Intesa Sanpaolo non si limita ai 4.000 esuberi post BPVi e Veneto Banca ma ne aggiunge 9.000 volontari. Poi 1.500 assunzioni
Lunedi 25 Dicembre 2017 alle 11:04
Intesa Sanpaolo, si legge su FirenzePost, ha raggiunto un accordo con i sindacati per l'uscita volontaria di 9 mila persone. L'accordo fa seguito a quanto già concordato in relazione all'acquisizione dei rami di attività delle ex banche venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca). L'intesa prevede che il gruppo accolga tutte le domande di uscite volontarie pervenute, presentate da circa 7.500 persone nell'ambito del Fondo di Solidarietà , con le ultime uscite previste entro il 30 giugno 2020.
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Intesa Sanpaolo, NordEst Economia: vogliono "uscire" duemila in più, da definire compiti sedi BPVi e Veneto Banca per evitare esuberi, Sec Servizi in agitazione
Lunedi 27 Novembre 2017 alle 20:30
Il piano di riorganizzazione di Intesa SanPaolo potrebbe ampliarsi e prevedere ulteriori uscite di personale, tutte su base volontaria ma aggiuntive rispetto le 4 mila già concordate con i sindacati, imposte dalla Bce post acquisizione delle due ex popolari venete. Di questi 4 mila bancari, mille sono in uscita da Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza e 3 mila sono quelli pronti allo scivolo Intesa. Ed è qui che si apre un nuovo scenario. Perché, se con le ex banche venete si è arrivati quasi a fatica alla soglia dei mille volontari, complice una popolazione bancaria giovane, le richieste Intesa pare lambiscano quota 5 mila: 2 mila in più rispetto ai 3 mila concordati con Bce e compresi economicamente nei costi di stato del salvataggio banche venete.
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Ex BPVi e Veneto Banca, Il Fatto: altri 900 lavoratori a rischio esubero, i più delle società lasciate da Intesa alla LCA
Domenica 10 Settembre 2017 alle 09:19
L'operazione di salvataggio delle banche venete, per cui lo Stato ha speso già 5 miliardi di euro, lascia in bilico 900 lavoratori, che si aggiungono ai circa 3 mila esuberi annunciati da Intesa Sanpaolo nell'ambito dell'acquisizione delle good bank di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. A riportare la denuncia di Giulio Romani, segretario generale di First Cisl, è Il Fatto Quotidiano: "Non vogliamo neppure pensare che una così imponente operazione di solidarietà nazionale come il salvataggio delle banche venete possa comportare il rischio che 900 persone perdano il loro lavoro ed è quanto non intendiamo permettere che accada per i 200 tempi determinati che Intesa Sanpaolo non pare intenzionata a confermare e per i quasi 700 dipendenti delle 14 società di Veneto Banca e Popolare Vicenza ora in liquidazione".
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BPVi e Veneto Banca, CorSera: più di 1.200 esuberi con la fusione
Sabato 18 Febbraio 2017 alle 10:42
Le uscite gestite con pre-pensionamenti e solidarietà . Tagli ai dirigenti e agli sportelliCirca 1.200 esuberi. È questo il numero di dipendenti che dovrà uscire dal perimetro della banca che nascerà dalla fusione tra Veneto Banca e la Banca Popolare di Vicenza. Considerato che dalla vicentina ci sono già state 250 uscite a inizio gennaio, complessivamente il territorio perderà 1.500 posti di lavoro. Pop Vicenza ha poco meno di 5.500 dipendenti, Montebelluna quasi 6.200 di cui 900 nelle sedi estere. Queste ultime saranno cedute. Le uscite saranno gestite nell'arco di tre anni con pre-pensionamenti e solidarietà , mentre ci saranno tagli ai dirigenti. Tutti numeri che sono all'attenzione della Regione. Tre giorni fa i sindacati sono stati ascoltati dall'assessore al Lavoro del Veneto Elena Donazzan. Per gestire il capitolo degli esuberi a Vicenza è appena stato chiamato un nuovo direttore del personale, Massimo Basso Ricci, proveniente da Cariparma dove era vice direttore generale. Ricci rimarrà a capo delle risorse umane anche nella nuova banca. Parallelamente, si interverrà sulle filiali, che spesso in Veneto si sovrappongono. I mille sportelli complessivi saranno ridotti del 30-35 per cento.
Continua a leggerePopolari venete, Renzi: la mala gestio di BPVi e Veneto Banca è responsabilità della Lega
Giovedi 13 Ottobre 2016 alle 09:56
Popolare di Vicenza, faccia a faccia con i sindacati su esuberi e fusione con Veneto Banca. Nel giorno in cui il premier Matteo Renzi rifila alla Lega la responsabilità politica della disastrosa gestione del passato delle due popolari. Riparte da qui la vicenda delle due banche venete, all’indomani del cda che a Vicenza ha confermato la convocazione entro novembre dell’assemblea degli azionisti per il sì all’azione di responsabilità contro la gestione dell’èra Zonin e la volontà di proporre in tempi rapidi una soluzione sulle conciliazioni con i soci intorno alle azioni.Continua a leggere
Ex popolari, L'Arena: ricorso ai licenziamenti non scongiurato
Martedi 11 Ottobre 2016 alle 10:05
In Popolare di Vicenza e in Veneto Banca è arrivato il momento delle decisioni importanti, col rischio che il risanamento dei due istituti sfondi un tabù: quello dei licenziamenti. Il settore in Italia ha già vissuto ristrutturazioni pesanti (negli anni della crisi gli addetti sono scesi da 350 a meno di 300mila), e altre ne vivrà visto che il digitale ha tolto lavoro alle filiali e che la via più diretta per recuperare redditività è diminuire il costo del lavoro, ma finora le sforbiciate sono state effettuate col bisturi più che con l’accetta. Nel senso che i maggiori gruppi hanno sempre trovato accordi coi sindacati, gestendo le uscite su base volontaria e ricorrendo al fondo di solidarietà .
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BPVi, La Repubblica: 2000 esuberi in vista e le tre opzioni del fondo Atlante
Venerdi 30 Settembre 2016 alle 10:32
Conto alla rovescia per il piano industriale della Popolare di Vicenza, che verrà presentato nel cda dell’11 ottobre. Ieri c’è stato un incontro tra i vertici aziendali e i sindacati locali: non sono state fatte cifre sugli esuberi, ma il presidente Gianni Mion ha constatato: «C’è un deserto da attraversare con uno zaino pesante, bisogna alleggerire lo zaino». Secondo fonti sindacali nazionali il numero definitivo si aggira su 2.000 persone (nel piano precedente erano 550). Il piano attuale è stand alone, ma non è detto che sia questa la strategia che perseguirà la banca. Il suo azionista unico, il fondo Atlante, sta analizzando tutti i dati disponibili, confrontandosi con la vigilanza Bce, per scegliere quale delle scelte strategiche è la più praticabile.
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Veneto Banca: assorbiti esuberi, contratti di solidarietà e pensionamenti anticipati volontari
Sabato 23 Aprile 2016 alle 18:35
Contratti di solidarietà e pensionamenti anticipati volontari. Sono i punti principali dell'accordo firmato tra sindacati e Veneto Banca che chiude la procedura sugli esuberi presentata lo scorso 16 marzo. Inizialmente i lavoratori a rischio erano 730, ma per 300 di loro è stato fin da subito previsto un ricollocamento all'interno nel gruppo. L'accordo prevede giornate di solidarietà per i dipendenti di Veneto Banca e Bancapulia (che fa parte del gruppo): una media di 22 giorni a testa dal 2016 al 2018 (con una prima fase in cui ogni lavoratore potrà volontariamente scegliere un numero maggiore di giorni, in modo da abbassare la quota che spetta ai colleghi). E' poi prevista la possibilità di pensionamento anticipato volontario per un centinaio di dipendenti.
Continua a leggereVeneto Banca annuncia altri 300 esuberi e anticipa l’assemblea al 9 maggio. Nuovo cda prima della Borsa
Sabato 19 Marzo 2016 alle 15:54
Veneto Banca chiude altre 60 filiali e annuncia 300 esuberi in più. E intanto fissa al 9 maggio l'assemblea dei soci che dovrà approvare il bilancio 2015, con il contestuale rinnovo del cda. Che avverrà a questo punto prima dell'aumento di capitale e della quotazione in Borsa, che adesso da aprile si sposta in avanti a maggio. Dando un assist indiretto alle richieste dei grandi soci di «Per Veneto Banca». Novità rilevante, questa, giunta ieri sera dopo le 20, dopo le indiscrezioni che già avevano iniziato a circolare. L'ex popolare ha confermato ieri l'avvenuta convocazione, da parte del cda, al 9 maggio dell'assemblea dei soci, la prima con il voto sulla base del capitale, chiamata ad approvare il bilancio 2015 (leggi qui in Rassegna stampa il resto dell'articolo).
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Veneto Banca annuncia altri 300 esuberi e anticipa l’assemblea al 9 maggio con il nuovo cda prima della Borsa
Sabato 19 Marzo 2016 alle 15:33
Veneto Banca chiude altre 60 filiali e annuncia 300 esuberi in più. E intanto fissa al 9 maggio l'assemblea dei soci che dovrà approvare il bilancio 2015, con il contestuale rinnovo del cda. Che avverrà a questo punto prima dell'aumento di capitale e della quotazione in Borsa, che adesso da aprile si sposta in avanti a maggio. Dando un assist indiretto alle richieste dei grandi soci di «Per Veneto Banca». Novità rilevante, questa, giunta ieri sera dopo le 20, dopo le indiscrezioni che già avevano iniziato a circolare. L'ex popolare ha confermato ieri l'avvenuta convocazione, da parte del cda, al 9 maggio dell'assemblea dei soci, la prima con il voto sulla base del capitale, chiamata ad approvare il bilancio 2015.
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