Archivio per tag: Vicenza. La Città Sbancata

Categorie: Politica, Economia&Aziende

"Vicenza in rovina, Fondazione Roi è l'ultima vittima": lo scrive anche la Repubblica in una ricostruzione della vicenda, da... completare

Sabato 23 Luglio 2016 alle 10:56
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"Vicenza in rovina, Fondazione Roi è l'ultima vittima", questo è il titolo con cui Franco Vanni su la Repubblica di oggi evidenzia la decadenza di Vicenza prendendo ad esempio la vicenda della Fondazione Roi (qui il link a gran parte dei nostri articoli e delle note altrui, ndr), quella che per averla raccontata e documentata ci è costata una citazione per danni da un milione di euro, se ci consentite forse ben più grave di quella a Barbara Ceschi a Santa Croce che avrebbe effetti personali se andrà in porto mentre quella contro di noi (per il tramite del nostro direttore Giovanni Coviello) è un attacco preciso, diretto e per via ecomica (i costi legali da sostenere per dimostrare la correttezza documentale dei nostri appunti) alla testata (l'unica ad aver raccontato e documentato copiosamente a Vicenza quello che stava succedendo in Banca (e fuori) e poi l'ha raccolto nelle 342 pagine di "Vicenza. la Città sbancata"), alla sua sopravvivenza e, quindi, alla libertà di stampa.

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Categorie: Libri, Economia&Aziende

"Vicenza. La città sbancata", sulla scrivania del procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri una copia dopo quella in mano a Giorgio Meletti de Il Fatto. E su Amazon è al n. 56 tra best seller su "disastri finanziari"

Giovedi 21 Luglio 2016 alle 22:46
ArticleImage Attendevamo di poter consegnare anche al dr. Antonino Cappelleri una copia di "Vicenza. La città sbancata" (il libro di VicenzaPiù sulle vicende passate e recenti della Banca Popolare di Vicenza raccontate "senza filtri" dalla redazione del nostro quotidiano web fin dal 13 agosto 2010) e, dopo un cortese contatto e qualche ritardo dovuto a reciproci impegni, il Procuratore Capo di Vicenza ci ha ricevuto mercoledì al quarto piano del baluardo della legalità che si erge proprio nel santuario dell'illegalità di Borgo Berga. Non senza qualche emozione gli abbiamo consegnato la sua copia proprio nel giorno in cui il nostro libro documento, vendutissimo nelle edicole e librerie vicentine tanto che è in cantiere la seconda ristampa, guadagnava su Amazon, dove è possibile acquisarlo per riceverlo a casa ovunque si sia, la 56ma posizione nella classifica Bestseller di Amazon (44.748 i titoli disponibili in totale) nella categoria "Economia > Crisi e disastri finanziari".

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Categorie: Politica

Jacopo Bulgarini d'Elci e tutto il consiglio comunale il 10 maggio reclamavano il cambio di rotta della Fondazione Roi e di Vicenza. Ora dove sono? In un vigneto di Gianni Zonin?

Domenica 17 Luglio 2016 alle 11:07

"Il consiglio comunale alla Roi «Bilancio, poi via tutto il cda». «Servono figure nuove, di acclarata competenza e specchiata moralità» Bulgarini ammette: c'era un sistema di potere che non si poteva discutere": così titolava Il Corriere del Veneto l'11 maggio 2016 il resoconto di Elfrida Ragazzo di un coraggioso '"outing" di denuncia del sistema di potere (intorno alla BPVi di Gianni Zonin, suo ex presidente, Giuseppe Zigliotto, membro del suo Cda e allora presidente di Confindustria Vicenza, e i loro fans, ndr) che Jacopo Bulgarini d'Elci aveva messo in scena la sera prima nella seduta di Consiglio Comunale dedicata al caso della Fondazione Roi: «A Vicenza c'era un oggettivo sistema di potere che non si poteva mettere in discussione: neanche io l'ho fatto, non ne ho avuto la forza».

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Categorie: Economia&Aziende

BPVi, Cda controllate, Fondazione Roi, Vicenza Calcio: silenzi (in)interrotti dei tre "uffici di comunicazione" che non comunicano in era Gianni Mion. In stile Gianni Zonin?

Venerdi 15 Luglio 2016 alle 15:02
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Il 12 luglio abbiamo evidenziato come non rispondessero «a 5 domande, nè il nuovo Mion nè il vecio Zonin"  (nuovo e vecchio presidente della Banca Popolare di Vicenza a parte il traghettatore di passaggio Stefano Dolcetta) anche se «il suo sostanziale flop è costato già oltre sei miliardi di euro di perdite ad oltre 118.000 soci beffati» e «molto di più costerà al territorio come, purtroppo, avevamo prefigurato fin dal 13 agosto 2010 nel primo degli articoli scritti in solitaria locale e poi raccolti in "Vicenza. La città sbancata", le cui due prime tirature sono giù esaurite». Raccontavamo, poi, anche del timore che le tre domande poste in particolare a Gianni Mion, che però potrebbe pronunciarsi, ed agire, anche sulle altre due, "baciate", a Zonin, non gli fossero pervenute dopo averle inviate, senza cenno alcuno di reazione,  "formalmente anche via mail ai poderosi operatori della comunicazione della nuova BPVi...".

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Categorie: Fatti

"Vicenza. La Città sbancata", Andrea Pittarello: "Giovanni Coviello come Spotlight". E interviene anche Liliana Zaltron del M5S

Giovedi 14 Luglio 2016 alle 18:12
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Ieri pomeriggio 13 luglio alle ore 18 è stato presentato presso la pasticceria Bolzani di corso Padova a Vicenza il libro scritto da Giovanni Coviello "Vicenza. La città sbancata" sulle problematiche relative alla Banca Popolare di Vicenza. Io, Andrea Pittarello, ex capolista della Lista No Privilegi Politici alle passate elezioni amministrative ho organizzato questa presentazione invitando appunto come relatore Giovanni Coviello nell'ottica di sensibilizzare sempre più persone a constatare come il caso gravissimo del tracollo della BPVi non sia l'unico in città, ma va di pari passo con l'ecomostro di cemento di Borgo Berga e il problema di Pfas nelle acque.

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Categorie: Politica, Economia&Aziende

La lettera scritta da Gianni Zonin ai soci BPVi il 4 dicembre 2014 riguarda tutti: il Cda di Gianni Mion, il Pm di Antonino Cappelleri, politici come Achille Variati, confindustriali come Giuseppe Zigliotto. E la stampa, letale

Mercoledi 13 Luglio 2016 alle 15:09
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Il 4 dicembre 2014, firmandosi Cavaliere del Lavoro dott. Gianni Zonin, allora presidente di quella che solo un anno dopo divenne chiaro a tutti, anche a quelli che a lui si pronavano, che sarebbe diventata ufficialmente la "fu" Banca Popolare di Vicenza, scrisse una lettera agli allora 110.000 soci di cui si parla anche in "Vicenza. La città sbancata", il nostro libro che raccoglie gli  articoli di denuncia della situazione reale dell'istituto di Via Btg. Framarin che scrivevamo, in solitudine locale, fin dal 13 agosto 2010. Pubblichiamo integralmente di seguito la lettera premettendo due domande al "viticoltore prestato alla finanza" e la terza ai vicentini che "contano" ( loro vantaggi?). La prima: quelle di Zonin non sono evidenti "false comunicazioni sociali" con l'aggravante che non poteva non sapere di cosa stesse parlando a meno che non confessi ora una incapacità a presiedere quel Cda a cui per 7 volte si è fatto eleggere con la complicità "ambientale" del territorio e reale di molti poteri locali tuttora in sella?

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Categorie: Economia&Aziende

Sanzioni BCE e dimissioni in BPVi: anche del responsabile Audit che aveva scoperto le "baciate". Intanto i Gianni non rispondono a 5 domande, nè il nuovo Mion nè il vecio Zonin

Martedi 12 Luglio 2016 alle 23:13
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Mentre venerdì sono arrivate dalla BCE, ci dicono, le sanzioni a Cda e collegio sindacale precedenti, tra ieri e oggi si sono dimessi dalla Banca Popolare di Vicenza con cosiddetti "accordi transattivi" due collaboratori di rilievo ma dal profilo, apparentemente?, opposto. Ieri Giuseppe Ferrante ha lasciato la Direzione Compliance (era il capitano della Guardia di Finanza che si occupò dell'indagine sull'ex presidente della Popolare per l'affare Querciola per contro della magistratura vicentina ai tempi delle lotte, vane, del Gip Cecilia Carreri e del Pm Tonino De Silvestri (entrambi poi usciti dalla magistratura...). Oggi l'ha seguito Massimo Bozeglav, il responsabile della Direzione Audit che aveva scoperto le cosiddette "operazioni baciate" già ai tempi di Gianni Zonin e Samuele Sorato. Dopo il cambiamento del Cda il 7 luglio scorso continuano, quindi, i giorni caldi per l'Istituto di via Btg. Framarin.

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Categorie: Banche

Sportelli bancari, Stefano Righi: da noi un terzo di dipendenti e agenzie in più della media UE. E Zonin per BPVi puntava a 1.000 filiali

Lunedi 4 Luglio 2016 alle 13:32
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Stefano Righi (@righist) sul Corriere economia di oggi sottolinea uno dei grossi problemi che affliggono le banche italiane, l'eccesso di dipendenti legato a uan mancata digitalizzazione del nostro sistema e al conseguente eccesso di filiali sul territorio, che il caso della Banca Popoalre di Vicenza ha evidenziato in maniera clamorosa con l'obiettivo parosssiticamente ripetuto da Gianni Zonin e amplicato dai media locali di voler arrivare a doppiare le 800 sedi per poi puntare alle 1000. Oggi di filiali da chiudere nel Vicentino ce ne sono un bel po' anche perchè quelle esistenti hanno soprattutto contribuito a piazzare azioni che da 62,50 euro sono crollate ai 10 centesimi attuali, per giunta non liquidizzabili. Ci dispiace, ovviamente, per i dipendenti, a parte per quelli che avessero contribuito a impoverire chi si fidava ciecamente di loro, ma questo "rigonfiamento" della  BPVi è un altro degli errori che hanno impoverito la banca e i suoi soci.

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"Tutto va ben madama la marchesa", la canzone preferita dallo "smidorlato" che racconta o beve bugie sulla BPVi: ora tocca alla liquidità che mai avrebbe potuto avere

Domenica 3 Luglio 2016 alle 01:36

«Ci sono stati momenti in cui tanto la Banca Popolare di Vicenza quanto Veneto Banca hanno avuto problemi di liquidità. La perdita repentina di raccolta e i contemporanei impegni finanziari hanno fatto scendere l'indice Lcr (Liquidity coverage ratio), che misura, appunto, il rischio di liquidità delle banche, sotto i livelli previsti dalla Bce. Parte dei 150 miliardi di garanzia pubblica che la Commissione europea ha concesso di stanziare al governo italiano sarebbe servita per fronteggiare i problemi legati alle difficoltà di ottenere i finanziamenti necessari per ripristinare i livelli minimi. Di qui a dire, però, che le due ex popolari venete si sarebbero potute salvare anche senza il pronto soccorso del fondo Atlante, ce ne corre»: e ce ne corre più di tanto perchè quello che ha scritto Marino di Thiene, Smiderle per gli amici della BPVi, sul quotidiano confindustriale locale parte da un'informazione ancora una volta data ai suoi lettori in maniera così errata da farci chiedere al collega "smidorlato" se c'è o ci fa...

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Le vergogne di Vicenza: dalla BPVi di Zonin e Zigliotto a Borgo Berga e alle tolleranze di Variati pro Marzotto, Rosini, Bortoli & c. Uno squarcio di luce con l'Aim di Colla e Vianello?

Martedi 28 Giugno 2016 alle 23:14
ArticleImage Da sempre il compito delle testate VicenzaPiù è quello di fare da cani da guardia del potere e molti lettori, sempre di... più ci incoraggiano a proseguire su questa strada e ci ringraziano anche se non ci sembra di dover essere lodati per fare quello che dovrebbe fare tutta la stampa, se libera. È particolarmente significativo al riguardo Il successo di "Vicenza. La città sbancata", il nostro libro che è di denuncia ma soprattutto è la testimonianza di come si può fare giornalismo senza padroni raccontando dal 13 agosto 2010 quello che stava accadendo nelle stanze del potere e dei poteri locali, la Banca Popolare di Vicenza e le sue succursali a Palazzo Bonin Longare, a Palazzo Trissino e in tutti i palazzi del potere.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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