Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Domenica 5 Febbraio 2017 alle 11:25
Avevamo tempo fa adombrato che si poteva avere "qualche perplessità " sull'inchiesta sul caso Veneto Banca, trasferita da Treviso a Roma pur se il quadro appariva simile a quello delle indagini sulla BPVi, analoghe, se non più inquietanti, ma "mantenute" a Vicenza. Ora, dopo il sequestro di 45 milioni di beni infittogli dalla Procura romana e, soprattutto, dopo mesi di detenzione di Vincenzo Consoli, mai amato da Banca d'Italia a... Roma a differenza del dominus corrispondente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, che gir(onzol)a libero e dopo essersi spogliato dei suoi beni, sì, ma favore della famiglia a cui li ha donati, le indagini, chiuse abbastanza rapidamente a Roma per in reati di tipo finanziario (aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, quelli che sta valutando anche e ancora Antonino Cappelleri sulla vecchia gestione della ex Popolare vicentina), tornano a Treviso. "Pensar male è peccato ma...". Leggete l'articolo di Andrea Priante su Il Corriere del Veneto, suggerito da VeneziePost, e pensate gente, pensate...
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Venerdi 3 Febbraio 2017 alle 08:56
di Andrea Priante, da Il Corriere del Veneto«È una valutazione: secondo lei io sono bello? Può darsi che lei mi trovi particolarmente brutto...». È la mattina del 21 ottobre 2016, l'interrogatorio - il primo da quando si trova agli arresti domiciliari - è cominciato da pochi minuti e Vincenzo Consoli si rivolge così al pubblico ministero Stefano Pesci. Prova a spiazzarlo, e lo stesso farà nelle ore successive di un faccia a faccia estenuante tra accusa e difesa. Nella stanza, oltre a Pesci ci sono la sua collega Sabina Calabretta e un maresciallo della guardia di finanza di Roma. Consoli è accompagnato dal pool dei suoi avvocati: Massimo Malvestio, Franco Coppi e Alessandro Moscatelli. È trascorso poco più di un anno dal primo incontro in procura tra l'ex amministratore delegato di Veneto Banca e gli investigatori che lo accusano di aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza. Ma all'epoca, il banchiere era soltanto indagato. Stavolta, invece, è «prigioniero» nella sua villa (sequestrata) di Vicenza, misura che gli è stata revocata soltanto martedì.
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Categorie: Banche
Lunedi 23 Gennaio 2017 alle 08:37
Quanto sta costando il turnover del top management alla
Popolare di Vicenza? Dopo il benservito milionario all’ex amministratore delegato
Francesco Iorio, la scorsa settimana è stata la volta delle dimissioni del braccio destro di Iorio,
Iacopo De Francisco. Con il manager, che resterà in carica fino a febbraio, si è arrivati a una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Dopo che al suo arrivo – nell’estate 2015, sotto la presidenza di
Gianni Zonin – Di Francisco era stato accolto da un consistente welcome bonus , sembra abbia accordato, in sede di addio, uno sconto alla banca.
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Categorie: Banche
Martedi 17 Gennaio 2017 alle 08:25
Il rimborso del 15% del valore perduto dagli azionisti di
Veneto Banca è «del tutto inaccettabile» a fronte della pesantezza delle responsabilità riconosciute agli ex amministratori dalla
Consob, riflessa dalla maxi sanzione da 4,6 milioni di euro a essi contestata. La posizione è del
Movimento Consumatori, il quale ritiene anche che la proposta della banca debba «essere riformulata a seguito dei procedimenti sanzionatori, per evitare un “colpo di spugna†erga omnes, e invece garantire rimborsi congrui a tutti e al 100% alle vittime degli specifici comportamenti illeciti che saranno confermati dall’autorità di Vigilanza».
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Categorie: Banche
Lunedi 16 Gennaio 2017 alle 08:35
Veneto Banca,
Consob fa partire la multa record da 4,6 milioni di euro. La «botta» è arrivata tra Natale e Capodanno, ma tra vacanze e studi legali chiusi l’effetto della notifica si è capito nelle dimensioni solo dopo la Befana. La notifica è quella con cui l’
Authority di controllo su società e Borsa avvia la fase finale, quella delle multe, della maxi-indagine del 2015, la cui chiusura era stata comunicata nella frenetica assemblea soci del 5 maggio 2016, quella del ribaltone con l’elezione del cda guidato da
Stefano Ambrosini, durato il breve volgere di un’estate prima dell’arrivo di
Atlante.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 15 Gennaio 2017 alle 11:14
Le decine di migliaia di soci traditi dalle precedenti gestioni delle due ex Popolari Venete stanno provando ad orientarsi per farsi i propri convincimenti in base alle diverse esigenze e necessità personali ascoltando se stessi, ma anche la variegata discussione sulle proposte di transazione fatte a 75.000 di loro da Cristiano Carrus, ad di Veneto Banca, e ad altri 94.000 da Fabrizio Viola, ad di Banca Popolare di Vicenza oltre che presidente del Comitato esecutivo dell'Istituto montebellunese. Ci arriva a tal proposito una riflessione da parte di un lettore che merita attenzione per il pragmatismo a cui fa riferimento e per la distinzione netta, fatta anche da chi scrive, in occasione del convegno a Thiene del 12 gennaio scorso, tra la valutazione della gestione attuale delle due banche, volta a salvarle dal disastro precedente e con un socio praticamente unico da tutelare in primis, il fondo Atlante, e la ferma condanna dell'era precedente.
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Categorie: Banche
Martedi 10 Gennaio 2017 alle 08:46
Sullo stato di salute delle due Popolari Venete i dati ufficiali si fermano a giugno del 2016 all'epoca delle ultime semestrali. A quella data i requisiti di capitale - grazie alla ricapitalizzazione complessiva da 2,5 miliardi da parte di
Atlante che ha salvato dal crac gli istitutii - erano poco sopra le richieste del regolatore. Ma sei mesi per banche in crisi di fiducia sono tanti e possono cambiare molto il quadro. Ieri i vertici delle due banche non hanno voluto fornire indicazioni puntuali, soprattutto se il patrimonio (il Cet1) sia ancora adeguato o abbia sforato al ribasso le prescrizioni della Bce, ma qualche ammissione è arrivata.
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Categorie: Banche
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 08:24
Questo pomeriggio, dopo i rispettivi consigli di amministrazione, i vertici di
Popolare di Vicenza e
Veneto Banca appariranno per la prima volta pubblicamente assieme per presentare la proposta di conciliazione con i propri azionisti – oltre 200 mila – beffati e impoveriti al termine delle ventennali gestioni che hanno fatto capo a
Gianni Zonin e
Samuele Sorato a Vicenza e a
Flavio Trinca e a
Vincenzo Consoli a Montebelluna. Sarà un momento di svolta e ricostruzione per quel che rimane delle due ex popolari. Ci si attende un’offerta tombale tra il 15 e il 20 per cento delle perdite in conto capitale, con un corollario di proposte commerciali per chi, nonostante tutto, deciderà di mantenere vivo il rapporto con quella che si avvia a diventare un’unica banca.
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Categorie: Associazioni, Economia&Aziende
Domenica 8 Gennaio 2017 alle 22:08
Si riaccendono i riflettori dei media nazionali sulla vicenda della
Banca Popolare di Vicenza e di
Veneto Banca, ci scrive in una nota che pubblichiamo,
Federcontribuenti. Martedì sera andrà in onda nell'ambito della trasmissione "
Di martedì" condotta da
Giovanni Floris, un accurato reportage realizzato nel corso di questo fine settimana dalla giornalista veronese
Alice Cristiano. Il presidente nazionale di Federcontribuenti
Marco Paccagnella ha accompagnato la giornalista in un viaggio all'interno del Veneto squassato dall'evaporazione diretta di 16 miliardi di euro e collaterale di altri 10 miliardi in affidamenti verso le aziende che sono già stati escussi. "
In tutto il conto da pagare presentato ai risparmiatori e imprenditori veneti si aggira, ad essere prudenti, in 27 miliardi di euro - spiega Marco Paccagnella -
se consideriamo che il terremoto di Amatrice ha fatto 7 miliardi di euro di danni, capiamo di cosa stiamo parlando".
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 8 Gennaio 2017 alle 15:04
Se nella notte tra il 5 e il 6 gennaio titolavamo «
Il 9 gennaio BPVi e Veneto Banca fissano tetto per transazioni per soci "traditi". I legali e le associazioni contano sul principio di Pareto: se l'80% accetta, il 20% avrà vantaggi maggiori» e se il 6 gennaio sera scendevamo in alcuni dettagli sotto il titolo «
BPVi e Veneto Banca, Il Sole 24: rimborsi fino a 600 mln. VicenzaPiù: giallo sulla situation room di cui Gianni Mion non sa nulla: troppi dirigenti vecchi e nuovi, tutti strapagati?» cominciano a trapelare le posizioni di associazioni e studi legali, che, se i singoli non rappresentati in gruppo o da avvocati è pensabile accoglieranno i "pochi (maledetti e subito)" euro proposti per azioni che oggi, comunque, teoricamente valgono solo 10 centesimi, sembrano propensi a schierarsi sul "
fronte del no". Che, poi, potrebbe essere "vincente" per chi ne facesse parte.
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