Presidio venerdì mattina a Vicenza di 700 lavoratori delle 10 aziende ex BPVi e Veneto Banca non acquisite da Intesa Sanpaolo
Martedi 20 Marzo 2018 alle 18:23
Sono 700 i lavoratori delle 10 aziende non acquisite da Banca Intesa Sanpaolo (150 nel Veneto) che sono senza garanzie circa le proprie prospettive. Per richiamare l'attenzione sulla loro situazione e chiedere soluzioni certe, daranno vita ad un presidio venerdì 23 marzo a Vicenza, davanti alla direzione dell'ex BPVI (in via Battaglione Framarin) dalle 10 alle 13. La mobilitazione è organizzata da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin.
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BPVi, Veneto Banca e controllate. Baretta incontra sindacati Fisac Cgil, First Cisl, Uilca, Fabi e Unisin: "Non ci saranno licenziamenti"
Venerdi 26 Gennaio 2018 alle 17:49
"Non c'è nessuna ipotesi di licenziamento". Questa la linea del Governo e del Ministero dell'Economia e delle Finanze, ribadita dal sottosegretario Pier Paolo Baretta nel corso dell'incontro con i delegati sindacali delle ex-banche popolari venete, che si è svolto nel pomeriggio di ieri nella sede di via XX Settembre a Roma. A chiedere di avviare un tavolo di confronto sulla questione occupazionale sono state le sigle dei maggiori sindacati confederali (Fisac Cgil, First Cisl, Uilca) e di alcuni sindacati autonomi (Fabi e Unisin), preoccupate per il futuro di circa 800 lavoratori.
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Caos agli sportelli di Intesa Sanpaolo per i già tribolati clienti di BPVi e Veneto Banca. Tra bugie e fidi mancati c'è già chi chiude i conti
Sabato 30 Dicembre 2017 alle 16:01
Oggi, 30 dicembre, addirittura il quotidiano locale evidenza, per conto del coordinamento sindacale Fabi, First-Cisl, Cgil Fisac, Ugl, Uilca, Unisin che a 20 giorni dalla migrazione informatica delle ex BPVi e Veneto Banca in Intesa Sanpaolo c'è "il caos agli sportelli: « Code interminabili agli sportelli, rallentamenti delle procedure, situazioni specifiche della clientela gestita anche dalla liquidazione coatta amministrativa, cattivo funzionamento di bancomat e home banking, problemi per le attività di Tesoreria (uno su tutti il pagamento dei ticket sanitari), criticità rispetto agli affidamenti delle imprese».
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La soluzione Intesa per BPVi e Veneto Banca: mentre mancano quelle dei soci sono positive le reazioni della Borsa e di Confindustria oltre che dei sindacati Fabi, First Cisl e Uilca
Mercoledi 21 Giugno 2017 alle 22:55
Piazza Affari col +1.2% ha ingranato la marcia in vista dell'annuncio di una soluzione di salvataggio per gli istituti veneti in difficoltà da parte di Intesa Sanpaolo che è stata premiata con un aumento del 2,45%. Mentre mancano prese di posizione delle associazioni dei soci di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che rischiano di rimanere col cerino in mano, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, a proposito della soluzione per il salvataggio delle banche venete, ha sottolineato 'l'impegno del Governo per una soluzione positiva per risparmiatori, occupazione e imprese in un territorio strategico per la ripresa dell'economia italiana'.
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Uilca: "Banca Popolare di Vicenza, dov'è la politica?"
Giovedi 27 Aprile 2017 alle 15:53
Uilca in un comunicato scrive: Non bastava il dramma dei soci, ora il dramma di ben 11 miliardi di raccolta dei veneti volatilizzata verso altri lidi e due istituti di credito, come Bpvi e Veneto Banca, messi in ginocchio: e dopo tutto che ciò è accaduto, ci chiediamo, come Uilca, dove è la politica? Dove è la politica veneta mentre si consuma l'idea di tagli al personale che coinvolgono 11 mila dipendenti e quindi più di 50 mila persone di famiglie del Nord Est, Veneto e Friuli Venezia Giulia, della Lombardia, della Toscana e della Sicilia? Dov' è la politica mentre ci stanno sottraendo da sotto il naso due banche che hanno fatto la storia socio- economica del territorio? Dove è la politica mentre si consumano vendette trasversali e non si lavora ad un piano di riconciliazione tra banche venete e territorio? E dov'è la politica ora che servono risposte in tempi brevi per permettere l'arrivo dei fondi del Governo per la ricapitalizzazione? Tempo non ce n'è più e come Uilca lo affermiamo da quasi due anni!
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Il piano "banca Veneta": 4.000 uscite da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. La Repubblica: scure sui costi sulla futura Banca del Triveneto o delle Venezie
Sabato 8 Aprile 2017 alle 11:52
Da Pop Vicenza e Veneto nascerà un gruppo con meno filiali e personale Tra Tesoro e Antitrust Ue trattativa "spero non oltre giugno", dice l'ad ViolaInizia un bimestre di grandi negoziazioni tra il Tesoro - azionista prospettico delle ex popolari venete (Banca Popolare Vicenza e Veneto Banca) con almeno due terzi delle quote - e l'antitrust europeo (Margrethe Vestager, commissaria alla concorrenza, ndr), che deve garantire che il piano di ristrutturazione rispetti le norme sugli aiuti di Stato. Ma quel piano, basato sulla fusione dei due istituti "cugini", è da febbraio nero su bianco, e autorizzato per la sua parte dalla Bce vigilante (Danièle Nouy, ndr). La filosofia del rilancio per la banca, che avrà un nuovo nome (è top secret ma i creativi ci lavorano - Banca del Triveneto o Banca delle Venezie tra i più gettonati ma non si esclude un nome meno "geo-politicizzato", ndr-) e sede a Vicenza, sarà digitalizzare i servizi al largo pubblico e tenere un numero ridotto di filiali per i clienti migliori e il credito alle Pmi. Continua a leggere
Penati, Uil.Ca BPVi: l'horror story continua
Mercoledi 8 Febbraio 2017 alle 19:05
Leggiamo oggi sulla rassegna stampa, scrive in una nota che pubblichaimo la UIL.CA - Banca Popolare di Vicenza, le dichiarazioni del Presidente di Atlante Alessandro Penati in merito "all'horror story" delle banche venete. Ci sembra quanto meno stucchevole intervenire ancora una volta su quanto successo nel passato e che ha portato la nostra Banca nell'attuale situazione. Ma chiediamo rispetto per i dipendenti che da oltre un anno subiscono un clima di tensione quotidiano con clienti e soci, opinione pubblica e media. Prima di rilasciare improvvide dichiarazioni in pubblico da maestrino dalla penna rossa, non sarebbe opportuno parlare con i Lavoratori attraverso i loro rappresentanti? Da oltre un anno chiediamo un piano Industriale SERIO che dia un futuro al nostro Istituto ed ai lavoratori.
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Banca Popolare di Vicenza, Uilca: firmato l’accordo per 300 esuberi
Venerdi 16 Dicembre 2016 alle 16:20
UILCA, coordinamento Gruppo Banca Popolare di Vicenza "Un accordo che non basta a risolvere i problemi della Banca Popolare di Vicenza ma che è un segnale di ripresa nelle relazioni industriali dopo mesi di assordante silenzio e che offre la possibilità di uscita ai colleghi più anziani volontariamente e senza ripercussioni traumatiche sulla tenuta della occupazione in azienda e senza gravare sulle economie dei dipendenti". Il segretario nazionale Uilca Paola Minzon commenta così l'accordo sottoscritto quest'oggi tra azienda e organizzazioni sindacali relativo ad un fondo esuberi per 300 dipendenti in Bpvi.
Continua a leggereBanca Popolare di Vicenza, Uilca: non ci mancherà la guida inconsistente di Iorio
Lunedi 5 Dicembre 2016 alle 16:30
UILCA Banca Popolare di Vicenza La giornata di oggi doveva sancire la piena ripresa della trattativa con la Direzione; si è in realtà aperta con le dimissioni dell’Amministratore Delegato Francesco Iorio. Il dimissionario A.D. è arrivato nel Gruppo Banca Popolare di Vicenza incensato come il “Salvatore della Patria†in un momento particolarmente difficile per il nostro Istituto a Giugno 2015; tuttavia durante la sua permanenza NON abbiamo visto concretizzarsi nessuno dei suoi proclami (dal “padello†al rilancio aziendale, passando attraverso la trasformazione in SPA, l’aumento di capitale e la quotazione in Borsa).
Continua a leggereI sindacati dei bancari spingono per approvare un codice etico
Mercoledi 30 Novembre 2016 alle 09:40
I sindacati ne fanno una questione di esigibilità e così resta da sciogliere il nodo “sanzioni†nel negoziato Abi-sindacati per l’accordo sul Protocollo nazionale su politiche commerciali e organizzazione del lavoro. Se lo spirito di fondo del lavoro della commissione congiunta è pienamente condiviso dalle parti, non lo è ancora la declinazione di quello spirito nel testo dell’accordo. Ieri il presidente del Casl di Abi, Eliano Omar Lodesani, ha presentato ai sindacati (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin, Ugl credito, Sinfub) il lavoro della commissione che ha elaborato un primo documento. Non proprio soddisfacente per le sigle sindacali che ieri hanno approfittato per fare le proprie puntualizzazioni.
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