Vincenzo Consoli incontra don Enrico Torta
Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 09:04
Una visita dell’ex amministratore delegato di Veneto Banca Vincenzo Consoli a don Enrico Torta, il parroco di Dese paladino dei risparmiatori azzerati. È avvenuta lo scorso venerdì mattina: alcuni passanti, transitati nei pressi del vicino ristorante, hanno notato la figura dell’ex amministratore delegato uscire all’ora di pranzo dalla canonica e salire su un’auto di colore chiaro insieme a un’altra persona che lo accompagnava. Una visita che non è passata inosservata considerata la notorietà dell’ex manager; la voce è circolata in paese e non ha mancato di destare una certa curiosità su tale incontro.
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Vicenzo Consoli, CorVeneto: nei verbali accuse a Bankitalia, «Mi dissero: chiami subito Zonin»
Venerdi 3 Febbraio 2017 alle 08:56
di Andrea Priante, da Il Corriere del Veneto«È una valutazione: secondo lei io sono bello? Può darsi che lei mi trovi particolarmente brutto...». È la mattina del 21 ottobre 2016, l'interrogatorio - il primo da quando si trova agli arresti domiciliari - è cominciato da pochi minuti e Vincenzo Consoli si rivolge così al pubblico ministero Stefano Pesci. Prova a spiazzarlo, e lo stesso farà nelle ore successive di un faccia a faccia estenuante tra accusa e difesa. Nella stanza, oltre a Pesci ci sono la sua collega Sabina Calabretta e un maresciallo della guardia di finanza di Roma. Consoli è accompagnato dal pool dei suoi avvocati: Massimo Malvestio, Franco Coppi e Alessandro Moscatelli. È trascorso poco più di un anno dal primo incontro in procura tra l'ex amministratore delegato di Veneto Banca e gli investigatori che lo accusano di aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza. Ma all'epoca, il banchiere era soltanto indagato. Stavolta, invece, è «prigioniero» nella sua villa (sequestrata) di Vicenza, misura che gli è stata revocata soltanto martedì.
Continua a leggereCorVeneto: Finanza indaga Thetis per Mose, sotto la lente anche Amalia Sartori
Venerdi 28 Ottobre 2016 alle 09:43
L’inchiesta «madre» l’aveva solo sfiorata, con un elemento quasi più «di colore»: l’assunzione di Flavia Cuccioletta, figlia di Patrizio, allora presidente del Magistrato alle Acque. Ora però anche Thetis, società di ingegneria e progettazione posseduta per il 51 per cento dal Consorzio Venezia Nuova (e un altro 30 per cento da imprese ad esso collegate), è finita nel mirino della Guardia di Finanza, che lo scorso anno ha effettuato una verifica fiscale e ora sta contestando alcune fatture e spese ritenute «incongruenti» con l’attività aziendale, ovviamente riferite alla gestione degli anni in cui era guidata dall’ingegner Maria Teresa Brotto e al Cvn c’era Giovanni Mazzacurati.
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Consoli interrogato per sette ore, Corriere del Veneto: «Ha risposto sereno a tutto»
Sabato 22 Ottobre 2016 alle 14:54
di Benedetta Centin, da Il Corriere del Veneto
Un interrogatorio fiume. E non è ancora finita: ci sarà anche un seguito. Per quasi sette lunghe ore l'ex amministratore delegato di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, ieri ha risposto alle tante domande dei pubblici ministeri romani Sabina Calabretta e Stefano Pesci, per approfondire ruoli e meccanismi interni allo storico istituto di credito del territorio, i vari passaggi fino al crac azionario che ha portato a picco quasi 88mila soci. «Ha risposto a tutte le domande in modo molto circostanziato, in un clima molto sereno e collaborativo - fa sapere l'avvocato Massimo Malvestio che con Franco Coppi e Alessandro Moscatelli difende il manager vicentino - : Consoli era molto ansioso si chiarire ed argomentare».
Continua a leggereVeneto Banca, Consoli assolto dall'accusa di truffa al primo verdetto
Martedi 19 Luglio 2016 alle 09:57
Il 13 luglio il giudice per le indagini preliminari di Padova, Mariella Fino, ha firmato un’ordinanza che, per la prima volta, fissa dei «paletti» non soltanto sulle possibili responsabilità avute dagli ex vertici dell’istituto di credito ma anche sui termini di prescrizione e – più in generale - sulle chance di rivalsa dei soci che hanno visto andare in fumo i loro risparmi, con il crollo del valore dei titoli passato da un massimo di oltre 40 euro ad appena 10 centesimi. La decisione del giudice scaturisce da un’inchiesta, finora rimasta segreta, avviata nel settembre dello scorso anno dal sostituto procuratore di Padova Maria d’Arpa e che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex amministratore delegato Vincenzo Consoli. Per lui, l’ipotesi di reato era quella prevista dall’articolo 640 del codice penale: truffa.
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Mose, per Lia Sartori inizia il processo. Gli avvocati: "Mazzacurati smemorato". Asso-consum: "saremo implacabili"
Mercoledi 13 Aprile 2016 alle 22:05
Inizierà il 14 aprile presso il Tribunale di Venezia il processo sullo scandalo Mose che ha "decapitato" la classe politica veneta. Gli imputati sono solo otto tra il centinaio di indagati, la maggior parte dei quali ha infatti preferito riti giudiziari alternativi, come l’ex governatore del Veneto Giancarlo Galan che ha patteggiato la pena. Tra gli imputati ci sono Giorgio Orsoni, avvocato ed ex sindaco di Venezia, Altero Matteoli, ex ministro delle infrastrutture e dei trasporti in un governo Berlusconi, Maria Giovanna Piva, ex presidente del Magistrato alle acque, l’imprenditore romano Erasmo Cinque, e la vicentina Lia Sartori, ex europarlamentare di Forza Italia.Â
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Giovanni Cristofari e l'incarico all'avvocato Alessandro Moscatelli per le 4 vertenze Ipab Bramasole: la classica polpetta avvelenata?
Martedi 19 Gennaio 2016 alle 00:47
Monta la polemica a Vicenza (o, meglio, in una sua limitata periferia mediatico-politica) sull’attuale vicepresidente di IPAB Vicenza, l'avvocato Giovanni Cristofari, di cui si arrivano a chiedere le dimissioni (sempre in quell'area sparuta) dopo che per il M5S e il suo consigliere comunale Daniele Ferrarin avrebbe "spinto" il suo Cda a spendere troppo per Alessandro Moscatelli, il legale dell'ex studio Zanettin (ex, in quanto il senatore ora è al CSM) a cui è stato dato l'incarico di tutelare l'ente pubblico nell'articolata vertenza che lo oppone alla Cooperativa Bramasole, e dopo che per la Lega Nord e il suo segretario cittadino, Matteo Celebron, Cristofari «non avrebbe detto la verità sull’incarico conferito all’Avvocato Alessandro Moscatelli riguardante l’azione legale che l’ente vicentino ha intrapreso nei confronti della Cooperativa Bramasole di Padova».
Continua a leggereCaso Ipab - Bramasole, Lega Nord: Cristofari dica la verità o si dimetta
Lunedi 18 Gennaio 2016 alle 15:07
Lega Nord Vicenza “Le affermazioni del vicepresidente Cristofari gettano molti dubbi sull’operato dell’attuale Consiglio di Amministrazione in rifermento all’azione legale che IPAB ha assunto nei confronti della Cooperativa Bramasole di Padova. Cristofari faccia chiarezza su quanto accaduto o si dimettaâ€. Questo il commento del segretario della Lega Nord di Vicenza Matteo Celebron, che interviene a seguito di quanto riportato dalla stampa locale, secondo cui, l’attuale vicepresidente di IPAB Vicenza non avrebbe detto la verità sull’incarico conferito all’Avvocato Alessandro Moscatelli riguardante l’azione legale che l’ente vicentino ha intrapreso nei confronti della Cooperativa Bramasole di Padova. Continua a leggere
Sartori rimane ai domiciliari, gli avvocati: andremo davanti alla Corte d'Appello
Lunedi 14 Luglio 2014 alle 17:52
Lia Sartori, ex eurodeputata vicentina ed ex presidente del Cisa-Palladio, si trova agli arresti domiciliari dal 2 luglio scorso, implicata nella vicenda della tangentopoli veneta scoppiata per la costruzione del Mose. I suoi avvocati difensori Pierantonio Zanettin e Alessandro Moscatelli annunciarono da subito battaglia (leggi) e presentarono poi motivata istanza di revoca della misura cautelare di arresti domiciliari (leggi). Oggi, lunedì 14 luglio 2014, è arrivata la comunicazione del giudice che respinge la richiesta. Di seguito gli avvocati Zanettin e Moscatelli commentano e rendono note le motivazioni.
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Lia Sartori si avvale della facoltà di non rispondere: "mi difenderò da persona libera"
Lunedi 7 Luglio 2014 alle 17:35
Lia Sartori, ex eurodeputata vicentina ed ex presidente del Cisa-Palladio, si trova agli arresti domiciliari dal 2 luglio scorso, implicata nella vicenda della tangentopoli veneta scoppiata per la costruzione del Mose. Subito i suoi avvocati difensori Pierantonio Zanettin e Alessandro Moscatelli avevano preannunciato battaglia spiegando che “si difenderà con ogni mezzo†(leggi qui) e nell'udienza odierna di lunedì 7 luglio 2014 svoltasi davanti il Gip di Vicenza Stefano Furlani hanno presentato motivata istanza di revoca della misura cautelare.
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