Archivio per tag: Veneto Banca
Categorie: Banche
Le due ex popolari del Nordest hanno bruciato valore per oltre 15 miliardi di euro, coinvolgendo 200 mila risparmiatori. Il più grande crac bancario della storia della repubblica italiana. Il buco che si è venuto a creare nei conti della Banca Popolare di Vicenza non ha eguali nel passato. L’unico caso che si avvicina è il contemporaneo crac della vicinissima Veneto Banca: una voragine di 8,75 miliardi sotto Monte Berico (6,25 miliardi di capitalizzazione; 1,5 da Atlante, 1 di perdite a bilancio); un’altra pari a 6,5 miliardi a Montebelluna (5+1+0,5). Assieme hanno bruciato – secondo stime prudenziali – 15,25 miliardi, con il coinvolgimento di 205 mila risparmiatori. Il tutto in meno di tre anni.
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Corriere Economia: Veneto & Vicenza, il più grande crac bancario di sempre
Lunedi 5 Dicembre 2016 alle 09:26
Categorie: Banche
Il governo cercherà forse di tamponare con un decreto che dovrebbe chiudere le falle; per il resto si tratta di attendere che la Corte Costituzionale si pronunci. Sperando di non dover mettere sul tavolo soldi cash. Il tema che il Consiglio di Stato ha girato alla Consulta due giorni fa, comunque sia, rispetto alla presunta illegittimità , da parte degli istituti di credito, di negare o limitare la liquidazione delle azioni correlate al diritto di recesso, ha dato una scossa a tutto l’impianto del decreto di riforma delle grandi banche popolari con attivi al di sopra degli 8 miliardi. Bisogna capire come una sentenza in questa direzione possa pesare sui conti. Per restare in Veneto, di Veneto Banca (che dovrebbe liquidare i 219 soci che hanno chiesto il recesso per 14,7 milioni) e della Popolare di Vicenza (1,7 milioni).
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CorVeneto: Ex popolari, l’incertezza sulla riforma può pesare sui fondi per le conciliazioni
Lunedi 5 Dicembre 2016 alle 09:18
Categorie: Banche, Economia&Aziende
C'è un fronte, quello delle cosiddette autorità di Vigilanza, in primis Banca d'Italia e Consob, che sta cambiando e che potrebbe indebolire la granitica entità che sembra vivere sempre senza colpe, senza alcun controllore che possa in qualche modo giudicare se c'è correttezza nell'operato (o deviazione....) delle nostre banche. Se è certo che mancanze, e che mancanze!, ci sono state da parte della Banca Popolare di Vicenza e, forse meno anche se da tempo è più "colpita" da una almeno apparentemente maggiore attenzione proprio di quelle autorità , di Veneto Banca, arrivano le prime sentenze che chiamano alle loro corresponsabilità , anche "solide", proprio Bankitalia e Consob come abbiamo scritto sotto il titolo "Prime sentenze contro Bankitalia e Consob per mancato controllo: per i soci BPVi e Veneto Banca si prospettano "patrimoni" ben più consistenti da cui attingere i ristori".
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Su Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca ma non solo comincia a vacillare l'infallibilità di Banca d'Italia: la sua risposta da... Trequattrini a Malagutti che replica a modino
Domenica 4 Dicembre 2016 alle 13:25
Categorie: Politica, Economia&Aziende
Le recentissime sentenze di Arezzo il 30 novembre "contro" Banca d'Italia e quella di Milano del 27 novembre "contro" la Consob aprono nuove interessanti strade per i risparmiatori soci di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. «Banca Etruria, l'assoluzione inguaia Bankitalia. E insegna che serve una Procura nazionale per i reati finanziari», titolava Il Fatto Quotidiano che nel sommario precisava: «Non c'è stato alcun ostacolo degli ex vertici all'attività di vigilanza. Quindi via Nazionale aveva tutti gli elementi per accorgersi delle difficoltà finanziarie dell'istituto. Ma la sentenza, al di là del conflitto d'interesse potenziale del procuratore Rossi, evidenzia anche che per indagare su casi come questo servono mezzi, specializzazione e distanza dai "grovigli armoniosi"». E su VicenzaPiu.com il 1° dicembre titolavamo così la sentenza della Cassazione del 27 novembre: «Sentenza della Cassazione sulla Consob: punto a favore a tutela dei risparmiatori Banca Popolare di Vicenza».
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Prime sentenze contro Bankitalia e Consob per mancato controllo: per i soci BPVi e Veneto Banca si prospettano "patrimoni" ben più consistenti da cui attingere i ristori
Sabato 3 Dicembre 2016 alle 18:17
Categorie: Banche
Di Katy Mandurino, da Il Sole 24 Ore
Dicembre sarà un mese decisivo per la Banca Popolare di Vicenza. Da un lato si delineerà con contorni certi il fronte della fusione con Veneto Banca, dall’altro entrerà nel vivo la questione del taglio dei costi. Se la scorsa settimana, con una lettera alle organizzazioni sindacali, la banca ha formalmente quantificato in 700 gli esuberi necessari per perseguire gli obiettivi di risanamento dell’istituto, ieri è stato il presidente della BpVi Gianni Mion a rincarare la dose: il numero di 700 è sottodimensionato, questi esuberi non bastano. «È una soluzione che rientra all’interno del fondo di solidarietà e quindi si cercherà di agevolare questa soluzione - ha spiegato Mion -, però il problema degli esuberi è noto e non è limitato a questi 700». Continua a leggere
Il Sole: Bpvi-Veneto Banca, piano di fusione entro l’anno
Venerdi 2 Dicembre 2016 alle 09:25
Dicembre sarà un mese decisivo per la Banca Popolare di Vicenza. Da un lato si delineerà con contorni certi il fronte della fusione con Veneto Banca, dall’altro entrerà nel vivo la questione del taglio dei costi. Se la scorsa settimana, con una lettera alle organizzazioni sindacali, la banca ha formalmente quantificato in 700 gli esuberi necessari per perseguire gli obiettivi di risanamento dell’istituto, ieri è stato il presidente della BpVi Gianni Mion a rincarare la dose: il numero di 700 è sottodimensionato, questi esuberi non bastano. «È una soluzione che rientra all’interno del fondo di solidarietà e quindi si cercherà di agevolare questa soluzione - ha spiegato Mion -, però il problema degli esuberi è noto e non è limitato a questi 700». Continua a leggere
Categorie: Economia&Aziende
Il Gruppo Veneto Banca annuncia 100 milioni di euro di nuove risorse a disposizione delle circa 2000 imprese associate a Confindustria Vicenza: è quanto messo a disposizione per il rilancio e il consolidamento del tessuto economico-produttivo locale da Veneto Banca d’intesa con l’associazione di categoria. Veneto Banca ha stanziato un plafond di 100 milioni di euro per supportare sia i piani strategici di investimento a medio-lungo termine sia le necessità più immediate delle imprese: finanziamenti a condizioni agevolate secondo una scala di rating condivisa e spese minime di istruttoria.
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Veneto Banca: 100 milioni alle imprese di Confindustria Vicenza
Giovedi 1 Dicembre 2016 alle 12:35
Categorie: Banche
Banca popolare di Vicenza, parte intanti la trattativa per 700 esuberi. Entra nel vivo la partita del taglio del personale in Bpvi, una delle prove del nove dell’«esperimento» di ristrutturazione e fusione tra loro, delle due ex popolari venete di fatto nelle mani del Fondo Atlante. Con un’improvvisa accelerazione, la banca ha inviato l’altro ieri ai sindacati, iniziando dai livelli nazionali a Roma, la lettera che apre la trattativa sindacale di almeno 700 esuberi. Personale la cui uscita andrà gestita già nel corso dell’anno prossimo, con un accordo che la banca punta a chiudere con una trattativa-lampo entro l’anno. Gli incontri del tavolo sindacale inizieranno a questo punto già la prossima settimana.
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BPVi, inizia la trattativa sui primi 700 esuberi
Mercoledi 30 Novembre 2016 alle 09:33
Categorie: Banche, Economia&Aziende
di Andrea Greco, da la Repubblica
Inizia un dicembre molto delicato per la liquidità delle banche italiane più fragili: che per non fare nomi nuovi sono Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, le quattro "good bank" e le Casse di Cesena e Rimini; tutte chi più chi meno con piani di salvataggio in corso. Detto che la liquidità è quasi sempre la vera e sola ragione per cui una banca chiude bottega (alle carenze patrimoniali ci sono vari rimedi, ben pochi invece quando i flussi si asciugano per mancanza di fiducia dei depositanti), ci sono un fattore stagionale e uno contingente che in queste ore mettono sul chi vive alcuni banchieri e la vigilanza. Il motivo stagionale sono i "riversamenti fiscali": novembre e dicembre sono i mesi in cui più alti sono i deflussi dai conti correnti per onorare le scadenze fiscali. Continua a leggere
Banche, mina scadenze fiscali da 70 miliardi: prelievi correntisti drenano la liquidità degli istituti più a rischio come Mps, BPVI e Veneto Banca
Mercoledi 30 Novembre 2016 alle 08:57
Inizia un dicembre molto delicato per la liquidità delle banche italiane più fragili: che per non fare nomi nuovi sono Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, le quattro "good bank" e le Casse di Cesena e Rimini; tutte chi più chi meno con piani di salvataggio in corso. Detto che la liquidità è quasi sempre la vera e sola ragione per cui una banca chiude bottega (alle carenze patrimoniali ci sono vari rimedi, ben pochi invece quando i flussi si asciugano per mancanza di fiducia dei depositanti), ci sono un fattore stagionale e uno contingente che in queste ore mettono sul chi vive alcuni banchieri e la vigilanza. Il motivo stagionale sono i "riversamenti fiscali": novembre e dicembre sono i mesi in cui più alti sono i deflussi dai conti correnti per onorare le scadenze fiscali. Continua a leggere
Categorie: Politica
Banche venete, Paolo Benvegnù: tempesta all’orizzonte
Martedi 29 Novembre 2016 alle 11:44
Paolo Benvegnù, segretario regionale Rifondazione Comunista Veneto
Le dichiarazioni sulle proprie dimissioni dell’ex presidente del CdA di Veneto Banca Beniamino Anselmi gettano una luce di verità sul progetto di fusione delle banche venete e gli fanno onore. L’operazione è in corso, con il ritmo veloce del blitzkrieg. Destinati a pagare il prezzo più alto saranno i dipendenti che, dalle dichiarazioni dell’ex ad contrario alla macelleria sociale, dovrebbero fare da agnelli sacrificali sull’altare del “risanamentoâ€. Licenziamenti che, come è noto, sono necessari, propedeutici, nelle pratiche della finanza internazionale alle operazioni di fusione ed acquisizione. Continua a leggere
Categorie: Banche
La febbre referendaria provoca capogiri. Rachel Sanderson, corrispondente da Milano del Financial Times, spiega dalle colonne dell’autorevole quotidiano britannico che, se vincesse il No, otto banche italiane rischierebbero il fallimento. Nessuna reazione dalle otto banche destinatarie della nomination: Monte dei Paschi, Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Carige, Etruria, Banca Marche, Cassa Ferrara e Cassa Chieti. Strano. Se uno scrive che sono a rischio di fallimento riceve minacce di azioni legali, basta scrivere che potrebbero fallire se vince il No e la rabbia si placa. Il premier Matteo Renzi, nella conferenza stampa di ieri pomeriggio, non ha commentato e ha lasciato la parola al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan “per sentirsi più tranquillo†(ha detto così).
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Il Fatto: "Le banche possono fallire? Certo, anche se vince il Sì"
Martedi 29 Novembre 2016 alle 10:00