Il sindaco Achille Variati e l'Ad di BPVi Fabrizio Viola, uniti da Vicenza e dal compleanno: auguri!
Giovedi 19 Gennaio 2017 alle 13:17 Oggi, 19 gennaio, si festeggia il compleanno di due personaggi pubblici molto importanti per Vicenza. Il primo, per età e per presenza in città, è Achille Variati che oggi taglia il traguardo dei primi 64 anni. Nato nel quartiere San Bortolo, dove vivevano il padre Ferruccio e la madre Erminia Basso, Achille Variati studia all'Istituto magistrale Fogazzaro prima di laurearsi in matematica presso l'università di Padova. Iscritto alla Democrazia Cristiana dalla fine degli anni '70, ne diviene il segretario cittadino nel 1983. Da tre anni, intanto, è consigliere comunale, incarico che gli viene rinnovato nel 1985. Il più alto numero di preferenze ricevute alle amministrative del 1990   consente ad Achille Variati d'indossare per la prima volta, a 37 anni,   la fascia tricolore da Primo cittadino di Vicenza.			
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			Oggi, 19 gennaio, si festeggia il compleanno di due personaggi pubblici molto importanti per Vicenza. Il primo, per età e per presenza in città, è Achille Variati che oggi taglia il traguardo dei primi 64 anni. Nato nel quartiere San Bortolo, dove vivevano il padre Ferruccio e la madre Erminia Basso, Achille Variati studia all'Istituto magistrale Fogazzaro prima di laurearsi in matematica presso l'università di Padova. Iscritto alla Democrazia Cristiana dalla fine degli anni '70, ne diviene il segretario cittadino nel 1983. Da tre anni, intanto, è consigliere comunale, incarico che gli viene rinnovato nel 1985. Il più alto numero di preferenze ricevute alle amministrative del 1990   consente ad Achille Variati d'indossare per la prima volta, a 37 anni,   la fascia tricolore da Primo cittadino di Vicenza.			
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			I soci di BP e BPM "incassano" il diritto di recesso ma quelli di BPVi e Veneto Banca sono ancora in lotta per vederlo riconosciuto
Giovedi 27 Ottobre 2016 alle 13:27 Se gli azionisti di Banco Popolare e Banca Popolare di Milano che non hanno concorso all'approvazione dell'operazione di fusione nelle rispettive assemblee possono ora esercitare il diritto di recesso entro il 9 novembre, incassando per le azioni di Bpm il valore di liquidazione fissato a 0,4918 euro, mentre per quelle del Banco Popolare 3,156 euro, cifre calcolate «facendo esclusivo riferimento alla media aritmetica dei prezzi di chiusura di Borsa delle azioni ordinarie nei sei mesi antecedenti il 13 settembre 2016», i soci della Banca Popolare di Vicenza e della Veneto Banca hanno visto fissare quel diritto (a 6,20 per BPVi e 7,30 per l'ex popolare montebellunese) ma non hanno potuto esercitarlo ritrovandosi "discriminati" e, subito dopo, con azioni da 10 centesimi in mano.			
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			Se gli azionisti di Banco Popolare e Banca Popolare di Milano che non hanno concorso all'approvazione dell'operazione di fusione nelle rispettive assemblee possono ora esercitare il diritto di recesso entro il 9 novembre, incassando per le azioni di Bpm il valore di liquidazione fissato a 0,4918 euro, mentre per quelle del Banco Popolare 3,156 euro, cifre calcolate «facendo esclusivo riferimento alla media aritmetica dei prezzi di chiusura di Borsa delle azioni ordinarie nei sei mesi antecedenti il 13 settembre 2016», i soci della Banca Popolare di Vicenza e della Veneto Banca hanno visto fissare quel diritto (a 6,20 per BPVi e 7,30 per l'ex popolare montebellunese) ma non hanno potuto esercitarlo ritrovandosi "discriminati" e, subito dopo, con azioni da 10 centesimi in mano.			
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			Banco-Bpm a caccia di clienti a Vicenza. Pier Francesco Saviotti: in Veneto c’è già un’attività di crescita strutturale, saremo aggressivi
Martedi 17 Maggio 2016 alle 08:32 «Non abbiamo fissato obiettivi. Ma ci  dedicheremo con aggressività al  Veneto». La  partenza è l’attuale quota  di mercato  del 9,5% del Banco,  terza forza in regione, con 299 filiali,  151 delle quali nel Veronese.  Ed è evidente che il rafforzamento nel  cuore del Nordest è tra le leve  centrali del terzo polo bancario  italiano che nasce dalla fusione  Banco Popolare-Banca Popolare di  Milano, per crescere  e creare gli 1,1  miliardi di euro di utile netto  promesso nel 2019. Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo			
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			«Non abbiamo fissato obiettivi. Ma ci  dedicheremo con aggressività al  Veneto». La  partenza è l’attuale quota  di mercato  del 9,5% del Banco,  terza forza in regione, con 299 filiali,  151 delle quali nel Veronese.  Ed è evidente che il rafforzamento nel  cuore del Nordest è tra le leve  centrali del terzo polo bancario  italiano che nasce dalla fusione  Banco Popolare-Banca Popolare di  Milano, per crescere  e creare gli 1,1  miliardi di euro di utile netto  promesso nel 2019. Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo			
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			Banco-Bpm a caccia di clienti a Vicenza. Pier Francesco Saviotti: in Veneto c’è già un’attività di crescita strutturale, saremo aggressivi
Martedi 17 Maggio 2016 alle 08:26 «Non abbiamo fissato obiettivi. Ma ci  dedicheremo con aggressività al Veneto». La  partenza è l’attuale quota  di mercato  del 9,5% del Banco, terza forza in regione, con 299 filiali,  151 delle quali nel Veronese. Ed è evidente che il rafforzamento nel  cuore del Nordest è tra le leve centrali del terzo polo bancario  italiano che nasce dalla fusione Banco Popolare-Banca Popolare di  Milano, per crescere  e creare gli 1,1 miliardi di euro di utile netto  promesso nel 2019. Il tema emerge alla presentazione, ieri a Milano, del  piano industriale  al 2019 - licenziato sabato dal tavolo sulla fusione e  approvato ieri  dai due cda - del colosso che nascerà a ottobre, con le  ultime  assemblee dei soci delle due popolari, che vareranno passaggio a  spa e  fusione.			
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			«Non abbiamo fissato obiettivi. Ma ci  dedicheremo con aggressività al Veneto». La  partenza è l’attuale quota  di mercato  del 9,5% del Banco, terza forza in regione, con 299 filiali,  151 delle quali nel Veronese. Ed è evidente che il rafforzamento nel  cuore del Nordest è tra le leve centrali del terzo polo bancario  italiano che nasce dalla fusione Banco Popolare-Banca Popolare di  Milano, per crescere  e creare gli 1,1 miliardi di euro di utile netto  promesso nel 2019. Il tema emerge alla presentazione, ieri a Milano, del  piano industriale  al 2019 - licenziato sabato dal tavolo sulla fusione e  approvato ieri  dai due cda - del colosso che nascerà a ottobre, con le  ultime  assemblee dei soci delle due popolari, che vareranno passaggio a  spa e  fusione.			
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			Dopo Banco Popolare con Bpm altri matrimoni combinati in vista per le "piccole" BPVi e Veneto Banca
Giovedi 24 Marzo 2016 alle 09:14 "Andate e fondetevi: si parte con Bpm-Banco", così titola oggi Il Fatto Quotidiano un articolo di Marco Palombi che vi proponiamo a seguire e che annuncia l'ok dela Bce, sia pure condizionato a un nuovo aumento di capitale e a radicali cambiamenti nella governance, alla formazione del terzo gruppo bancario italiano, preludio ad altre aggregazioni in cui non è difficile immaginare coinvolte le altre due,  popolari venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, realtà "mini" rispetto alle due grandi ora promesse spose, quella con testa a Verona e l'altra  Milano, e, quindi, destinate, presumibilmente ad accettare matrimoni combinati e non certo d'amore (clicca qui per l'articolo completo in Rassegna stampa).			
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			"Andate e fondetevi: si parte con Bpm-Banco", così titola oggi Il Fatto Quotidiano un articolo di Marco Palombi che vi proponiamo a seguire e che annuncia l'ok dela Bce, sia pure condizionato a un nuovo aumento di capitale e a radicali cambiamenti nella governance, alla formazione del terzo gruppo bancario italiano, preludio ad altre aggregazioni in cui non è difficile immaginare coinvolte le altre due,  popolari venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, realtà "mini" rispetto alle due grandi ora promesse spose, quella con testa a Verona e l'altra  Milano, e, quindi, destinate, presumibilmente ad accettare matrimoni combinati e non certo d'amore (clicca qui per l'articolo completo in Rassegna stampa).			
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			Dopo quella del Banco Popolare con Bpm la Bce vuole altre fusioni: matrimoni combinati in vista per le "piccole" BPVi e Veneto Banca
Giovedi 24 Marzo 2016 alle 09:07 "Andate e fondetevi: si parte con Bpm-Banco", così titola oggi Il Fatto Quotidiano un articolo di Marco Palombi che vi proponiamo a seguire e che annuncia l'ok dela Bce, sia pure condizionato a un nuovo aumento di capitale e a radicali cambiamenti nella governance, alla formazione del terzo gruppo bancario italiano, preludio ad altre aggregazioni in cui non è difficile immaginare coinvolte le altre due,  popolari venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, realtà "mini" rispetto alle due grandi ora promesse spose, quella con testa a Verona e l'altra  Milano, e, quindi, destinate, presumibilmente ad accettare matrimoni combinati e non certo d'amore.			
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			"Andate e fondetevi: si parte con Bpm-Banco", così titola oggi Il Fatto Quotidiano un articolo di Marco Palombi che vi proponiamo a seguire e che annuncia l'ok dela Bce, sia pure condizionato a un nuovo aumento di capitale e a radicali cambiamenti nella governance, alla formazione del terzo gruppo bancario italiano, preludio ad altre aggregazioni in cui non è difficile immaginare coinvolte le altre due,  popolari venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, realtà "mini" rispetto alle due grandi ora promesse spose, quella con testa a Verona e l'altra  Milano, e, quindi, destinate, presumibilmente ad accettare matrimoni combinati e non certo d'amore.			
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			In scia al Banco popolare - BPM: fusioni dopo Borsa per BPVi e Veneto Banca, non fra di loro
Domenica 31 Gennaio 2016 alle 13:09 Veneto Banca passo successivo della fusione Banco popolare-Popolare di Milano? «La ritengo un'operazione fattibile, ma percentualmente molto difficile da eseguire. Vedremo. Io non lascio chiusa alcuna porta». Se la fusione Verona-Milano pare fatta, per le altre banche venete è già ora di guardare a cosa succederà dopo. Lo sa bene anche Cristiano Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, al rientro da Torino, dal convegno del Forex, l'appuntamento clou dei banchieri a gennaio, in origine previsto a Vicenza per festeggiare i 150 anni di Bpvi e poi emigrato a Torino per la crisi della popolare.			
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			Veneto Banca passo successivo della fusione Banco popolare-Popolare di Milano? «La ritengo un'operazione fattibile, ma percentualmente molto difficile da eseguire. Vedremo. Io non lascio chiusa alcuna porta». Se la fusione Verona-Milano pare fatta, per le altre banche venete è già ora di guardare a cosa succederà dopo. Lo sa bene anche Cristiano Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, al rientro da Torino, dal convegno del Forex, l'appuntamento clou dei banchieri a gennaio, in origine previsto a Vicenza per festeggiare i 150 anni di Bpvi e poi emigrato a Torino per la crisi della popolare.			
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			BPVi, Giovanni Rossi nuovo responsabile della Direzione Personale. Iorio: nel nuovo top management figure altamente qualificate
Venerdi 15 Gennaio 2016 alle 16:06 Giovanni Rossi è il nuovo responsabile della Direzione Personale di Banca Popolare di Vicenza. È stato nominato oggi 15 gennaio dal Consiglio di Amministrazione della banca. “L’Istituto prosegue nel programma di rafforzamento delle strutture di Direzione Generale inserendo nel nuovo top management figure altamente qualificateâ€, commenta il Consigliere Delegato e Direttore Generale Francesco Iorio.			
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			Giovanni Rossi è il nuovo responsabile della Direzione Personale di Banca Popolare di Vicenza. È stato nominato oggi 15 gennaio dal Consiglio di Amministrazione della banca. “L’Istituto prosegue nel programma di rafforzamento delle strutture di Direzione Generale inserendo nel nuovo top management figure altamente qualificateâ€, commenta il Consigliere Delegato e Direttore Generale Francesco Iorio.			
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			"Veneto Banca e BPVi insieme? Non basta": lo dice Stefano Righi di CorSera a VicenzaPiù
Domenica 19 Aprile 2015 alle 13:12 
				
			
			
			Abbiamo chiesto a Stefano Righi, la prestigiosa "firma" del Corriere della Sera di cui spesso abbiamo riportato gli articoli e che abbiamo intervistato in esclusiva anche subito dopo l'assemblea della Banca Popolare di Vicenza, di completare per i nostri lettori la panoramica sulle due popolari del Veneto più orientate a nord est con le sue opininoni dopo l'assemblea di sabato 18 aprile di Veneto Banca, alla cui assemblea Righi ha assistito. Vista l'afonia di chi scrive questa volta l'intervista è scritta e non in video, ma non perciò meno interessante visto che è anche una summa riassuntiva dopo le due assemblee. Ecco, quindi, per voi Stefano Righi.
Continua a leggereTutti i trucchi delle banche per pagare meno tasse con i consigli dell'ex studio Tremonti
Giovedi 20 Ottobre 2011 alle 10:15 
				
			
			
			Di Andrea Greco, La Repubblica
Così fa(ceva)n tutti. I più grandi istituti italiani, navigando tra le norme - specie una sugli interessi su titoli statali di paesi emergenti - tra 2004 e 2009 hanno postato all´estero profitti realizzati in Italia. Con l'ausilio di banche terze - Barclays per Unicredit, ma molte altre straniere sono state clienti del resto del plotone - montavano operazioni strutturate per tenere un pò di entrate fuori dal paese che vanta il tax rate alle imprese più alto d'Europa. E risparmiare qualche miliardo di euro in tasse.
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