Enrico Maria Fagioli Marzocchi e Gabriele Piccini vice dg in BPVi. Iacopo De Francisco al bivio: dg di BPVi e Veneto Banca oppure fuori
Venerdi 6 Gennaio 2017 alle 11:02
Pubblicato il 5 gennaio 2016 alle 23.30, aggiornato il 6 alle 11.02. La nomina di Gabriele Piccini e Enrico Maria Fagioli Marzocchi, annunciati nella nota ufficiale che segue come neo top manager di Banca Popolare di Vicenza, a vice direttori generali dell'istituto di via Btg. Framarin rafforza le voci che vogliono come suo prossimo direttore generale Iacopo De Francisco (nella nostra foto durante il convegno al Teatro di Vicenza del 3 dicembre 2016, ndr), vice direttore generale vicario scelto proprio da Francesco Iorio e appena entrato nel cda di Banca Nuova, la controllata siciliana di BPVi, in cui tuttora siede come dg Adriano Cauduro, che ha avuto come presidente Marino Breganze, storico braccio destro di Gianni Zonin, e a luglio, come rivelato su l'Espresso da Vittorio Malagutti, ha ricevuto nella sede di Palermo con i massimi onori proprio l'ex presidente della Popolare vicentina.
Continua a leggereBPVi e Veneto Banca, lunedì 9 gennaio arriva il piano rimborsi per i soci
Martedi 3 Gennaio 2017 alle 09:29
Sarà presentato a metà strada tra Vicenza e Treviso - Padova o Venezia - il piano dei ristori che la Popolare di Vicenza e Veneto Banca hanno congiuntamente messo a punto a favore dei risparmiatori. Lunedì prossimo, il 9 gennaio, sarà il giorno fatidico in cui il mercato sarà messo a conoscenza, da parte dei due cda, di modalità e forbici percentuali relative alla proposta di rimborso nei confronti degli azionisti che in questi ultimi anni si sono visti azzerare il valore dei loro titoli. Il piano dei ristori, primo vero tassello che compone l’impianto su cui si realizzerà la fusione tra i due istituti, è il preludio ad una serie di appuntamenti che fanno del 2017 l’anno decisivo per le due popolari del Veneto.Continua a leggere
CorVeneto: Vincenzo Consoli al contrattacco, nel mirino Banca d'Italia. VicenzaPiù: e se l'ex ad di Veneto Banca fosse agli arresti per non farlo parlare su Bankitalia... amica di Zonin?
Sabato 31 Dicembre 2016 alle 16:26
Andrea Priante su Il Corriere del Veneto riferisce di quello che potrebbe essere (il condizionale è d'obbligo ma il collega ci convince su quanto scrive) il contraccacco di Vincenzo Consoli, ex ad e dg di Veneto Banca agli arresti domiciliari e con 45 milioni di euro di beni sequestrati su richiesta della Procura di Roma mentre chi è a lui simile, per lo meno come... "visibilità ", cioè Gianni Zonin, il dominus di Banca Popolare di Vicenza, è "a piede libero" e a beni, ora donati alla prole, intatti. Letto del contrattacco di Consoli a Banca d'Italia, come racconta Priante, noi ci permettiamo di aggiungere una provocazione. Generalmente, tangentopoli e le tecniche successive di parte della magistratura lo confermano, uno degli obiettivi delle carcerazioni preventive è "agevolare" le confessioni degli indagati.
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La Procura di Roma accelera, Il Fatto: chiuse le indagini su Veneto Banca, Vicenza Consoli & c. verso il processo
Venerdi 30 Dicembre 2016 alle 09:45
Aggiotaggio e ostacolo alle attività di vigilanza. Sono le ipotesi di reato su cui ha indagato la Procura di Roma, che ieri ha chiuso le indagini sulle irregolarità nella gestione di Veneto Banca. L'avviso è in corso di notifica all'ex amministratore delegato dell'istituto, Vincenzo Consoli, a due ex presidenti, Flavio Trinca e Francesco Favotto, e ad altre 12 persone tra manager, ex componenti del collegio sindacale (tra cui il vicentino Diego Xausa, ndr) e dirigenti di fascia alta della banca. Consoli è dallo scorso mese di agosto ai domiciliari; con lui erano stati indagati gli altri manager che hanno tenuto le redini di Montebelluna tra il 2013 e il 2014, prima dell'azzeramento del valore delle azioni e l'ingresso del fondo Atlante. Durante le indagini vi sono stati anche perquisizioni e sequestri, tra i quali quello del palazzo di Vicenza in cui Consoli risiedeva, per un valore di 1,8 milioni di euro.
Continua a leggerePagina FB di "Noi che credevamo nella BPVi" si ubriaca... del boicottaggio dei vini "riconducibili" a Gianni Zonin. E Veronica Cecconato fa lezione ad Achille Variati & c.
Giovedi 29 Dicembre 2016 alle 10:58
Sul profilo Facebook di Noi che credevamo nella BPVi sta tristemente spopolando una particolarissima cartolina di auguri che invita i bevitori vicentini, veneti e di dove che sia a "boicottare" Gianni Zonin, ex presidente della Banca Popolare di Vicenza, i cui 118.000 e passa soci sono rimasti con meno di un chicco d'uva acida nel palmo della mano, ed ex titolare di un impero di vini, ora "donato" alla cara famiglia, per carità cristiana e per latitanza di provvedimenti come quelli che hanno colpito l'omologo dominus di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, costretto agli arresti domiciliari e a subire un sequestro plurimilionario di beni personali. Se volete seguire i commenti e il numero enorme di condivisioni, che ci fanno pensare a un'esplosione del fenomeno e l'entità , ancora uan volta, del dramma, leggetene di seguito alcuni da cui abbiamo tolto i cognomi degli autori lasciando, però, quelli sulla qualità del personaggio e del suo ex... vino.
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Lo stato potrà finanziare Banca Popolare di Vicenza solo dopo il bilancio 2016. Fabrizio Viola si chiede anche di notte come tappare il "buco" di 1.6 mld di crediti fiscali virtuali
Mercoledi 28 Dicembre 2016 alle 22:41
La Banca Popolare di Vicenza ha ufficializzato il 16 dicembre 2016, in occasione della comunicazione degli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (SREP - Supervisory Review and Evaluation Process) condotto dalla Banca Centrale Europea, che si attende un risultato 2016 probabilmente molto brutto. E se lo dice la banca c'è da crederci alla frase che sembra criptica ma è preoccupante: "Si precisa che i coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2016 saranno comunicati in occasione dell'approvazione della bozza del bilancio 2016 da parte del CdA e che potrebbero essere influenzati, tra l'altro, dall'esito dei complessi processi valutativi attualmente in corso, tenuto conto anche del difficile contesto di mercato...".Â
Continua a leggereGiorgio Meletti "svela" i carnefici di MPS che hanno bruciato 35 miliardi. VicenzaPiù lo twitta e viene ritwittato per i 17 mld bruciati da BPVi e Veneto Banca, Stefano Righi docet
Mercoledi 28 Dicembre 2016 alle 17:07
Ieri sera Giorgio Meletti, che è un noto collega de Il Fatto Quotidiano esperto di finanza ed economia e che ho avuto l'onore di conoscere a cavallo degli anni 90 quando scriveva e faceva scrivere di me su Il Mondo Economico, per il quale si occupava anche di informatica, è stato opsite di Rai3 per Linea Notte dove ha parlato di banche e, soprattutto di Monte dei Paschi di Siena (di seguito il suo articolo pubblicato oggi sul salvataggio della banca senese e sul mistero che avvolge chi è responsabile di un disastro da 35 miliardi di euro). Meletti nel suo articolo e ieri notte in Rai si interrogava sui "carnefici di MPS" e su "chi lo svuotava, chi non vigilava, chi faceva il palo". È stato naturale per me twittare subito "Giorgio Meletti del Fatto a Linea Notte su Rai 3: c'è chi svuotava MPS e chi faceva il palo. VicenzaPiù: come per Banca Popolare di Vicenza" ed è stato "gratificante" notare che non solo Meletti aveva ritwitatto il mio "cinguettio" ma lo aveva etichetatto con un "mi piace".Â
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Confermati domiciliari per Vincenzo Consoli. Federico Tassinari su l'Opinione: "una barzelletta, forte accanimento"
Martedi 20 Dicembre 2016 alle 23:51
Notizia di quattro mesi fa: “Dopo Michele Sindona, grande banchiere secondo Giulio Andreotti, poi morto avvelenato in carcere, dopo Roberto Calvi vittima del suicidio farlocco sotto il ponte dei Frati Neri a Londra, da quei tempi nefasti un banchiere non veniva arrestato in Italiaâ€. Bene, quel banchiere dopo oltre quattro mesi è ancora agli arresti domiciliari e si chiama Vincenzo Consoli. Diciamo ancora perché è di due giorni fa la notizia che malgrado il Procuratore generale non avesse nulla in contrario alla messa in libertà del banchiere, la Corte di Cassazione ha inteso riconfermare gli arresti domiciliari per Consoli.
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La Cassazione conferma i domiciliari per Vincenzo Consoli, dominus di Veneto Banca: Natali diversi per lui e Gianni Zonin, che dice di non essere il domineddio della BPVi
Domenica 18 Dicembre 2016 alle 15:36
Il Corriere del Veneto dà notizia della conferma dei domiciliari per Vincenzo Consoli, il dominus di Veneto Banca, che passerà un Natale ben diverso da quello di Gianni Zonin che ha intentato causa, lui, alla Banca Popolare di Vicenza per dimostrare di non esserne stato negli ultimi venti anni il domineddio. A parità di reati ad oggi noti diverse situazioni per i due indao diverse valutazioni delle due Procure in campo, quella di Roma per il "montebellunese" di Matera, Vicenza per il "vicentino" di Gambellara?
Anche la Cassazione nega la libertà a Vincenzo Consoli. Sarà un Natale agli arresti domiciliari per lo storico amministratore delegato di Veneto Banca. I giudici della suprema corte hanno infatti rigettato ieri il ricorso presentato dai difensori Franco Coppi e Alessandro Moscatelli, che chiedevano la libertà per il manager, ai domiciliari a Vicenza dal 2 agosto, dopo l'arresto nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Roma per aggiotaggio ed ostacolo alla vigilanza.
Continua a leggereCorriere Economia: Vicenza, la seconda «mission impossible» di Viola
Lunedi 12 Dicembre 2016 alle 09:19
La seconda missione impossibile di Fabrizio Viola lo riporta su luoghi a lui noti. Il nuovo amministratore delegato della Banca Popolare di Vicenza era già stato sotto Monte Berico alla fine degli anni Novanta, con il ruolo di responsabile della finanza, primi garibaldini anni dell’era Zonin, il cui epilogo (8,75 miliardi di euro distrutti, 120 mila soci coinvolti) ha contribuito all’incarico a Viola. A tre mesi dall’uscita dal Monte dei Paschi di Siena – che se oggi ha una possibilità di futuro lo deve soprattutto all’agire del suo ex amministratore delegato, capace di riportare in utile i conti di una banca agonizzante – Viola si imbarca in un’altra missione impossibile.
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