Disunione nazionale
Domenica 9 Maggio 2010 alle 11:59150 anni:rivoluzione mancata,federalismo non voluto
Sabato 8 Maggio 2010 alle 01:06Roberto Ciambetti, Lega Nord - Mentre si festeggia l'Unità , la stampa estera ironizza sul prossimo Regno delle Due Sicilie.
Nella sua rubrica nel "Corriere della Sera", Sergio Romano chiama in causa Marco Minghetti intellettuale regionalista e ministro degli Interni, che con una sua circolare nel 1861 invitava i Comuni a celebrazioni spartane, non dispendiose, per festeggiare la ricorrenza dello Statuto Albertino come atto fondante dello stato unitario sabaudo.
Continua a leggereRisorgimento, un mito da riscrivere
Mercoledi 5 Maggio 2010 alle 15:02Ma cos'avrà mai detto di tanto ignobile l'altro ieri dall'Annunziata il ministro Calderoli? Ha semplicemente affermato, da leghista, che l'unità d'Italia si potrebbe più degnamente festeggiare con l'attuazione del federalismo. Sia chiaro: noi, alla riforma federale di questo governo, varata ma ben lungi dall'essere realizzata, non crediamo neanche un poco. Anzi, pensiamo sia l'ennesima bufala del Carroccio per spostare ancora una volta in avanti, campandoci di rendita, il fatidico traguardo, e nel frattempo espandere il proprio potere.
Continua a leggereL'Expo di Shangai e il festeggiamento per i 150 anni
Lunedi 3 Maggio 2010 alle 20:10Perché questa necessità di comparare due avvenimenti attesi e quasi contemporanei come l'Expo'e i 150 anni dell'Unità ? Continua a leggere
Celebrazioni per il 150° dell'Unità d'Italia
Giovedi 15 Aprile 2010 alle 17:57Vicenza si sta preparando con un anno d'anticipo per programmare non solo gli eventi che si svolgeranno nel 2011, ma anche per predisporre un percorso di avvicinamento già nel 2010.
In questo modo verranno toccati capitoli fondamentali della Storia nazionale e locale: il 1848, la spedizione dei Mille, la terza Guerra d'Indipendenza, la Grande Guerra, la Resistenza, la nascita della Costituzione italiana. Continua a leggere
Unità d'Italia, i valori da riscoprire
Sabato 13 Febbraio 2010 alle 08:30Marco Appoggi risponde alla lettera aperta pubblicata due settimane fa. Articolo pubblicato sul numero 181 di VicenzaPiù, in edicola a 1 euro e disponibile nei punti di distribuzione in città , oppure scaricabile in formato pdf dal box a destra.
Caro Direttore,
ho letto l'articolo pubblicato dal suo settimanale sulle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia. Considerato che è stato convertito in una sorta di lettera aperta al sottoscritto quale consigliere delegato "alla programmazione e realizzazione delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia" , cortesia vuole che risponda.
Tesi ingenerose
Certo, le tesi che sono sostenute mi paiono un po' ingenerose; in alcuni punti anche autolesioniste. Me lo lasci dire con franchezza. Partiamo da un dato. Indipendentemente dalle valutazioni e critiche storiche, i protagonisti del Risorgimento hanno agito con passione, con idealità politica e limpidezza intellettuale. Su questo spero sia d'accordo. La lapide che a Monte Berico ricorda Massimo D'Azeglio nel suo ruolo di comandante nelle giornate del giugno 1848, durante le quali fu ferito, è un orpello inutile, grondante retorica o evento importante per avviare una riflessione sulla nostra identità e sulle nostre radici? Davvero D'Azeglio ha del tutto perso, come si asserisce nell'articolo a conclusione del ragionamento?
Tutti noi abbiamo letto, spero, i versi manzoniani "una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, /di sangue e di cor". Questa era la definizione di patria nell'Ottocento, che possedeva comunque una dimensione europea ed era accompagnata da una rivendicazione popolare di autonomia multietnica. Come nell'impero asburgico o ottomano, anche in Italia c'era questa speranza che poi s'inverò nelle complesse vicende del Regno Sabaudo. Tutto da gettare o un punto di partenza per ripensare il senso di appartenenza del popolo italiano, naturalmente con gli strumenti e i linguaggi del XXI° secolo?
Non si Appoggi una festa di cartapesta
Giovedi 21 Gennaio 2010 alle 18:33Lettera aperta al consigliere variatiano delegato ai festeggiamenti per l'anniversario dell'Unità nazionale. Che è un mito fasullo. Ma utile per una pioggia di soldi a fini di consenso
Caro Marco Appoggi,
scrivo a Lei in qualità di consigliere comunale insignito di recente dal sindaco Achille Variati della delega - se mi permette, un tantino retorica - per i festeggiamenti del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. E le chiedo subito: quali opere, quali finanziamenti, quali celebrazioni e soprattutto quali costi avrà la pompa che anche i vicentini dovranno sorbirsi per il sacro evento?