Veneto Banca, ora è guerra di dossier mentre a Vicenza imperano i convegni pro Zonin
Domenica 11 Dicembre 2016 alle 10:20
				
			
			
			Il giallo dello spionaggio a Carrus. L'ex presidente Ambrosini: le cimici in ufficio? Mai state trovate. La guerra di accuse dopo l'esclusione dell'ex direttore generale Consoli dal consiglio d'amministrazionedi Stefano Righi, da Il Corriere dela Sera
Il grande crac delle due ex popolari venete non è solo un grande imbroglio che ha bruciato più di 15 miliardi di euro coinvolgendo oltre 200 mila azionisti. Il più grande crollo bancario della storia della Repubblica mostra ora una serie di risvolti inquietanti: una lotta di potere senza esclusione di colpi che ha visto coinvolti i vertici delle banche. Se a Vicenza il procuratore della Repubblica Antonino Cappelleri è stato ospite di un convegno organizzato dagli avvocati di Gianni Zonin, l'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza su cui la procura sta indagando, a Montebelluna si è scatenata fino allo scorso 8 agosto una vera e propria guerra per bande.
Continua a leggereGianni Zonin denuncia chi lui doveva controllare in BPVi e i suoi legali Lambertini e Benatti organizzano e presiedono convegni accreditati introdotti da Antonino Cappelleri
Mercoledi 7 Dicembre 2016 alle 23:38
				
			
			
			Gianni Zonin, per 36 anni nel cda della Banca Popolare di Vicenza di cui 20 come presidente, dopo aver ha citato in giudizio noi rei di aver denunciato la malagestio della Fondazione Roi per opera del suo Cda, di cui lui era presidente, ora, udite udite, porta in tribunale a Venezia anche la sua ex BPVi anche se in effetti non era sua ma di chi, 118.000 e passa soci, ci hanno messo i soldi poi andati in altre tasche come con intelligente semplicità ha detto in Sala Bernarda anche il consigliere di Forza Italia, Roberto Cattaneo. Il re del vino ha reagito così alla decisione con cui l'attuale Cda ha deliberato l'azione di responsabilità nei  confronti dei vecchi amministratori per «gravi irregolarità» convocando per il 13 dicembre l'assemblea  per approvarla.			
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			Corriere Economia: Veneto & Vicenza, il più grande crac bancario di sempre
Lunedi 5 Dicembre 2016 alle 09:26
				
			
			
			Le due ex popolari del Nordest hanno bruciato valore per oltre 15 miliardi di euro, coinvolgendo 200 mila risparmiatori. Il più grande crac bancario della storia della repubblica italiana.  Il buco che si è venuto a creare nei conti della Banca Popolare di  Vicenza non ha eguali nel passato. L’unico caso che si avvicina è il  contemporaneo crac della vicinissima Veneto Banca: una voragine di 8,75  miliardi sotto Monte Berico (6,25 miliardi di capitalizzazione; 1,5 da  Atlante, 1 di perdite a bilancio); un’altra pari a 6,5 miliardi a  Montebelluna (5+1+0,5). Assieme hanno bruciato – secondo stime  prudenziali – 15,25 miliardi, con il coinvolgimento di 205 mila  risparmiatori. Il tutto in meno di tre anni.			
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			Pier Paolo Baretta a fine convegno by Variati & Bertelle sulla BPVi: "sarebbe opportuna una percezione unica per le indagini su Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza"
Lunedi 28 Novembre 2016 alle 10:21Pier Paolo Baretta, sottosegretario, all'economia è arrivato verso la fine del convegno targato VB, Achille Variati & Renato Bertelle, e dopo aver dato conto del suo intervento in sala, scrivevamo il 26 scorso alla fine dello show più fischiato mai visto in Teatro a Vicenza "di sicuro per impegni, forse anche informato sull'aria che tirava, prima molto calda, e ha affrontato il caso con logica tecnica, con attenzione politica al sistema bancario italiano in crisi e con un richiamo alle azioni legali da portare avanti per fissare una "cesura" col passato che serve a far ripartire la fiducia nel nuovo e con un rimprovero (lui ha poi modificato in "appello") agli imprenditori locali che di certo non hanno messo capitale di rischio prima ma che verranno chiamati a farlo se vorranno mantenere una banca sul territorio quando questa, se e dopo risanata, sarà ceduta". Ma nell'intervista esclusiva concessaci il sottosegretario, che abbiamo documentato sui brutti fatti bancari locali omaggiando a lui, dopo averlo fatto anche con Renzi e Nencini, il nostro libro testimonianza "Vicenza. La città sbancata" ha toccato altri temi, che qui vi proponiamo, tra cui quello dei ristori ai soci traditi e l'altro, delicatissimo, delle indagini penali in corso.Â
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Disastro BPVi, Stefano Righi boccia politici e media ma confida nelle promesse di Mion. Ed è il solo a nominare Gianni Zonin...
Domenica 27 Novembre 2016 alle 04:27
Stefano Righi, giornalista de Il Corriere della Sera e autore de Il Grande Imbroglio presentato a Vicenza proprio da noi, è stato l'unico oggi a dire, abbiamo scrito a caldo, «tutto quello che c'era da dire sulle malefatte del sistema intorno a Gianni Zonin, in primis, sulle amnesie e sugli incroci di interesse con Banca d'Italia, sulle connivenze con gli amministratori locali, sulla stampa che, invece, che "cane da guardia" dei poteri ne è diventata "cane di compagnia"...» Gli abbiamo dato nella nostra pagella semplificativa un 9 subito dopo il suo intervento al convegno sulla Banca Popolare di Vicenza, che nasceva "truccato" dalla coppia Achille Variati - Renato Bertelle ma che è stato nobilitato dal suo intervento senza le abituali e squallide censure locali sul crac di fatto della BPVi, che ha azzerato decine di migliaia di vicentini.
Continua a leggereBPVi, mancava una procedura informatica sulla compravendita di azioni
Venerdi 18 Novembre 2016 alle 09:14
				
			
			
			Ordini lavorati «a mano», registri su un file excel senza password e  modificati da qualsiasi dipendente. E il progetto di un sistema  informatico imparziale nella gestione degli ordini di compravendita  delle azioni, quello che a inizio 2015, prima dello scatenarsi della  bufera indotta dalle ispezioni Bce il presidente Gianni Zonin aveva  immaginato come un «Borsino» gestito dall’Istituto centrale delle banche  popolari, che è rimasto al palo per tre anni. Mentre sul fronte delle  azioni di responsabilità, dopo il via libera di Veneto Banca  l’attenzione si sposta ora su Popolare di Vicenza, che ha convocato la  sua assemblea il 13 dicembre, nuovi elementi emergono sugli elementi  critici del passato.			
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			Veneto Banca: sì ad azione responsabilità per Consoli e chi ha guidato istituto fino aprile 2014
Mercoledi 16 Novembre 2016 alle 15:40
				
			
			
			L'assemblea di Veneto Banca ha approvato a grande maggioranza l'esercizio dell'azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici per il dissesto dell'istituto di credito. Interesserà i componenti del Cda e del collegio sindacale di Veneto Banca in carica sino al 26 aprile 2014, nonché Vincenzo Consoli "in qualità di direttore generale, sulla base e nei limiti delle responsabilità riscontrabili ed imputabili a carico di ciascuno". All'assemblea erano presenti oltre 500 aventi diritto al voto, titolari di circa 9,9 mld azioni pari al 97,69%. I sì sono stati pari al 99,99%.			
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			Stefano Righi: "Veneto e Vicenza a caccia di cash". VicenzaPiù: se accelera il giro della morte, quella vera, basta un Sì o serve un No?
Lunedi 14 Novembre 2016 alle 22:12
				
			
			
			Aggiungiamo qualche conto all'articolo di Stefano Righi su Corriere Economia che vi abbiamo proposto stamattina alle 9.26 perchè disegna il dramma delle due ex Popolari Venete. Ci permettiamo di aggiungere solo che se il sistema bancario ha di fatto già perso 1.2 - 1.3 miliardi di euro con le quattro banche "risolte" (fallite, ndr) in centro Italia (1.8 miliardi erano quelli "immessi" per evitare il crac, 500 - 600 milioni quelli che Ubi è disposta a tirare fuori per comprarne tre delle quattro, sia pur già ripulite, almeno sulla carta) altri 2.5 miliardi del Fondo Atlante, che arrivano sempre da quel sistema con in testa, oltre alle non solidissime Intesa e Unicredit, anche Cassa Depositi e Prestiti (alias Poste Italiane e risparmi dei libretti postali, warning!) sono già evaporati in Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca.
Continua a leggereVeneto Banca, gli azionisti voteranno per avviare causa civile nei confronti del vecchio cda di Flavio Trinca e Vincenzo Consoli
Mercoledi 9 Novembre 2016 alle 09:39
				
			
			
			Tre pagine per spiegare perché è fondato l’esercizio dell’azione di  responsabilità nei confronti dei vertici pregressi di Veneto Banca. A  svelare i dettagli dell’unico punto all’ordine del giorno nell’assemblea  di mercoledì prossimo è la relazione del Consiglio di amministrazione  che, su iniziativa del board allora guidato da Stefano Ambrosini e con  la conferma di quello poi capitanato da Beniamino Anselmi, aveva  affidato alla società di consulenza forensic di Umberto Tombari (e  successivamente alla valutazione degli advisor legali dello studio  Orrick) un’attività di approfondimento istruttorio sulla proposta di  iniziativa giudiziaria.			
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			Anselmi... Beniamino di chi voleva l'azione di responsabilità e nuovi Cda in Banca Nuova e di chi lotta la macelleria sociale salvando le singole Veneto Banca e BPVi. Ma Gianni Mion pensa a fonderle nella "Vicenza Big Bang"
Mercoledi 9 Novembre 2016 alle 00:46
				
			
			
			Quello che ora scriviamo si basa non sulla conoscenza diretta ma su quello che abbiamo letto e su idee che abbiamo scambiato con colleghi sulle dimissioni, gesto inconsueto in Italia e comunicato ieri, 7 novembre, di Beniamino Anselmi, che, proveniente dal mondo bancario con varie e significative esperienze bancarie che mai hanno dato adito a rumors negativi, era stato nominato solo tre mesi fa presidente del Cda di Veneto Banca dal Fondo Atlante, che detiene quasi il 100% dell'ex popolare montebellunese e della Banca Popolare di Vicenza, ai cui vertici ha collocato a luglio Gianni Mion, proveniente dalla finanza privata dei Benetton di certo più attenti agli interessi propri e di pochi soci che a quelli di una comunità, di 118.000 azionisti e oltre 5.000 dipendenti, come quella della BPVi.			
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