Quotidiano | Rassegna stampa | Categorie: Banche

BPVi, La Repubblica: 2000 esuberi in vista e le tre opzioni del fondo Atlante

Di Rassegna Stampa Venerdi 30 Settembre 2016 alle 10:32 | 0 commenti

ArticleImage

Conto alla rovescia per il piano industriale della Popolare di Vicenza, che verrà presentato nel cda dell’11 ottobre. Ieri c’è stato un incontro tra i vertici aziendali e i sindacati locali: non sono state fatte cifre sugli esuberi, ma il presidente Gianni Mion ha constatato: «C’è un deserto da attraversare con uno zaino pesante, bisogna alleggerire lo zaino». Secondo fonti sindacali nazionali il numero definitivo si aggira su 2.000 persone (nel piano precedente erano 550). Il piano attuale è stand alone, ma non è detto che sia questa la strategia che perseguirà la banca. Il suo azionista unico, il fondo Atlante, sta analizzando tutti i dati disponibili, confrontandosi con la vigilanza Bce, per scegliere quale delle scelte strategiche è la più praticabile.

Un discorso che viaggia parallelo per Vicenza e per Veneto Banca, altrettanto saldamente controllata dal fondo. Le due banche vanno messe in sicurezza quanto a perdite e rischi legali (su questo secondo aspetto è in corso un confronto con Consob e Antitrust).
La prima ipotesi prevede un futuro autonomo per Veneto e Vicenza, ma è una strada che comporta la ripulitura dei libri creditizi e il taglio violento dei loro costi in modo da farle smettere di perdere soldi e ricondurle alla redditività. Si parla di un miliardo complessivo di ulteriori svalutazioni sui crediti delle due banche, somma che potrebbe costringerle a ricapitalizzare ma anche garantire crediti di imposta per 100 milioni.
La seconda opzione, ben vista dal management di Vicenza, prevede la fusione tra le due, dopo la pulizia dei libri, i tagli e un probabile aumento. Sarà scelta solo se la sommatoria dei costi di esecuzione e delle sinergie è più conveniente dello stand alone. La terza, e meno auspicata strada, implica che un investitore compri solo alcune parti delle due banche, che potrebbero in tal caso andare verso la scomparsa dei marchi. La scelta potrebbe essere fatta già a novembre, per partire ai primi di dicembre con l’esecuzione. Per una ricapitalizzazione ci vorrebbe almeno un altro investitore – oltre ad Atlante – ma i grandi azionisti del fondo a un esame preliminare ritengono che le due banche ripulite e messe in sicurezza, ancor più se fuse, potrebbero destare l’attenzione di un investitore, anche bancario.
Di Andrea Greco, Vittoria Puledda, da La Repubblica


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network