BPVi, Cda controllate, Fondazione Roi, Vicenza Calcio: silenzi (in)interrotti dei tre "uffici di comunicazione" che non comunicano in era Gianni Mion. In stile Gianni Zonin?
Venerdi 15 Luglio 2016 alle 15:02 | 0 commenti
Il 12 luglio abbiamo evidenziato come non rispondessero «a 5 domande, nè il nuovo Mion nè il vecio Zonin" (nuovo e vecchio presidente della Banca Popolare di Vicenza a parte il traghettatore di passaggio Stefano Dolcetta) anche se «il suo sostanziale flop è costato già oltre sei miliardi di euro di perdite ad oltre 118.000 soci beffati» e «molto di più costerà al territorio come, purtroppo, avevamo prefigurato fin dal 13 agosto 2010 nel primo degli articoli scritti in solitaria locale e poi raccolti in "Vicenza. La città sbancata", le cui due prime tirature sono giù esaurite». Raccontavamo, poi, anche del timore che le tre domande poste in particolare a Gianni Mion, che però potrebbe pronunciarsi, ed agire, anche sulle altre due, "baciate", a Zonin, non gli fossero pervenute dopo averle inviate, senza cenno alcuno di reazione, "formalmente anche via mail ai poderosi operatori della comunicazione della nuova BPVi...".
Non ci stupiva, infatti, più di tanto, l'eventuale tempo di risposta necessario al neo presidente, anche se alle nostre domande, col supporto del "vecchio" Ad Francesco Iorio, si potrebbe rispondere abbastanza facilmente, se si volesse fortemente la trasparenza oltre che proclamarla, ma ci faceva specie l'assenza di un qualunque cenno di reazione proprio dei "poderosi operatori della comunicazione della nuova BPVi", pagati, penso bene, per questo e cioè il suo ufficio stampa esterno (la milanese Image Bulding), il suo portavoce interno (il consulente... esterno Giampiero Beltotto) e l'Ufficio per le Relazioni con la Stampa interno ("e sono tre le entità a libro paga dell'Istituto in crisi" commentavamo). A loro, per comodità , avevamo sintetizzato nel testo pubblicato, ma preceduto l'8 luglio da una mail anche quella senza risposta, le tre domande al presidente e al Cda in questo titolo: «"Nuova BPVi" o "Banca di Vicenza": le domande a Gianni Mion su Fondazione Roi, Cda controllate e fidi a Vicenza Calcio e Vi.Fin. di Franchetto e Pastorelli, soci BPVi...».
Ci stupiva, e ci preoccupava, il silenzio to...ta...le... dei comunicatori e, per non associare ingiustamente al nuovo Cda e al suo presidente eventuali dubbi sulla volontà di non rispondere, inviavamo ieri, 14 luglio, ai comunicatori, ma anche direttamente a Mion e a Iorio questa mail:
"Buongiorno. Sollecitiamo un corretto riscontro alle domande domande sotto riportate a meno che non siate tutti "ammalati" e, quindi, impossibilitati a darlo. Per tale, non augurabile, evenienza, trasmettiamo le richieste direttamente anche al presidente Gianni Mion o all'Ad Francesco Iorio, con i quali ci scusiamo per doverli importunare personalmente per questioni molto semplici in confronto alle problematiche a loro affidate.
Grazie della sicura attenzione.
Distinti saluti
Giovanni Coviello
Direttore responsabile VicenzaPiù"
La mail, inviata via Pec anche ai vertici, sortiva l'effetto di farci ricevere una immediata telefonata da parte di Image Building dei cui contenuti ci limitiamo a riferire doverosamente solo la frase "Le chiediamo scusa" perchè tutte le altre si riferivano a dissertazioni più o meno fantasiose sulle risposte che, abbiamo ribadito, attendiamo fiduciosi da Mion e Iorio o da chi per loro, non potendo riferire ai 118.000 soci truffati dalla vecchia BPVi opinioni espresse da uno dei tre uffici di comunicazione, che tra l'altro erano verbali e non sottoscritte da organi della nuova BPVi oltre che, in certi passaggi giustificativi di super benefit, poco rispettose di chi in quella banca ci ha perso così tanti soldi da vedere vanificate anche molte se non tutte le speranze riposte nel proprio futuro.
Riferiamo di questo episodio perchè non è l'unico ma uno dei tanti in cui i tre suddetti organi hanno brillato per silenzi forse non gradendo, lo abbiamo ripetuto a Image Building, che ci sia ancora chi si permetta di scrivere quanto loro "dettano" ma permettendosi di commentarlo liberamente supportando speso i commenti coin documenti e fatti.
Un esempio su tutti dell'assenza totale, e secondo noi controproducente, di "comunicazione" da parte dei tre organi a quella preposti e per quella pagati è la nostra richiesta, fatta per tempo prima che uscisse il nostro libro "Vicenza. la città sbancata", di avere una nota dei vertici di allora (Dolcetta e Iorio) per poterla riportare a chiusura di un volume che parlava dei guasti passati ma che voleva sottoporre ai lettori anche i progetti futuri come chiedeva allora l'Ad e oggi con lui anche il nuovo presidente Mion: nulla ci fu risposto al riguardo, neanche un educato "no, grazie".
Potremo continuare all'infinito sull'assenza di colloquio con gli uffici preposti.
Chiedemmo, ad esempio, una copia della vecchia storia della banca, quella omaggiata da Zonin ai soci nel 1996, e fu impossibile averla da Via Btg. Framarin con l'argomentazione, incredibile, che non ce ne fosse in archivio neanche unaper cui ce ne procurammo più d'una da vecchi soci per trarne il sunto, pensiamo utile, poi pubblicato nel libro; chiedemmo di "verificare" quel sunto dei primi 150 anni della ex Popolare (quello finale, cronachistico, per intenderci) e nulla, nulla ci fu risposto.
Se, quindi, almeno Image Building ha alzato la cornetta, virtuale ovviamente, per chiamarci dopo che noi abbiamo dovuti importunare Mion in persona, bene è un passo avanti.
Quello veramente significativo lo registreremo quando la Banca risponderà nel merito non "copiando" Zonin e Ioro quando per mesi non risposero a domande su domande, alla fine diventate ben 10, a cui poi la cronaca ha dato una risposta chiara, che, purtroppo, assomigliava alle nostre ipoesi avanzate fin dal 13 agosto 2010...
È per esorcizzare quel vicino e drammatico passato che oggi ripetiamo, stralcianole dal pezzo del 12 luglio, le domande senza risposta, come ci attendevamo, da tal Gianni Zonin, e quelle che rivolgiamo a Gianni Mion, l'uomo di immagine e di sostanza, che col suo vice e vicario Salvatore Bragantini ha il compito strategico, col supporto tecnico dell'esperienza di Francesco Iorio, di recuperare la fiducia dei vicentini.
L'arma migliore? La trasparenza.
...Iniziamo, quindi, con le tre domande a Mion e al suo staff per la nuova "Banca di Vicenza" anche se le questioni, come si sa, sono nate con la vecchia o con l'intermedia...
1 - ad oggi non risulta approvato nei termini di legge il bilancio della Fondazione Roi, per statuto focalizzata sul finanziamento del Chiericati e diventata particolarmente nota in città solo da quando è stata coinvolta in operazioni mobiliari e immobiliari a grande rischio, anche di liquidità , dalla gestione del suo tuttora presidente Gianni Zonin e dal vice Marino Breganze, due dei tre membri nominati ai suoi vertici dal Cda della banca con Zonin presidente e Iorio Ad. Se nel frattempo il presidente Roi ex presidente "vecchia BPVi", dopo aver promesso le dimissioni reclamate anche dalle istituzioni pubbliche, ha scatenato procedimenti legali milionari e intimidatori soprattutto contro la residua stampa indipendente locale, tipo quella diretta da chi scrive, cosa intende fare il Cda della "nuova BPVi" per verificare la correttezza, anche formale, di gestione del Cda a maggioranza nominato da via Btg. Framarin?
2 - verranno nominati e, se sì, quando nuovi Cda per le società controllate, tra cui Banca Nuova, ai cui vertici siede ancora Marino Breganze?
3 - oltre all'importo noto di 300.000 euro per la sua sponsorizzazione a quanto ammontano gli affidamenti del Vicenza Calcio, della sua controllante Vi.Fin. e dei soci di riferimento della Vi.Fin, tra cui il presidente Marco Franchetto e il vice Alfredo Pastorelli, che nel Vicenza Clacio hanno ruoli invertiti, che risulterebbero in tal caso entrambi , direttamente e indirettamente con loro aziende e società , possessori di azioni BPVi e titolari di affidamenti, si spera almeno non "baciati"? In questo caso come sarebbero garantiti gli affidamenti connessi alle precedenti entità visto che il Vicenza Calcio ha presentato al Tribunale di Vicenza una richiesta di omologa per la ristrutturazione dei debiti che, leggendo la stampa cartacea locale, ad oggi non è ancora stata concessa mettendo addirittura a rischio la partecipazione della squadra biancorossa al campionato per cui la "Banca di Vicenza" ha concesso la sponsorizzazione?
Al "nuovo Gianni" le risposte.
E, mentre ci arrivano alti atti della citazione intimidatoria con richieste di danni milionari attivata da Gianni Zonin per conto e a spese della Fondazione Roi contro vari soggetti, tra cui chi vi scrive, chiamato in causa come direttore di VicenzaPiù per aver scritto il... vero, e, scrivevamo il 2 luglio, "dopo l'assordante, abituale e vergognoso silenzio generale e, soprattutto, dopo quello che si perpetua da troppo tempo da parte della Banca Popolare di Vicenza, che nomina la maggioranza dei membri del Cda della Roi, tra cui Gianni Zonin e Marino Breganze, e del sindaco di Vicenza Achille Variati, a cui risponde, sia pure per altro verso, il direttore del Chiericati, componente di diritto di quel Cda", ecco il telegramma inviato... al presidente Zonin, a tutti gli altrettanto "responsabili" componenti del suo Cda e all'avvocato della Fondazione...
Vicenza 2 luglio
Spett.le Fondazione Giuseppe Roi, C.a. Presidente Cda Gianni Zonin e tutti i membri attuali c.c. Avv. Enrico Mario Ambrosetti personalmente e come direttore responsabile di VicenzaPiu', Autorizzazione Tribunale di Vicenza n. 1181 del 22 agosto 2008, chiedo di conoscere data di prima ed eventualmente di seconda convocazione dell'organo preposto all'esame e all'approvazione del bilancio della Fondazione Roi per l'ultimo esercizio. Ove possibile chiedo altresi' di conoscere le relative determinazioni. Chiedo infine di conoscere nelle mie vesti eventuali determinazioni inerenti modifiche nella composizione del Cda presieduto dal destinatario presidente. Risposte a [email protected] oppure a Media Choice srl, viale Milano 31 - 36100 Ringraziando, porgo distinti saluti
Giovanni Coviello
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