Archivio per tag: Stefano Dolcetta
Categorie: Banche, Giudiziaria
BPVi, in corso Cda su azione di responsabilità contro gli ex amministratori: tutti o solo gli indagati?
Martedi 10 Maggio 2016 alle 15:54
Oggi Il Corriere del Veneto, riguardo alla vicenda della Banca Popolare di Vicenza, sulla quale abbiamo intervistato ieri il procuratore capo della Repubblica, dr. Antonino Cappelleri, riportava che il Cda odierno e ora in corso (vedi foto dell'auto del presidente Stefano Dolcetta di fronte all'ingresso della sede dell'Istituto in via Btg. Framarin) "darà mandato ai legali per l’azione responsabilità . Gli avvocati dovranno fornire tutte le valutazioni sui presupposti della causa ai danni degli ex amministratori e su cui dovrà esprimersi poi in assemblea". In attesa di avere la conferma ufficiale sarà importante sapere se l'azione partirà solo contro gli ex membri del Cda già indagati (l'ex presidente Gianni Zonin, i due consiglieri di amministrazione Giovanna Dossena e Giuseppe Zigliotto, ora ex presidente di Confindustria Vicenza, e l'ex direttore generale e per qualche tempo anche Ad Samuele Sorato).
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Categorie: Banche
Le banche popolari cambiano volto: Ambrosini in Veneto Banca, Penati e Petrignani in BPVi, Moratti in Ubi, Rossi in Bpm
Lunedi 9 Maggio 2016 alle 09:34
Dopo le parole, i fatti: ci sono volti nuovi al vertice di alcune banche rappresentative del sistema delle popolari. Il meccanismo avviato dal governo Renzi nel gennaio 2015, ha trovato – in alcuni casi con la complicità del mercato, in altri in piena libertà – compiuta applicazione nelle ultime settimane. Una trasformazione che non si è limitata agli aspetti formali (la trasformazione in Spa di quegli istituti cooperativi che avevano oltre otto miliardi di attivi), ma che ha saputo andare oltre, rinnovando i consigli con professionalità nuove e di elevato livello, tanto da guardare al mercato non più come a un pericolo nemico da evitare, ma come benchmark con cui confrontarsi quotidianamente.
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Categorie: Banche
Azione di responsabilità BPVi, contro Iorio si pronunciano Ambrosetti e Domenichelli: non ci sono abbastanza elementi
Martedi 26 Aprile 2016 alle 09:35
L’azione di responsabilità in Popolare di Vicenza? «Parlare oggi di elementi per decidere sarebbe del tutto intempestivo». Sul fronte dell’aumento di capitale arriva da Unicredit la conferma di quanto anticipato dal Fondo Atlante, ovvero l’impegno a sottoscrivere tutti gli 1,5 miliardi di euro anche nell’ipotesi del mancato ingresso in Borsa, tradottosi nella firma di un accordo tra le due parti. In più l’amministratore delegato di Bpvi, Francesco Iorio, vola a Londra per una due giorni con l’obiettivo di convincere investitori ad acquistare le azioni dell’aumento di capitale, che chiuderà dopodomani alle 13. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)
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Categorie: Banche
Azione di responsabilità BPVi, contro Iorio si pronunciano Ambrosetti e Domenichelli: non ci sono abbastanza elementi
Martedi 26 Aprile 2016 alle 09:32
L’azione di responsabilità in Popolare di Vicenza? «Parlare oggi di elementi per decidere sarebbe del tutto intempestivo». Sul fronte dell’aumento di capitale arriva da Unicredit la conferma di quanto anticipato dal Fondo Atlante, ovvero l’impegno a sottoscrivere tutti gli 1,5 miliardi di euro anche nell’ipotesi del mancato ingresso in Borsa, tradottosi nella firma di un accordo tra le due parti. In più l’amministratore delegato di Bpvi, Francesco Iorio, vola a Londra per una due giorni con l’obiettivo di convincere investitori ad acquistare le azioni dell’aumento di capitale, che chiuderà dopodomani alle 13.
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Iorio, ottimista per il futuro di BPVi, vuole distanziare il suo operato da gestione Zonin e dice: "dovrebbe dimettersi da presidenza della Fondazione Roi"
Sabato 23 Aprile 2016 alle 09:33
«Gianni Zonin? Dovrebbe dimettersi dalla presidenza della Fondazione Roi». Francesco Iorio non esita nel rispondere alla domanda sul grande e discusso azionista della Popolare di Vicenza, che è ancora guidata dall’ex numero uno della banca. Il tentativo dell’amministratore delegato del gruppo veneto, che ieri ha presentato il progetto di quotazione, attesa per il 3 maggio, è chiaro: vuole smarcare l’operato del suo management team dalla precedente gestione, operazione che fin qui non è riuscita al presidente Stefano Dolcetta, ieri assente. (Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo)
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Iorio, ottimista per il futuro di BPVi, vuole distanziare il suo operato da gestione Zonin e dice: "dovrebbe dimettersi da presidenza della Fondazione Roi"
Sabato 23 Aprile 2016 alle 09:26«Gianni Zonin? Dovrebbe dimettersi dalla presidenza della Fondazione Roi». Francesco Iorio non esita nel rispondere alla domanda sul grande e discusso azionista della Popolare di Vicenza, che è ancora guidata dall’ex numero uno della banca. Il tentativo dell’amministratore delegato del gruppo veneto, che ieri ha presentato il progetto di quotazione, attesa per il 3 maggio, è chiaro: vuole smarcare l’operato del suo management team dalla precedente gestione, operazione che fin qui non è riuscita al presidente Stefano Dolcetta, ieri assente.
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Aumento BPVi, le prime "Ansa" su Iorio a Milano: quotazione quasi certa, calo depositi nel 2016 di ca. 800 mln, "futura" azione di responsabilità, arrivato qualche ordine...
Venerdi 22 Aprile 2016 alle 13:40
Pubblichiamo i primi lanci arrivatici dall'Ansa sulla conferenza stampa in corso a Milano, all'Hotel Four Seasons, in cui il presidente Stefano Dolcetta e, soprattutto, l'Ad Francesco Iorio (foto Ansa) stanno presentando alla stampa l'operazione di aumento di capitale e quotazione in Borsa della Banca Popolare di Vicenza. Inntanto sulla eventuale insufficienza del flottante l'ad ha così dichiarato: «Pur avendo letto che preoccupa molto questo tema, sono abbastanza sereno che la tematica del flottante non ci sarà e che la banca avrà moltissime probabilità , se non la quasi certezza di essere quotata». L'altro focus è stato quello sulla raccolta: «Da inizio anno il calo della raccolta della Banca Popolare di Vicenza è stato intorno a 700-800 milioni pari a circa il 6% da fine 2015. 
Il calo si è fermato a marzo e ad aprile non è successo nulla».
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Categorie: Banche
Franco Conte, presidente di Codacons Veneto, è venuto nello studio di VicenzaPiu.Tv per parlare della Banca Popolare di Vicenza e soprattutto delle sue sorti: oggi, 21 aprile, è partito il tour per l'offerta pubblica per la sottoscrizione delle azioni della Banca. Un’operazione con la quale Codacons Veneto non è d’accordo. "Deontologicamente e moralmente diciamo ai nostri assistiti di non sottoscrivere nuove azioni" dice Conte, che sottolinea il concetto che i soci di BPVi erano soci "mutualistici" e non speculatori a cui si indirizza l'attuale aumento di capitale. "Ma come faccio a dare credito a queste persone che hanno il nome di Bolla in Veneto Banca e di Dolcetta in Banca Popolare di Vicenza che non hanno ancora di fatto avviato una... multa per divieto di sosta a Zonin e Trinca. Sono persone non credibili. Una volta ci sei cascato ma non ha senso che adesso tu li segua nei progetti di rilancio, anche se vuoi speculare: questa gente non merita la tua fiducia."
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Franco Conte, presidente Codacons Veneto a VicenzaPiu.Tv: "non sottoscrivete aumento BPVi"
Giovedi 21 Aprile 2016 alle 17:55Franco Conte, presidente di Codacons Veneto, è venuto nello studio di VicenzaPiu.Tv per parlare della Banca Popolare di Vicenza e soprattutto delle sue sorti: oggi, 21 aprile, è partito il tour per l'offerta pubblica per la sottoscrizione delle azioni della Banca. Un’operazione con la quale Codacons Veneto non è d’accordo. "Deontologicamente e moralmente diciamo ai nostri assistiti di non sottoscrivere nuove azioni" dice Conte, che sottolinea il concetto che i soci di BPVi erano soci "mutualistici" e non speculatori a cui si indirizza l'attuale aumento di capitale. "Ma come faccio a dare credito a queste persone che hanno il nome di Bolla in Veneto Banca e di Dolcetta in Banca Popolare di Vicenza che non hanno ancora di fatto avviato una... multa per divieto di sosta a Zonin e Trinca. Sono persone non credibili. Una volta ci sei cascato ma non ha senso che adesso tu li segua nei progetti di rilancio, anche se vuoi speculare: questa gente non merita la tua fiducia."
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Categorie: Banche
BPVi, se le azioni valessero 0,1 euro la banca avrebbe un capitale inferiore agli stipendi dei consiglieri
Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 09:37
Alla fine tutti i nodi arrivano «alla forchetta». I nodi di un recentissimo passato che pompava il valore delle azioni e il patrimonio. La «forchetta» che oggi invece mette i 119mila azionisti della Banca Popolare di Vicenza di fronte alla desolante realtà di un’azienda che rischia di valere meno degli stipendi del suo vertice. Dieci centesimi o tre euro (l’amplissimo range per l’aumento di capitale da 1,5 miliardi) cambia poco per chi è già dentro. Ma dieci centesimi vuol dire attribuire alla banca un valore simbolico di dieci milioni. Cioè meno degli stipendi a consiglieri e sindaci nel 2015. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)
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BPVi, se le azioni valessero 0,1 euro la banca avrebbe un capitale inferiore agli stipendi dei consiglieri
Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 09:33
Alla fine tutti i nodi arrivano «alla forchetta». I nodi di un recentissimo passato che pompava il valore delle azioni e il patrimonio. La «forchetta» che oggi invece mette i 119mila azionisti della Banca Popolare di Vicenza di fronte alla desolante realtà di un’azienda che rischia di valere meno degli stipendi del suo vertice. Dieci centesimi o tre euro (l’amplissimo range per l’aumento di capitale da 1,5 miliardi) cambia poco per chi è già dentro. Ma dieci centesimi vuol dire attribuire alla banca un valore simbolico di dieci milioni. Cioè meno degli stipendi a consiglieri e sindaci nel 2015.
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