Audizione boom di Vincenzo Consoli ex ad di Veneto Banca: vigilante Carmelo Barbagallo "sbugiardato" su BPVi. Matteo Orfini pronto a colpire: Antiga testimoni su Banca d'Italia
Venerdi 15 Dicembre 2017 alle 22:54
Pubblicato alle 18.30, aggiornato con video integrale alle 22.54. Oltre alla solita Maria Elena Boschi spunta la new entry Berlusconi "garante" per un prestito a Denis Verdini (qui video integrale)
Roma, servizio chiuso alle 19.42. Due audizioni, quella degli ex amministratori delegati di Banca intermobiliare Pietro D'Aguì e soprattutto quella dell'Ad di di Veneto Banca Vincenzo Consoli, ammesse con scetticismo per la loro condizione di indagati, irrompono con forza nello scenario storico dei fatti che a fatica la commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche sta cercando di ricostruire e piazzano potenti mine sulla credibilità di figure in teoria insospettabili.
Continua a leggereBanche italiane, 40 mila consiglieri per 654 istituti
Mercoledi 18 Gennaio 2017 alle 08:23
Il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) Antonio Patuelli vuole la lista dei debitori insolventi. Indica in loro il vero cancro della crisi delle banche. La teoria dei banchieri truffati dai bei nomi dell’imprenditoria è risibile. Chi ha dato quei crediti farlocchi? I fatti suggeriscono che la vera malattia delle banche italiane si annida nei consigli d’amministrazione: pletorici, poco qualificati, strapagati, sordi, ciechi e muti. La diagnosi l’ha già fatta tre anni fa il capo della Vigilanza di Bankitalia, Carmelo Barbagallo: “Non sono rari i casi di espansione delle prerogative di amministratori delegati che, anche per effetto delle ampie deleghe conferite, tendono a relegare il consiglio di amministrazione a un ruolo di mera ratifica di decisioni già assunteâ€.
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"Con il No vince accozzaglia di tutti senza un ragionamento alternativo": se lo dice Matteo Renzi...
Domenica 20 Novembre 2016 alle 11:14
Dice Matteo Renzi riguardo al referendum del prossimo 4 dicembre "Se vince il No si esce con l'ennesima accozzaglia di tutti senza un ragionamento alternativo". La solita maniera, arrogante e indecente, di cercare di convincere l'elettorato a votare una "riforma" costituzionale pessima sia nella forma che nella sostanza. Renzi, dall'alto del suo essere "un boy scout della provincia di Firenze che ha 41 anni" come lui stesso sostiene, non argomenta, non va nel dettaglio, non spiega nulla di quell'ignobile insieme di articoli incomprensibili e pericolosi che costituiscono la revisione costituzionale scritta dal governo assieme a Denis Verdini. Una revisione che segue i dettami contenuti del famigerato "piano di rinascita democratica" della P2 di Licio Gelli.
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Referendum Costituzionale, il Sì di Roberto Benigni e l'Apocalisse
Giovedi 6 Ottobre 2016 alle 10:14
Da "repubblica.it" (inizio dell'articolo): La vittoria del no al referendum costituzionale sarebbe peggio della Brexit, per questa ragione "è indispensabile che vinca il sì". Roberto Benigni si schiera a favore della riforma voluta dal governo Renzi. "Se vince il no il giorno dopo ti immagini? Il morale va a terra - sostiene il premio Oscar, intervistato dalle "Iene" - peggio della Brexit. I costituenti stessi hanno auspicato di riformarla la seconda parte, poi c'è la maniera di migliorarla ma se non si parte... Non è come qualcuno dice la riformeremo dopo. No, non accadrà mai più. Poi, certo, ci sono da rivedere alcune cose".
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Stravolgere la Costituzione, lo vogliono Matteo Renzi e la JP Morgan
Lunedi 8 Agosto 2016 alle 11:28
L'autore di questa opinione Giorgio Langella, Segretario PCI Veneto, è uno dei nostri commentatori, che da diverse aree politiche portano un contributo alla discussione e al confronto democratico.
Quali sono le vere ragioni per un cambiamento sostanziale della Costituzione? Questa è la domanda che si dovrebbe porre in ogni occasione ai fautori della (contro)riforma costituzionale. La si dovrebbe porre assieme ad un altro quesito fondamentale e sempre eluso: che necessità c'è di cambiare in maniera radicale una Costituzione se questa non è stata ancora pienamente attuata? Le risposte che vengono date a quest'ultima questione sono di per sé imbarazzanti.
Continua a leggereIl silenzio della Boschi su Verdini, le parole di Napolitano sullo "strumento militare"
Giovedi 6 Novembre 2014 alle 00:51
Imbarazzante l'atteggiamento della Boschi che non risponde a una precisa domanda dei giornalisti sull'imputato Verdini ("ma allora con Verdini ci parlate ancora oppure no") e, con il solito sorriso di circostanza e la nota arroganza, scappa "per non perdere un aereo" attorniata da suoi "collaboratori".Ma ancor più gravi le parole pronunciate da Napolitano ieri in occasione della "giornata delle forze armate. Continua a leggere
FdS: le dichiarazioni di Verdini, l'esempio di una classe dirigente
Sabato 4 Dicembre 2010 alle 11:48
Giorgio Langella, FdS - Verdini, coordinatore del PdL, ha dichiarato che, delle prerogative del capo dello Stato, "ce ne freghiamo politicamente". Ha usato espressioni care al ventennio fascista per affermare qualcosa di enorme gravità . Il "signor" Verdini ed, evidentemente, il partito del quale è coordinatore "se ne fregano" del presidente della Repubblica e del suo ruolo istituzionale. Siamo al delirio di una classe dirigente vecchia e decadente, di un'oligarchia il cui unico obiettivo è quello di restare ancorata ai posti del potere. A questa gente non importa nulla del paese e della democrazia. A lorsignori interessa unicamente occupare le "careghe" e, grazie a ciò, guadagnare quanto più possibile.
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Faide di mezza estate
Giovedi 12 Agosto 2010 alle 19:37
Il primo reato commesso dall'uomo è per tradizione biblica il furto, per l'esattezza quello della mela che Adamo rubò su istigazione della prima donna, Eva.
Un "peccato veniale" che, purtroppo, tuttora si ripete con estrema frequenza, con la differenza che le attuali prime donne, non si accontentano più di un pomo, ma ambiscono ai cospicui e concreti frutti di qualche paradiso fiscale, non escluso eventuali donazioni immobiliari tra Montecarlo e Cortina.
Faide di mezza estate
Giovedi 12 Agosto 2010 alle 19:33
Il primo reato commesso dall'uomo è per tradizione biblica il furto, per l'esattezza quello della mela che Adamo rubò su istigazione della prima donna, Eva.
Un "peccato veniale" che, purtroppo, tuttora si ripete con estrema frequenza, con la differenza che le attuali prime donne, non si accontentano più di un pomo, ma ambiscono ai cospicui e concreti frutti di qualche paradiso fiscale, non escluso eventuali donazioni immobiliari tra Montecarlo e Cortina.
