Archivio per tag: Tribunale di Bassano

Protesta contro tribunale di Bassano, comitato Tricom Pm Tezze assolto

Mercoledi 27 Giugno 2012 alle 13:32
ArticleImage Era il 24 maggio 2011, quando il tribunale di Bassano assolse i vertici della Tricom Pm Galvanica di Tezze sul Brenta dall'accusa di omicidio colposo per la vicenda del cromo killer; pochi attimi dopo esplose l'ira dei familiari delle vittime e dei comitati che li sostenevano; i quali partirono per una improvvisa marcia di protesta per il centro cittadino. Una dozzina di uova fu lanciata verso il palazzo di giustizia.

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Categorie: Politica

Cromo esavalente, Borghesi (Idv) a Ministro Giustizia: Tricom, sono emerse anomalie?

Sabato 16 Luglio 2011 alle 13:41
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On. Antonio Borghesi, Idv - «Il ministro della Giustizia, rispondendo ad una mia precedente interrogazione, aveva detto che si era appena conclusa un'ispezione ministeriale, i cui risultati erano al vaglio degli uffici. Ora è giunto il momento di sapere se siano emerse anomalie e se non si debbano fare ulteriori accertamenti». Così il vicecapogruppo di Italia dei Valori alla Camera, Antonio Borghesi, ritorna sulle morti per inquinamento da cromo esavalente degli operai a Tezze sul Brenta, con una nuova interrogazione al ministro Alfano sulla Tricom P.M. Galvanica.

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Tricom: assolvono i padroni, avvisi di garanzia per sei lavoratori che hanno manifestato

Giovedi 30 Giugno 2011 alle 21:37
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Luc Thibault,  Comitati per la difesa della salute nei luoghi di Lavoro e nel Territorio di Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa (Vi) e di sesto San Giovanni (Mi) -  Assolvono i padroni, condannano i lavoratori.

Puntualmente e con velocità sono arrivati gli avvisi di garanzia per sei lavoratori della zona bassanese, tra cui alcuni esponenti del comitato di difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio e due esponenti dell’omonimo comitato di Sesto San Giovanni (Mi), denunciati per minacce e imbrattamento, in seguito alla  protesta  seguita alla assurda sentenza di assoluzione dei dirigenti della Tricom Galvanica Pm di Tezze sul Brenta.

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Più di mille al corteo per i morti Tricom. Mancavano le bandiere di Pd, Sel, Cisl e Uil

Sabato 25 Giugno 2011 alle 20:49
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La manifestazione per la sentenza di Bassano che non ha dato ragione ai morti della Tricom Pm Galvanica di Tezze si è svolta con una buona partecipazione di un migliaio di persone, forse di più (qui la photo gallery). Qualche intemperanza da parte della coda del corteo al passaggio davanti al tribunale (petardi e fumogeni colorati ... ). Qualcosa che si poteva evitare.

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IdV: solidarietà ai morti della Tricom PM Galvanica dopo la sentenza di Bassano

Giovedi 23 Giugno 2011 alle 15:06
ArticleImage Idv  -  Durante il periodo di campagna referendaria, ai nostri gazebi, la gente in merito al quarto quesito ci chiedeva: "Ma siete veramente sicuri che la legge sia uguale per tutti?". Ovvio e scontato, da promotori referendari, il nostro invito a votare "Sì" sulla scheda del quesito sul Legittimo Impedimento. Ora ci auguriamo che tale diffusa attenzione e sensibilizzazione i cittadini dal piano nazionale la portino alla nostra realtà territoriale, interrogandosi sui molteplici dubbi che aleggiano a partire dal caso "Tricom - P.M. Galvanica".

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Langella, PdCI FdS: la sentenza del tribunale di Bassano sulla Tricom è vergognosa

Martedi 24 Maggio 2011 alle 20:00
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Giorgio Langella, PdCI FdS Vicenza  -  La sentenza del tribunale di Bassano sulla Tricom è vergognosa. "Il fatto non sussiste" ha detto il giudice. Non c'è nessun responsabile. I lavoratori sono morti per nessuna causa. Lavoravano in condizioni precarie e la sicurezza era un optional? Non importa: "il fatto non sussiste".

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Operai morti alla Tricom di Tezze sul Brenta: il fatto non sussiste

Martedi 24 Maggio 2011 alle 17:07
ArticleImage Germano Raniero, Cub Rdb Vicenza  -  Questa è l'incredibile e inaccettabile sentenza del tribunale di Bassano che oggi si è pronunciato dopo che alcuni famigliari degli operai si erano costituiti contro gli Sgarbossa  ex proprietari della Tricom. Erano costretti a lavorare senza  protezioni, gli sversamenti di cromo e altre sostanze sono  finiti nel terreno inquinando anche le falde acquifere (nella foto il titolo del Gdv del 25 marzo, in qualche modo premonitore, n.d.r.).

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Categorie: Sindacati

Licenziato perché Cisl viene reintegrato

Sabato 13 Marzo 2010 alle 01:02

Cisl Vicenza     

La Padovan Trasporti sas costretta a risarcire un ex dipendente, "reo" di essere iscritto alla Fit Cisl

La lunga battaglia riguarda Carlo Raddino, licenziato il 29 novembre 2006

Dopo una lunga battaglia legale, partita nel 2006, la Fit Cisl ottiene il riconoscimento della lesione dei diritti sindacali e il reintegro di un dipendente ingiustamente licenziato dalla Padovan Trasporti.

La vicenda riguarda Carlo Raddino, ex dipendente della ditta Padovan Trasporti sas di Maurizio e Robi Padovan, ed ex delegato Fit Cisl, licenziato il 29 novembre 2006 dall'azienda di Romano d'Ezzelino.

"Con il nostro aiuto - spiega Matteo Adami, segretario generale della Fit Cisl Vicenza - e l'assistenza dell'avvocato Alessio Veggiari del foro di Verona, Raddino è riuscito a dimostrare, nel corso del procedimento giudiziario conseguente allo scioglimento del contratto lavorativo, il carattere discriminatorio su cui si basava la motivazione del licenziamento, ovvero l'iscrizione del lavoratore alla Fit Cisl. In più Raddino ha ottenuto il riconoscimento delle rivendicazioni promosse nei confronti dell'azienda".
La sentenza pronunciata il 21 dicembre 2009 dal Giudice del Lavoro del tribunale di Bassano, la dott.ssa Monica Attanasio, prevede il reintegro del lavoratore ed il risarcimento dei danni subiti.
"Decisive sulla vicenda - continua Adami - si sono rivelate le testimonianze rese nel corso del processo da ex colleghi di lavoro di Raddino e da attuali dipendenti della Padovan Trasporti sas che, per tale coinvolgimento come testimoni, stanno ora vivendo situazioni di estrema tensione con i titolari della ditta".
La Fit Cisl al termine del processo ha cercato, invano, di trovare con la società un canale di comunicazione per poter ricostruire con la proprietà un confronto ed un dialogo sindacale per la tutela dei lavoratori.

"La società - conclude Adami - nonostante questo ulteriore tentativo persevera nel proprio comportamento, evitando il confronto e sottoponendo gli iscritti Fit Cisl a notevoli pressioni. Inoltre, da ciò che risulta, la ditta non ha ancora interamente adempiuto agli obblighi derivanti dalla sentenza, al punto che l'ex-dipendete Raddino si è trovato costretto a rivolgersi nuovamente all'autorità giudiziaria per ottenere quanto riconosciuto dal tribunale di Bassano al termine della lunga battaglia legale».

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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