblicato dalle Edizioni E/O e vincitore del premio del Giovedì 1996. Per la stessa casa editrice ha scritto, oltre ad Arrivederci amore, ciao (secondo posto al Gran Premio della Letteratura Poliziesca in Francia 2003, finalista all'Edgar Allan Poe Award nella versione inglese pubblicata da Europa Editions nel 2006), i romanzi: La verità dell'Alligatore, Il mistero di Mangiabarche, Le irregolari, Nessuna cortesia all'uscita (premio Dessì 1999 e menzione speciale della giuria premio Scerbanenco 1999), Il corriere colombiano, Il maestro di nodi (premio Scerbanenco 2003), Niente, più niente al mondo (premio Girulà 2008), L'oscura immensità della morte, Nordest con Marco Videtta (premio Selezione Bancarella 2006), La terra della mia anima (premio Grinzane Noir 2007), Cristiani di Allah e nel 2009 Perdas de Fogu insieme al gruppo di scrittori riunito sotto la sigla Mama Sabot. Nel 2001 ha scritto anche il racconto per ragazzi Jimmy della Collina, sulle carceri minorili e nel 2002 Il giorno in cui Gabriel scoprì di chiamarsi Miguel Angel, sui figli dei desaparecidos. Ha pubblicato inoltre Mi fido di te (Einaudi) e le Graphic Novel Dimmi che non vuoi morire (2007) con Igort e L'ultimo Treno e Tomka. Il gitano di Guernica con Giuseppe Palumbo. Massimo Carlotto è anche autore teatrale, sceneggiatore e collabora con quotidiani, riviste e musicisti. I suoi libri sono tradotti in Francia, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Grecia, Olanda, Repubblica Ceca e Stati Uniti.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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