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Referendum Costituzionale, il Sì di Roberto Benigni e l'Apocalisse

Di Giorgio Langella Giovedi 6 Ottobre 2016 alle 10:14 | 2 commenti

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Da "repubblica.it" (inizio dell'articolo): La vittoria del no al referendum costituzionale sarebbe peggio della Brexit, per questa ragione "è indispensabile che vinca il sì". Roberto Benigni si schiera a favore della riforma voluta dal governo Renzi. "Se vince il no il giorno dopo ti immagini? Il morale va a terra - sostiene il premio Oscar, intervistato dalle "Iene" - peggio della Brexit. I costituenti stessi hanno auspicato di riformarla la seconda parte, poi c'è la maniera di migliorarla ma se non si parte... Non è come qualcuno dice la riformeremo dopo. No, non accadrà mai più. Poi, certo, ci sono da rivedere alcune cose".

Benigni è un "uomo tutto d'un prezzo", pronto a vendersi al potente di turno. Un personaggio che, vista la sua "smisurata cultura", mente sapendo di mentire. Sarebbe da chiedergli innanzitutto perché bisognerebbe riformare la Costituzione. Ma, penso, che risponderebbe con slogan, frasi fatte, battute falsamente comiche e pensieri altrui. E poi l'auspicato miglioramento della Costituzione nella seconda parte dove sarebbe? Una sostanziale modifica di gran parte della Costituzione in una forma (che diventa sostanza) ignobile, in maniera che i cittadini non riescano a capirla.
Una Costituzione comprensibile solo dagli "addetti ai lavori" è inutile e dannosa. Se poi gli "addetti ai lavori" rispondono ai cognomi di Renzi, Boschi, Verdini, Napolitano, Benigni siamo a posto.
Stravolgono la Costituzione per renderla confusa e di ostica applicazione in maniera da dimostrare che bisogna modificarla ancora, magari in senso sfacciatamente presidenzialista. La faranno approvare con una maggioranza parlamentare, che è minoranza nel paese, ottenuta con una legge elettorale infame (qual è l'italicum) e così ci troveremo l'uomo solo al comando. Con buona pace dei vari Benigni che continueranno a dirci che se si vota contro il governo "il morale va a terra" e ci sarà l'apocalisse.
Se a Roberto Benigni e altri "saccenti intellettuali" che fanno parte della corte dei potenti toccasse in sorte di cercare (e non trovare) un lavoro per sopravvivere, se dovessero faticare veramente in qualche fabbrica o nei campi; se fossero sottomessi anch'essi alle regole imposte dai loro nuovi padroni, se avessero dovuto subire la cancellazione dei diritti che "lorsignori" hanno approvato a colpi di fiducia in un Parlamento umiliato da quei personaggi (poco)onorevoli che lo popolano; se provassero sulla loro pelle cosa significa essere "precari a vita", forse, allora, saprebbero che "il morale a terra" ce l'hanno quelli che devono vivere del proprio lavoro, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Forse riacquisterebbero coscienza che lavoro, salute, istruzione sono diritti che sono stati conquistati lottando e non privilegi o concessioni elargite dai loro "mecenati", quei padroni che vogliono comandare. E capirebbero che migliorare la Costituzione significa attuarla nella sua interezza e non cambiarla "tanto per fare qualcosa" con l'obiettivo di prendersi tutto il potere possibile e di trasformare la nostrademocrazia in una vile oligarchia.


Commenti

Inviato Giovedi 6 Ottobre 2016 alle 18:25

Ma non era la più bella Costituzione del mondo? Un tempo le chiamavano "banderuole", oggi, quando appaiono sul teleschermo, bisogna cambiare canale. Così li tocchiamo sui "soldi", l'unica cosa che per loro evidentemente conta.
Inviato Giovedi 6 Ottobre 2016 alle 21:27

Probabilmente ha cambiato idea in poco tempo e gratuitamente: questi si che sono uomini!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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