"Con il No vince accozzaglia di tutti senza un ragionamento alternativo": se lo dice Matteo Renzi...
Domenica 20 Novembre 2016 alle 11:14 | 6 commenti
Dice Matteo Renzi riguardo al referendum del prossimo 4 dicembre "Se vince il No si esce con l'ennesima accozzaglia di tutti senza un ragionamento alternativo". La solita maniera, arrogante e indecente, di cercare di convincere l'elettorato a votare una "riforma" costituzionale pessima sia nella forma che nella sostanza. Renzi, dall'alto del suo essere "un boy scout della provincia di Firenze che ha 41 anni" come lui stesso sostiene, non argomenta, non va nel dettaglio, non spiega nulla di quell'ignobile insieme di articoli incomprensibili e pericolosi che costituiscono la revisione costituzionale scritta dal governo assieme a Denis Verdini. Una revisione che segue i dettami contenuti del famigerato "piano di rinascita democratica" della P2 di Licio Gelli.
Non spiega che la sua "riforma" è quella voluta dalle grandi banche d'affari, dai grandi imprenditori, da chi posside immense ricchezze. Da quelli, insomma, che hanno creato la crisi e che vogliono cancellare quelle costituzioni democratiche che ancora garantiscono diritti a chi vive del proprio lavoro per poter continuare a sfruttare e fare immensi profitti.
In un delirio reazionario Renzi chiama "accozzaglia" chi gli si oppone con un disprezzo analogo a quello che era abituato a pronunciare (e attuare) Benito Mussolini. E, in una rincorsa al peggior populismo, afferma anche che votare Sì significa votare contro "la casta", contro "i politici". E lo afferma proprio lui che, oltre alla partecipazione alla "Ruota della fortuna", nulla ha fatto nella sua vita se non la carriera di politico.
Per l'ennesima volta Renzi vuole confondere l'elettorato con l'inganno della sua affabulazione. Dice che "bisogna cambiare". Non importa come. Il cambiamento per il cambiamento. Ricordiamoci che anche il fascismo cambiò le regole dello Stato e cerchiamo di ragionare. Il cambiamento può migliorare o peggiorare la democrazia. Questa riforma, alla quale bisogna rispondere con il NO, non solo rovina la Costituzione, è una tappa determinante nel percorso di annientamento della nostra democrazia.
superamento del bicameralismo perfetto
100 senatori
tempi più rapidi per le leggi
innalzamento firme necessarie per leggi di iniziativa popolare
quorum inferiore per referendum proposti da 800.000 persone
rafforzamento centralismo
abolizione CNEL
riduzione costi della politica
definizione competenze legislative
Ognuno valuti.Tutto qui.
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