Operai morti alla Tricom di Tezze sul Brenta: il fatto non sussiste
Martedi 24 Maggio 2011 alle 17:07 | 0 commenti
Germano Raniero, Cub Rdb Vicenza - Questa è l'incredibile e inaccettabile sentenza del tribunale di Bassano che oggi si è pronunciato dopo che alcuni famigliari degli operai si erano costituiti contro gli Sgarbossa ex proprietari della Tricom. Erano costretti a lavorare senza protezioni, gli sversamenti di cromo e altre sostanze sono finiti nel terreno inquinando anche le falde acquifere (nella foto il titolo del Gdv del 25 marzo, in qualche modo premonitore, n.d.r.).
Questi i fatti che noi tutti conoscevamo attraverso i racconti ma soprattutto in base a perizie ufficiali già passate agli atti ... ma che "non sussistono."
In un anno, il 2011, sono ripresi ad aumentare gli incidenti sul lavoro  e di conseguenza i morti anche nei nostri territori; in questi mesi ci sono stati degli incidenti mortali non ultimo alla Greta di Schio e all'Acqua Vera a S. Giorgio in Bosco.
Questa sentenza è pesantissima ed è un nuovo colpo mortale per chi ha già perso per motivi di lavoro i suoi cari.
Questa sentenza di fatto rende liberi i padroni di infischiarsene della sicurezza sul lavoro: questo perché se c'è una Giudice che condanna i padroni della ThissenKrupp , ne trovi un'altra, la Di Stefano, pronta ad assolvere.
USB che da sempre lotta per il diritto di lavorare per vivere e non per morire è vicina ai famigliari e ai comitati che si sono impegnati per far condannare chi ha causato queste morti.
USB invita tutti i lavoratori a non cedere ai ricatti sul lavoro  ma a ribellarsi: vogliamo scurezza sul e di lavoro, sicurezza di stipendio per una vita che vale la pena di essere vissuta.
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