Ci sono due comportamenti da cui non si può prescindere nel valutare il livello di "maturità " civile di una nazione come la nostra e dei suoi nuclei sociali, città e paesi che siano. Il primo è che ci si scandalizza sempre in un luogo per le malefatte pubbliche che, tipicamente, avvengono altrove; la seconda che si dà un peso troppo scarso a quelle che si tende a liquidare come "piccole" marachelle. Se, ad esempio, ci si scandalizza per dipendenti pubblici, nella fattispecie agenti municipali, che timbrano in mutande tanto per giustificare burocraticamente lo stipendio che si percepisce, a Vicenza si pensa che questo accada lontano da qui, a Sanremo ad esempio, e via con le condanne personali e mediatiche.
«Egr. direttore Giovanni Coviello, ho avuto il piacere di fare la sua conoscenza lo scorso 7 maggio 2016 quando entrambi siamo stati relatori a Vicenza al convegno sulla Banca Popolare di Vicenza organizzato dall'Associazione "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza" presieduta dal sig. Luigi Ugone. Mi permetto di contattarLa per una cortesia. Il precedente 5 maggio 2016 io avevo presenziato all'Assemblea di Veneto Banca, tenutasi a Venezia Mestre, ed ero intervenuto a commento della relazione dell'AD Carrus. Nel verbale dell'Assemblea, sia l'intervento di Carrus sia il mio sono stato totalmente omessi. Le domando se per caso Vicenzapiù era presente e ha registrato i lavori assembleari, o se ha idea di chi potrebbe disporre della registrazione». Questa è la domanda pervenutaci dal dr. Riccardo Federico Rocca dell'omonimo studio di Consulenza legale e fiscale che opera a Milano.
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Se nell'inchiesta su Banca Nuova, al 100% di Banca Popolare di Vicenza, è stato coinvolto anche "l'ex procuratore di Palermo, Francesco Messineo, chiamato durante le indagini da Maiolini per avere informazioni sull'indagine in corso" (nel frattempo l'ex dg Maiolini è stato condannato a 8 mesi mentre tre anni e tre mesi sono stati chiesti per Marino Breganze presidente dell'istituto siculo con l'ignaro Luciano Vescovi suo fedele vice ora "eletto" presidente di Confindustria Vicenza) di ben altro tenore appare il comportamento finora tenuto dal Procuratore Capo di Vicenza, Antonino Cappelleri, che col suo pool di Pm sta conducendo l'attività investigativa su quello che definisce «un disegno spasmodico» della BPVi «per piazzare illecitamente più azioni possibili così da poter resistere agli stress-test previsti dalla Banca centrale europea».
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Come scrive Il Messaggero Veneto, che riprende l'edizione locale de la Repubblica, per i pm di Palermo, Marco Verzera e Claudia Ferrari, "il presidente di Banca Nuova, ex vice di Zonin in Bpvi, va condannato per usura bancaria. L'accusa otto mesi fa, poi il rito abbreviato. Il processo è in corso". Fino a pochi giorni fa vice di Breganze in Banca Nuova, controllata al 100% dalla Banca Popolare di Vicenza, era Luciano Vescovi, neo presidente di Confindustria Vicenza e delfino di Giuseppe Zigliotto, indagato con Zonin per le vicende della BPVi. Marino Breganze, che è ancora vice presidente della BPVi e che ancora siede con Gianni Zonin nel Cda della disastrata Fondazione Roi, è rimasto coinvolto nel recente passato in altri episodi pochi chiari in terra di Sicilia.
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“Vicenza. La città sbancata" è arrivato anche nelle librerie di Vicenza e provincia, oltre che nelle edicole. E mentre, superando ogni più ottimstica previsione, abbiamo dovuto già ricorrere alla prima ristampa del libro di VicenzaPiù sulle vicende passate e recenti della Banca Popolare di Vicenza raccontate “senza filtri†dalla redazione del nostro quotidiano web, le 342 pagine di giornalismo-testimonianza conquistano anche le vetrine dei librai di Vicenza, dalla Mondadori in stazione alla Traverso in Corso Palladio fino alla libreria Galla in piazza Castello all'inizio di corso Palladio e di fronte a quel Palazzo Bonin Longare dove si consumavano le gesta di Giuseppe Zigliotto, presidente per due mandati di Confindustria, membro dal 2003 del Cda della BPVi targata Zonin e ora con lui indagato, cosa che non era difficile prevedere leggendo per tempo gli articoli scritti da VicenzaPiù sulla ex Popolare fin dal 13 agosto 2010 e ora raccolti nella pubblicazione best seller della settimana per la saggistica.
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E’ uscita da un solo giorno la versione cartacea del libro “Vicenza. La città sbancata†e già VicenzaPiù riceve molte richieste via mail, Amazon e direttamente presso la redazione di Viale Milano, 31. I lettori che entrano in redazione non sono certo lettori qualunque, non sono spensierati appassionati di libri gialli che entrano in libreria per acquistare l’ultimo della saga preferita. Entrano clienti e soci di una banca che li ha "sbancati". La Popolare di Vicenza. Entrano, ma non passano per la cassa e scappano per fare le altre mille commissioni. Si fermano e commentano ciò che è loro accaduto insieme a noi giornalisti e al Direttore.
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Fino a qualche tempo fa nessuno si ricordava più della giudice del Tribunale di Vicenza, la Gip Cecilia Carreri, che all'inizio degli anni 2000 fu al centro del gossip locale e mediatico con conseguenze per lei traumatiche per essere stata "beccata" quando, ecco l'accusa, invece di lavorare se ne andava a regatare, lei dice per curarsi anche da problemi fisici, per manifesto assenteismo sostenevano anche i colleghi in coro. Alla fine dei procedimenti disciplinari la decisione finale, che poi la portò a dimettersi dalla magistratura, fu quella con la quale nel 2005 il Csm la trasferiva. Incrociata con la sua vicenda disciplinare c'era una delle prime inchieste senza esito, quella del 2001-2002, sulla Banca Popolare di Vicenza e sul suo profeta, Gianni Zonin, che era passata d'ufficio (e prima del procedimento disciplinare nei confronti della Carreri) nelle mani dell'allora Procuratore Antonio Fojadelli, che voleva archiviare, da quelle del Pm Tonino De Silvestri, che voleva andare avanti nelle indagini e poi arrivò a dimettersi dalla magistratura.
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Dal 7 giugno, su una delle 34 piattaforme di e-commerce più note, da Amazon per Kindle a Kobo per ogni sistema di lettura, potete scaricare per soli 4.99 euro un e-book che vi propone organicamente una selezione di ben 242 pagine di articoli con cui la redazione di VicenzaPiù dal 13 agosto 2010 vi ha raccontato giorno dopo giorno, fatto dopo fatto, senza timori verso il sistema Zonin e con reverenza solo per i propri lettori, quella che ora è la verità sulla Banca Popolare di Vicenza. Dal domenica 19 giugno dopo un ritardo di cui chiediamo scusa soprattutto ai tanti che già lo hanno prenotato, arriva, poi, anche la versione clasica, il libro di carta con ben 342 pagine a solo 9.99 euro (prenotala con una mail a [email protected] oppure chiedila presso le migliori edicole e librerie di Vicenza oltre che in redazione in Viale Milano 31).
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