Uilca: "Banca Popolare di Vicenza, dov'è la politica?"
Giovedi 27 Aprile 2017 alle 15:53 | 0 commenti
Uilca in un comunicato scrive: Non bastava il dramma dei soci, ora il dramma di ben 11 miliardi di raccolta dei veneti volatilizzata verso altri lidi e due istituti di credito, come Bpvi e Veneto Banca, messi in ginocchio: e dopo tutto che ciò è accaduto, ci chiediamo, come Uilca, dove è la politica? Dove è la politica veneta mentre si consuma l'idea di tagli al personale che coinvolgono 11 mila dipendenti e quindi più di 50 mila persone di famiglie del Nord Est, Veneto e Friuli Venezia Giulia, della Lombardia, della Toscana e della Sicilia? Dov' è la politica mentre ci stanno sottraendo da sotto il naso due banche che hanno fatto la storia socio- economica del territorio? Dove è la politica mentre si consumano vendette trasversali e non si lavora ad un piano di riconciliazione tra banche venete e territorio? E dov'è la politica ora che servono risposte in tempi brevi per permettere l'arrivo dei fondi del Governo per la ricapitalizzazione? Tempo non ce n'è più e come Uilca lo affermiamo da quasi due anni!
Così come riteniamo serva compattare il tavolo sindacale per affrontare tutti assieme il difficile periodo che ci aspetta. Per questo parteciperemo alla manifestazione unitaria del sindacato per spronare il Governo a fare in fretta. Allo stesso tempo abbiamo letto in questi giorni di un costo complessivo fra cda e top management di 8,9 milioni di euro spesato a Bilancio per il gruppo Banca Popolare di Vicenza. In un momento in cui la Direzione ha attivato una procedura sindacale che mira a "tagliare" il costo del lavoro per 50 milioni di euro, deduciamo come i sacrifici viaggino solo in un'unica direzione: quella dei Lavoratori! Abbiamo già assistito alla venuta e dipartita di Iorio e come Atlante in qualità di socio principale di BPVI abbia "finanziato" lautamente le retribuzioni del recente Top management, senza che questi producesse i risultati sperati.
Possiamo dire che i DIPENDENTI hanno fatto più di "certi Manager"; tuttavia parrebbe che la contropartita per i Lavoratori sarà a base di taglio dei costi con un piano "lacrime e sangue".
Uilca non accetterà in alcun modo che a pagare il prezzo della mala gestio passata siano solo i Lavoratori, in un contesto che non preveda un vero rilancio dell'azienda ed un piano industriale finalizzato a dare solidità all'occupazione ed alla professionalità dei dipendenti. Per la Uilca la tutela dell'occupazione è la priorità , come la salvaguardia del tessuto socio economico del territorio che non deve essere depauperato ma salvaguardato e tutelato.
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