Camion militare Usa impegna forze dell'ordine, banconote false all'Auchan
Venerdi 8 Maggio 2015 alle 14:26I casi dei marò e delle kazake umiliano l'Italia, Variati gestisca base Usa e dittatori georgiani
Mercoledi 17 Luglio 2013 alle 23:31Rolando: indennizzi Dal Molin, lacerazioni da sanare
Domenica 27 Giugno 2010 alle 17:19Giovanni Rolando, Lista per Variati - E' una buona notizia, ottima direi. Per Vicenza. Notizia che va nella direzione da noi sempre auspicata : ottenere alla comunità di Vicenza la sovranità su quell'area Dal Molin est e per la quale l'amministrazione e il consiglio comunale hanno elaborato e votato un progetto di Parco della Pace. Per la fruibilità di tutti i cittadini.
Acquisire l'area, valorizzarla come grande polmone verde, metterla a disposizione della gente, è un obiettivo per il quale ci battiamo da tempo. Questa notizia che io ho appreso ieri direttamente dal sindaco con una telefonata da Shanghai è la prima buona notizia di questa vicenda storica dell'ex aeroporto Dal Molin trasformato in nuova base militare USA.
Il Dal Molin e l'arte di chiedere scusa
Mercoledi 26 Maggio 2010 alle 18:48Riconoscere di essersi sbagliati non è mai facile. Farlo e chiedere pubblicamente scusa è ancora più raro. Soprattutto se si tratta di politici, che di regola non ammettono di aver torto neanche sotto tortura. Per questo ci ha colpito una notizia apparsa lunedì 24 maggio nella pagine interne del Corriere della Sera: in Giappone, il primo ministro Yukio Hatoyama ha preso l'aereo ed è voltato ad Okinawa, sobbarcandosi 1500 chilometri di viaggio solo per chiedere scusa. Per cosa? Per non essere stato in grado di mantenere l'impegno preso in campagna elettorale di spostare dall'isola, che ospita tre quarti delle installazioni militari statunitensi in territorio nipponico, la base dei marines di Futenma.
Continua a leggereIl Dal Molin e l'arte di chiedere scusa
Mercoledi 26 Maggio 2010 alle 18:43Riconoscere di essersi sbagliati non è mai facile. Farlo e chiedere pubblicamente scusa è ancora più raro. Soprattutto se si tratta di politici, che di regola non ammettono di aver torto neanche sotto tortura. Per questo ci ha colpito una notizia apparsa lunedì 24 maggio nella pagine interne del Corriere della Sera: in Giappone, il primo ministro Yukio Hatoyama (nella foto da Wikipedia) ha preso l'aereo ed è voltato ad Okinawa, sobbarcandosi 1500 chilometri di viaggio solo per chiedere scusa. Per cosa? Per non essere stato in grado di mantenere l'impegno preso in campagna elettorale di spostare dall'isola, che ospita tre quarti delle installazioni militari statunitensi in territorio nipponico, la base dei marines di Futenma.
Continua a leggereContractors Usa, la Vicenza Connection
Domenica 25 Ottobre 2009 alle 08:00Articolo pubblicato sul numero 168 di VicenzaPiù, da sabato in edicola a 50 cent e da oggi, domenica, in distribuzione gratuita in numerosi locali cittadini (vedi l'elenco dei principali su Punti di distribuzione nel box a destra) e scaricabile in pdf dal box sempre qui a destra
Approfondimento dei legami fra il Pentagono e l'economia locale
Secondo i dati trovati da un ricercatore siciliano, Antonio Mazzeo
Dire che industrie ed enti di Vicenza abbiano consolidati rapporti d'affari con l'esercito Usa è scoprire l'acqua calda. E in questi anni di roventi polemiche sulla nuova base americana al Dal Molin sono stati versati fiumi d'inchiostro sull'indotto, gli "schei" che i militari del Pentagono farebbero piovere attraverso appalti, subappalti e affitti. A tutt'oggi, la fetta più grossa (245 milioni di euro per la costruzione degli edifici) se la sono aggiudicata la Cmc di Ravenna e la Ccc di Bologna, le due maggiori cooperative (ex) rosse legate al Partito Democratico. Per i subappalti finora si sa solo della Isnardo Carta di Montecchio Precalcino, impresa di impiantistica che sta lavorando a preparare il terreno per l'edificazione. Quanto alla ricaduta immobiliare, proprio in questi giorni gli Americani stanno cercando casa attraverso banali inserzioni sul giornale, dopo il no del Comune di Quinto ad un nuovo villaggio a Quintarello, fra il fiume Tesina e l'autostrada Valdastico. Resta da vedere, infine, quante imprese locali saranno coinvolte nei servizi interni alla nuova caserma: alla Ederle i lavoratori civili italiani si aggirano sulle 700 e più unità .
Continua a leggereAddio mio Dal Molin
Lunedi 14 Settembre 2009 alle 18:50Finalmente il sindaco ha detto chiaro e tondo quello che in tanti avevano intuito da tempo. Piaccia o non piaccia, la base al Dal Molin si farà , il tempo della battaglia è finito, non resta che concentrarci sulle compensazioni. Amen. L'annuncio ufficiale - peraltro già nell'aria da almeno un paio di settimane, cioè da quando Variati aveva incontrato l'ultima volta il commissario Costa - è arrivato sabato sera sotto il tendone del Presidio Permanente. E al sindaco va dato atto di essere andato a portare la "cattiva" notizia nel luogo forse più scomodo, nel cuore della mobilitazione popolare contro il Dal Molin, con un gesto talmente inusuale in politica da apparire coraggioso.
Continua a leggereVariati e le compensazioni sul Dal Molin
Lunedi 14 Settembre 2009 alle 17:20Comune di Vicenza
Dal Molin, il sindaco Variati: "La base si farà . Ma grazie al movimento dei cittadini, la città potrà pretendere dallo Stato le compensazioni"
"Non vedo altre strade da percorrere per bloccare la realizzazione della base americana. È quindi giunto il momento di aprire un nuovo capitolo, quello delle opere di compensazione". Le parole, sofferte, sono quelle del sindaco di Vicenza Achille Variati, già anticipate, di persona, sabato sera al Festival del presidio "No Dal Molin", perché "se mi appresterò a sedere ad un tavolo con lo Stato per verificare prima, e concordare poi, la disponibilità a delle opere compensative per la ferita che è stata inferta e imposta alla città , lo devo al fatto che alle spalle non ho una città silenziosa e rassegnata. Non andrò quindi dal Governo ad elemosinare, ma avrò la forza per pretendere, a testa alta. L'incontro di sabato sera mi è costato molto emotivamente - confessa Variati -, ma non avevo scelta: dovevo comunicare l'amara realtà guardando negli occhi quei concittadini che in tutti questi anni hanno coraggiosamente tenuto alta la faccia della dignità di Vicenza".
Il sindaco precisa inoltre di non aver mai cambiato idea: "Anzi - ricorda -, ho sempre ritenuto che fosse un grave errore realizzare una base lì, in quel sito particolare, al Dal Molin. Tuttavia io non sono un qualsiasi cittadino: sono un amministratore, che può e deve percorrere solo le strade amministrative per opporsi. E le ho percorse tutte: quella giuridica e giurisdizionale, ricorrendo al Tar e al Consiglio di Stato, quella dei rapporti politici nazionali, quella europea e anche quella internazionale. È dunque con sofferenza che oggi dico che non abbiamo alcuna altra strada da percorrere per bloccare la base. Non è stato un anno perso - ribatte Variati -. Potrei, anzi, dire che altri avendo avuto a disposizione diversi anni, non mi hanno consegnato nulla tranne un assenso dato per il luogo sbagliato, e nulla nemmeno sul tavolo delle compensazioni, visto che il documento votato dal consiglio comunale del 2006 è molto generico e non detta precisi impegni. Basta ricordare che una delle condizioni dettate da quell'ordine del giorno era che l'aeroporto civile non avesse danni, e oggi è completamente smantellato per far posto al cantiere".
Variati spiega quindi come ora intende muoversi: "Avvierò a breve una serie di incontri per sentire l'opinione della città , e quindi delle istituzioni a partire dalla Provincia, delle forze politiche di maggioranza e di opposizione, nonché delle forze imprenditoriali, economiche e sindacali, e dei movimenti. Vedrò quindi di interpretare una sintesi delle richieste che emergono per portarle ad un tavolo Comune-Stato, senza nulla togliere al ruolo di coordinamento tecnico della Provincia su tutte le opere che dovessero coinvolgere altri Comuni".
Il sindaco infine scende più nel dettaglio sul tema delle compensazioni: "Lasciando da parte gli aspetti ideologici su cui ognuno può pensarla come vuole, il punto di partenza è che il Dal Molin è innanzitutto una ferita urbanistico-ambientale. Mi aspetto quindi che lo Stato dimostri una particolare attenzione per le compensazioni di carattere ambientale, visto che la città già vive una situazione critica sul fronte dell'inquinamento".
Dal Molin e l'inganno di Obama
Lunedi 31 Agosto 2009 alle 14:03I pacifisti credono ancora a Babbo Natale. Quelli vicentini speravano che sant'Obama avrebbe donato loro la marcia indietro Usa sulla base al Dal Molin. Invece, senza tanta pompa essendo una decisione ormai passata in giudicato, un semplice addetto all'ambasciata americana in Italia ha precisato che, com'è logico che sia, il presidente è al corrente dei lavori e che l'esercito del Pentagono completerà la costruzione rispettando gli impegni presi col governo italiano. Eppure, c'è chi si dice "deluso", facendo bambinesche supposizioni sulla volontà e la buona fede dell'inquilino della Casa Bianca. I Beati Costruttori di Pace, ad esempio, che in un comunicato sembrano cadere dalle nuvole: «La nostra Associazione continuerà a tentare in tutti i modi di rendere partecipe Obama della situazione vissuta dalla popolazione di Vicenza. Se invece il Presidente Obama fosse già a conoscenza e non considerasse importante riconoscere il parallelo con il movimento di popolo che lo ha portato alla Casa Bianca, sarebbe per noi una grande delusione».
Continua a leggereEderle2, i buchi neri del progetto
Sabato 27 Dicembre 2008 alle 18:08L’appalto della Ederle 2 è di Cmc e Ccc, due colossi delle costruzioni vicini al Pd. Cosa c’è dietro il miliardario impero delle coop
Nella complicata vicenda del Dal Molin, la questione delle “carte" è uno degli aspetti più problematici. Basta pensare a tutte le volte – l’ultima solo agli inizi di ottobre - che ricorsi e richieste di chiarimenti si sono infranti contro il muro di gomma della mancanza di progetti e documenti ufficiali. A fine novembre, però, quando in viale Ferrarin qualche lavoro era già cominciato, il Comune è finalmente riuscito a mettere le mani sulla relazione paesaggistica e sul progetto architettonico definitivo della nuova base. Documenti “un po’ bucolici, con tante foto e poca analisi", ha commentato a caldo il sindaco Variati. E l’impressione resta anche dopo una lettura completa dell’incartamento.
Continua a leggere