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Lia Sartori si avvale della facoltà di non rispondere: "mi difenderò da persona libera"

Di Edoardo Andrein Lunedi 7 Luglio 2014 alle 17:35 | 0 commenti

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Lia Sartori, ex eurodeputata vicentina ed ex presidente del Cisa-Palladio, si trova agli arresti domiciliari dal 2 luglio scorso, implicata nella vicenda della tangentopoli veneta scoppiata per la costruzione del Mose. Subito i suoi avvocati difensori Pierantonio Zanettin e Alessandro Moscatelli avevano preannunciato battaglia spiegando che “si difenderà con ogni mezzo” (leggi qui) e nell'udienza odierna di lunedì 7 luglio 2014 svoltasi davanti il Gip di Vicenza Stefano Furlani hanno presentato motivata istanza di revoca della misura cautelare.

Di seguito il testo diffuso dagli avvocati nel quale spiegano la situazione e la decisione della loro assistita di avvalersi della facoltà di non rispondere durante l'udienza odierna al tribunale di Vicenza:

“La difesa dell'on. Amalia Sartori ricorda che gli argomenti su cui si fonda la misura cautelare applicata alla propria assistita riguardano esclusivamente la possibile reiterazione del reato di illecito finanziamento ai partiti per plurime campagne elettorali.

I difensori sottolineano che l'on. Sartori non è più  parlamentare europea dal 2 luglio scorso e che non sono previste scadenze elettorali. 

All'udienza odierna, svoltasi avanti il GIP di Vicenza dott. Stefano Furlani, la difesa dell'On. Amalia Sartori ha presentato motivata istanza di revoca della misura applicata alla propria assistita.

È stato sottolineato in particolare che al caso in esame deve trovare applicazione senza dubbio l'art. 8 del DL n. 92/2014, entrato in vigore lo scorso 28 giugno, che esclude la misura cautelare applicata, quando si ritenga che all'indagato, con sentenza, sarà in concreto disposta la sospensione condizionale della pena.

Con riferimento al caso in esame, è sufficiente pensare che la Procura Veneziana aveva dato parere favorevole ad un patteggiamento a quattro mesi di reclusione, per un coindagato, per lo stesso reato di finanziamento illecito, con una posizione processuale, oggettivamente più grave di quella dell'On. Sartori.

L'On. Sartori intende quindi difendersi, dalle contestazioni degli inquirenti soltanto da persona libera e pertanto all'udienza odierna si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

Attendiamo ora, con serenità,  la decisione del GIP titolare dell'inchiesta Dott. Alberto Scaramuzza di Venezia.”


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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