Categorie: Economia&Aziende
Domenica 19 Febbraio 2017 alle 11:00
Un piano d'incontri con i soci, da moltiplicare con l'aiuto dei sindaci, con cui parlerà nel vertice convocato giovedì dal sindaco di Montebelluna,
Marzio Favero. E subito dopo un'altra iniziativa: «Ho chiesto alla neo-consigliera
Paola Pierri, che ha grandi esperienze sia di banca che di filantropia, di costruire il progetto per usare i
30 milioni destinati ai soci socialmente disagiati. In tempi rapidissimi: un paio di settimane».
Massimo Lanza, presidente di
Veneto Banca, fa partire l'offensiva finale sui rimborsi ai soci per le azioni azzerate. Il conto alla rovescia è inesorabile, alla scadenza delle adesioni, il 15 marzo, mancano venti giorni. Inutile chiedergli delle perdite del bilancio 2016 o dell'esito dell'ispezione Bce sui crediti chiusasi la scorsa settimana («sintonia perfetta tra banca e team ispettivo: attendiamo la relazione»).
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 19 Febbraio 2017 alle 10:47
«Entriamo in quella stessa banca che ci ha derubato e siamo trattati da pezzenti, da individui ed imprenditori falliti. Ci fosse almeno qualcuno che chiede scusa». Forse è uno sfogo come ne sono stati pronunciati a migliaia, fra i piccoli azionisti risparmiatori di
Veneto Banca e della
Banca Popolare di Vicenza. Ma quello mandato ieri di
Fiorenzo Pastro, casa a 500 metri da quella Villa Loredan delle assemblee trionfali di Vincenzo Consoli e Flavio Trinca, con le slide colorate di inarrestabile ascesa , è lo spietato osservatorio dei 24 mila
artigiani pensionati veneti di cui è il presidente. Sono quelli che, in larga misura, nemmeno possono riflettere sull'offerta di transazione perché i loro titoli sono stati comperati più di dieci anni fa e dunque, per effetto della prescrizione, non sono più un rischio legale. «Mi aspettavo che chi ci ha per anni accolto allo sportello come vecchi amici, a pacche sulle spalle, vedesse invece in noi i soci più fedeli, quelli che al valore di una banca cooperativa hanno sempre creduto».
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Categorie: Lavoro, Banche, Economia&Aziende
Sabato 18 Febbraio 2017 alle 10:42
Le uscite gestite con pre-pensionamenti e solidarietà . Tagli ai dirigenti e agli sportelliCirca 1.200 esuberi. È questo il numero di dipendenti che dovrà uscire dal perimetro della banca che nascerà dalla fusione tra Veneto Banca e la Banca Popolare di Vicenza. Considerato che dalla vicentina ci sono già state 250 uscite a inizio gennaio, complessivamente il territorio perderà 1.500 posti di lavoro. Pop Vicenza ha poco meno di 5.500 dipendenti, Montebelluna quasi 6.200 di cui 900 nelle sedi estere. Queste ultime saranno cedute. Le uscite saranno gestite nell'arco di tre anni con pre-pensionamenti e solidarietà , mentre ci saranno tagli ai dirigenti. Tutti numeri che sono all'attenzione della Regione. Tre giorni fa i sindacati sono stati ascoltati dall'assessore al Lavoro del Veneto Elena Donazzan. Per gestire il capitolo degli esuberi a Vicenza è appena stato chiamato un nuovo direttore del personale, Massimo Basso Ricci, proveniente da Cariparma dove era vice direttore generale. Ricci rimarrà a capo delle risorse umane anche nella nuova banca. Parallelamente, si interverrà sulle filiali, che spesso in Veneto si sovrappongono. I mille sportelli complessivi saranno ridotti del 30-35 per cento.
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Categorie: Banche
Venerdi 17 Febbraio 2017 alle 08:28
Lo Stato nelle banche venete? Meglio in minoranza. In un aumento di capitale che avrà un primo importante test nell’emissione dei bond garantiti dallo Stato per la liquidità . Il
decreto Salvarisparmio è legge. Fondamentale anche per
Bpvi e
 Veneto Banca, che dovranno affrontare un aumento di capitale che si vuole proiettato verso i 5 miliardi, in cui l’ingresso dello Stato appare scontato. Lo sa bene il sottosegratario all’Economia,
Pier Paolo Baretta, che ne è tra i padri: «Siamo partiti da
Mps, ma la soluzione è di grande interesse anche per altre banche, venete comprese».
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Categorie: Banche
Giovedi 16 Febbraio 2017 alle 08:28
Ex popolari, sull’ingresso dello Stato nel capitale Padoan rimanda la palla nel campo delle banche. E mentre in parlamento prende corpo la
commissione d’inchiesta sulle banche, con le venete tra le vicende sotto i riflettori, il mercato sconta un massiccio intervento pubblico nella ricapitalizzazione a sostegno della fusione tra le due venete. Al punto che i bond subordinati da trasformare in azioni prima dell’ingresso dello Stato crollano ai minimi storici. Pur se decisiva nella partita resta l’esito della proposta di rimborso ai soci sulle azioni.
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Categorie: Economia&Aziende
Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 20:31
Non voglio di certo fare il disfattista dicendo che "
uno vale l'altro", ma peggio ancora sarebbe far credere che esista "
l'uomo della provvidenza". Un Amministratore Delegato spesso è determinante per le sorti di un'azienda industriale, quasi mai per una Banca. Ricordate per caso l'Amm. Del. di una Banca che è diventato famoso per aver lanciato sul mercato un prodotto particolarmente innovativo? Certamente no! E se qualcuno, in ambito bancario, avesse anche un'idea geniale, non potendola brevettare, non potrebbe sfruttarla appieno visto che verrebbe copiata dagli Istituti concorrenti quasi in tempo reale. L'Amm. Del. di una Banca quindi, deve principalmente evitare di far danni e perseguire i principi di una sana gestione con la diligenza del buon padre di famiglia. Ribadisco ancora una volta che le Banche sono giganti dai piedi d'argilla, muovono ingenti capitali, ma la redditività , nel migliore dei casi, è comunque bassissima.
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Categorie: Fatti
Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 18:41
Oggi l'assessore regionale al Lavoro
Elena Donazzan ha incontrato I sindacati del gruppo
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca per approfondire la situazione delle popolari venete. L'incontro ha avuto carattere esplorativo. Il segretario generale
Uilca Veneto Luisa Querenghi ha ribadito in una nota la contrarietà della alla fusione tra queste due realtà , posizione supportata dall'elaborato dell'ufficio studi nazionale della Uilca. Si è prodotta una disanima delle ricadute economiche del coordinatore aziendale Banca Popolare di Vicenza
Luca Lambrocco: rispetto ai principali indicatori che oggettivamente definiscono un quadro post eventuale fusione peggiorativo rispetto alla pur grave situazione attuale con pesanti ricadute dirette e indirette sui lavoratori.
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Categorie: Banche
Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 09:04
Una visita dell’ex amministratore delegato di
Veneto Banca Vincenzo Consoli a don
Enrico Torta, il parroco di Dese paladino dei risparmiatori azzerati. È avvenuta lo scorso venerdì mattina: alcuni passanti, transitati nei pressi del vicino ristorante, hanno notato la figura dell’ex amministratore delegato uscire all’ora di pranzo dalla canonica e salire su un’auto di colore chiaro insieme a un’altra persona che lo accompagnava. Una visita che non è passata inosservata considerata la notorietà dell’ex manager; la voce è circolata in paese e non ha mancato di destare una certa curiosità su tale incontro.
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