Archivio per tag: Stefano Dolcetta

Categorie: Banche

Dopo vent'anni di vita spericolata BPVi e Veneto Banca lasciano un buco di 20 miliardi. E la soluzione è milanese con Fondo Atlante a diventare il riferimento per Vicenza

Lunedi 18 Aprile 2016 alle 09:13
ArticleImage "Popolari venete. Una soluzione alla milanese" titola Il Corriere della Sera un lucido articolo di Stefano Righi che vi proponiamo di seguito, mentre ci sarebbe un'intesa di fatto secondo la quale il Fondo Atlante, di cui fanno parte Unicredit, Intesa, Cdp e varie altre istituzioni finanziarie e assicurative, tra cui Unipol, "si prenderebbe" Banca Popolare di Vicenza assumendosi al suo posto l'onere dell'inoptato e alleviando così l'impegno diretto sul quale Unicredit stessa aveva espresso forti perplessità, che unite a quelle di Intesa per il suo analogo impegno con Veneto Banca, hanno portato il Governo a promuvere gli accordi che hanno generato il fondo di salvataggio Atlante, privato ma con garanzie collaterali ben più ampe.

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BPVi: per loro "no" all'azione di responsabilità Gianni Zonin, famiglia & c. brindano con Cattolica, Generali, Maltauro, Zigliotto, Fondazione Roi... Hullweck ha votato per il sì insieme a Fondazione Mioni e a piccoli soci

Venerdi 15 Aprile 2016 alle 19:44
ArticleImage I verbali dell'assemblea della Banca Popolare di Vicenza dello scorso 26 marzo, pubblicati sul sito della Banca Popolare di Vicenza (clicca qui), svelano i nomi di chi, votando contro o anche astenendosi, ha impedito almeno per l'ora l'approvazione dell'azione di responsabilità contro la gestione dell'ex presidente Gianni Zonin e del suo Cda. Se decisive sono state le astensioni di Cattolica (8,96% del capitale presente e partecipata essa stessa dalla BPVi) e Generali (3,61%) che col voto favorevole del loro 13,57% avrebbero portato a far prevalere chi ha votato a favore facendo salire al 51,62% la loro quota che si è, invece, fermata al 38,05%.

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Azione di responsabilità contro il Cda BPVi: un lettore la chiede ora anche per Iorio & c.

Martedi 5 Aprile 2016 alle 11:00
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Mentre crescono i timori intorno alla Banca Popolare di Vicenza (Unicredit "aborre" l'aumento di capitale e la Consob "interroga" Iorio e  Docetta mentre BPVi dà in pegno azioni Cattolica per avere liquidità,...), un lettore, nel "suggerirci" un articolo ulteriore per la nostra rassegna stampa quotidiana*, "firma" una provocatoria richiesta di azione di reponsabilità, questa volta non solo contro il vecchio Cda, già e per ora almeno graziato dai soci facendo montare ire e sberleffi generali verso i "becchi e contenti", ma anche contro quello attuale accusato di... Leggete la lettera firmata.

"Egregio direttore, una diversa e nuova azione di responsabilità andrebbe proposta nei confronti del nuovo cda. Con il tergiversare con la azione di responsabilità verso i vecchi amministratori ha creato un enorme danno di immagine e conseguentemente di fiducia nella banca. Prova ne siano gli 8 miliardi di raccolta fuggiti a dicembre (un quarto del totale, è stato detto) e le difficoltà circa l’aumento...".

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Veneto Banca, Carrus fiducioso sulla ricapitalizzazione dichiara: "il passo successivo è la fusione"

Venerdi 1 Aprile 2016 alle 09:40
ArticleImage «L’obiettivo è sederci a un tavolo serio per discutere di una fusione già quest’anno». Cristiano Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, conferma la strategia per l’ex popolare di Montebelluna. L’occasione è il convegno di Mestre del sindacato dei bancari Cgil, a cui doveva trovarsi seduto a fianco del presidente di Bpvi, Stefano Dolcetta, e dell’amministratore delegato di Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti. Salvo che questi ultimi sono a Roma, il primo a votare il nuovo presidente di Confindustria, l’altro in Consob, per mettere a punto i dettagli dell’assemblea dei soci che sarà convocata oggi dal cda, per approvare l’aumento di capitale da un miliardo dettato dalla Bce per procedere alla fusione con Banca popolare di Milano. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)

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Veneto Banca, Carrus fiducioso sulla ricapitalizzazione dichiara: "il passo successivo è la fusione"

Venerdi 1 Aprile 2016 alle 09:28
ArticleImage «L’obiettivo è sederci a un tavolo serio per discutere di una fusione già quest’anno». Cristiano Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, conferma la strategia per l’ex popolare di Montebelluna. L’occasione è il convegno di Mestre del sindacato dei bancari Cgil, a cui doveva trovarsi seduto a fianco del presidente di Bpvi, Stefano Dolcetta, e dell’amministratore delegato di Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti. Salvo che questi ultimi sono a Roma, il primo a votare il nuovo presidente di Confindustria, l’altro in Consob, per mettere a punto i dettagli dell’assemblea dei soci che sarà convocata oggi dal cda, per approvare l’aumento di capitale da un miliardo dettato dalla Bce per procedere alla fusione con Banca popolare di Milano.

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Decisivi i voti del Veneto per presidenza Confindustria... E Zuccato rimane in silenzio su sua preferenza

Giovedi 31 Marzo 2016 alle 09:44
ArticleImage «Una sfida autentica, senza nessuno che sbirci sulla scheda per cercare di capire per chi hai votato». I grandi margini di garanzia sulla segretezza del voto, quantomeno, per chi oggi a Roma dovrà scegliere se mettere le croce su Alberto Vacchi o su Vincenzo Boccia, sono già di per sé un motivo di serenità. Dei 198 consiglieri votanti quelli dati per elettori sicuri per l’uno o per l’altro sono un’ottantina per parte. Gli altri hanno ufficialmente le idee ancora confuse ma tutto questo per quanto possano valere le congetture distillate dai rumors. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)

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Decisivi i voti del Veneto per presidenza Confindustria... E Zuccato rimane in silenzio su sua preferenza

Giovedi 31 Marzo 2016 alle 09:42
ArticleImage «Una sfida autentica, senza nessuno che sbirci sulla scheda per cercare di capire per chi hai votato». I grandi margini di garanzia sulla segretezza del voto, quantomeno, per chi oggi a Roma dovrà scegliere se mettere le croce su Alberto Vacchi o su Vincenzo Boccia, sono già di per sé un motivo di serenità. Dei 198 consiglieri votanti quelli dati per elettori sicuri per l’uno o per l’altro sono un’ottantina per parte. Gli altri hanno ufficialmente le idee ancora confuse ma tutto questo per quanto possano valere le congetture distillate dai rumors.

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La Borsa Italiana fa richiesta a BPVi: deve cambiare tre membri del cda. E Unicredit conferma possibile rinvio aumento di capitale

Giovedi 31 Marzo 2016 alle 09:32
ArticleImage Popolare di Vicenza, Borsa Italiana chiede di sostituire tre consiglieri. Mentre restano aperti gli interrogativi sui mercati intorno alla garanzia di Unicredit sull’aumento di capitale da 1,5 miliardi. Nella corsa ad ostacoli che entro metà aprile dovrà chiudere ricapitalizzazione e quotazione in Borsa, spunta un nuovo nodo per Bpvi. Stavolta la richiesta viene da Borsa Italiana e riguarda la sostituzione di tre dei 18 consiglieri del cda. Richiesta per aumentare il tasso di competenza specifica del board di quella che si appresta a diventare una società quotata, pare il senso della richiesta. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)

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La Borsa Italiana fa richiesta a BPVi: deve cambiare tre membri del cda. E Unicredit conferma possibile rinvio aumento di capitale

Giovedi 31 Marzo 2016 alle 09:29
ArticleImage Popolare di Vicenza, Borsa Italiana chiede di sostituire tre consiglieri. Mentre restano aperti gli interrogativi sui mercati intorno alla garanzia di Unicredit sull’aumento di capitale da 1,5 miliardi. Nella corsa ad ostacoli che entro metà aprile dovrà chiudere ricapitalizzazione e quotazione in Borsa, spunta un nuovo nodo per Bpvi. Stavolta la richiesta viene da Borsa Italiana e riguarda la sostituzione di tre dei 18 consiglieri del cda. Richiesta per aumentare il tasso di competenza specifica del board di quella che si appresta a diventare una società quotata, pare il senso della richiesta.

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"Soci top 999 BPVi": tra il 98° e il 137° posto due coop e il perchè Vi.Fin. fugga dal Vicenza Calcio. Ma nella visura Veneto Banca...

Giovedi 31 Marzo 2016 alle 01:02
ArticleImage Il sempre "curioso" collega Marco Milioni, che abbiamo appena sentito al riguardo, azzardava ieri, 30 marzo, due ipotesi errate su tre sul 62.45% delle azioni intestate alla Banca Popolare di Vicenza nella visura camerale (vedi foto di copertina, ndr) con l'elenco dei primi 999 soci della Banca Popolare di Vicenza che noi stiamo pubblicando e commentando dal 20 marzo. In quel 62,45% non ci sono ad oggi nè ci potrebbero essere, visto che la questione è tutta da affrontare, azionisti "baciati" nè azioni ad oggi proprie consentite solo dal 5 marzo magari proprio per i "baciati" o per operare movimenti in Borsa per l'equilibrio delle quotazioni, se in Borsa la BPVi ci arriverà visto il "malessere" di Unicredit...).  Quel 62,45% (che se fosse, tra l'altro, della BPVi le avrebbe portato un flop da oltre 3,5 miliardi di euro agli ultimi, fasulli valori delle azioni), come il collega ipotizzava in terza istanza, sono "raggruppate per una questione di semplicità nella stesura degli elenchi dei soci".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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