Dopo vent'anni di vita spericolata BPVi e Veneto Banca lasciano un buco di 20 miliardi. E la soluzione è milanese con Fondo Atlante a diventare il riferimento per Vicenza
Lunedi 18 Aprile 2016 alle 09:13
"Popolari venete. Una soluzione alla milanese" titola Il Corriere della Sera un lucido articolo di Stefano Righi che vi proponiamo di seguito, mentre ci sarebbe un'intesa di fatto secondo la quale il Fondo Atlante, di cui fanno parte Unicredit, Intesa, Cdp e varie altre istituzioni finanziarie e assicurative, tra cui Unipol, "si prenderebbe" Banca Popolare di Vicenza assumendosi al suo posto l'onere dell'inoptato e alleviando così l'impegno diretto sul quale Unicredit stessa aveva espresso forti perplessità , che unite a quelle di Intesa per il suo analogo impegno con Veneto Banca, hanno portato il Governo a promuvere gli accordi che hanno generato il fondo di salvataggio Atlante, privato ma con garanzie collaterali ben più ampe.
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BPVi, Veneto Banca e Banco, un aumento di capitale da 3,763 miliardi per salvarle
Lunedi 11 Aprile 2016 alle 09:32
Grande ingorgo a Nordest. Entro l’estate le tre grandi (ex) popolari del Veneto dovranno raccogliere tra i loro soci-azionisti 3,763 miliardi di euro che risultano essenziali per la continuità stessa della loro attività . Banco Popolare e Veneto Banca si apprestano a chiedere un miliardo, la Popolare di Vicenza arriva a 1,763: quasi 4 miliardi di euro che andranno raccolti coinvolgendo per l’80 per cento azionisti che insistono sul medesimo territorio e che, in numerosi casi, si trovano ad aver investito in due delle tre banche protagoniste, talvolta in tre. (Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo)
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BPVi, Veneto Banca e Banco, un aumento di capitale da 3,763 miliardi per salvarle
Lunedi 11 Aprile 2016 alle 09:29
Grande ingorgo a Nordest. Entro l’estate le tre grandi (ex) popolari del Veneto dovranno raccogliere tra i loro soci-azionisti 3,763 miliardi di euro che risultano essenziali per la continuità stessa della loro attività . Banco Popolare e Veneto Banca si apprestano a chiedere un miliardo, la Popolare di Vicenza arriva a 1,763: quasi 4 miliardi di euro che andranno raccolti coinvolgendo per l’80 per cento azionisti che insistono sul medesimo territorio e che, in numerosi casi, si trovano ad aver investito in due delle tre banche protagoniste, talvolta in tre.
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Per L'Espresso... nessuno paga il conto, neanche gli indagati di BPVi e Veneto Banca
Domenica 3 Aprile 2016 alle 12:01
Risarcimenti per un miliardo di euro. Chiesti ai banchieri di Popolare Etruria e degli altri istituti liquidati. Ma le cause si fermano prima ancora di arrivare in tribunale. Come a Vicenza. Dove i manager indagati incassano buonuscite milionarieDi Vittorio Malagutti, L'Espresso
Vincenzo Consoli si è mosso per tempo. Nell'aprile di due anni fa, l'allora amministratore delegato di Veneto Banca ha ceduto la sua casa di Vicenza, una villa palladiana nel cuore della città , a un fondo patrimoniale intestato a se stesso e alla moglie. Una scelta che sembra anche diretta a proteggere il patrimonio di famiglia da possibili future azioni giudiziarie. Proprio in quei giorni, il pressing di Bankitalia aveva costretto il manager a fare un passo indietro, a lasciare la poltrona di amministratore delegato per quella di direttore generale (per l'articolo completo clicca qui su Rassegna stampa).. Continua a leggere
Per L'Espresso... nessuno paga il conto, neanche gli indagati di BPVi e Veneto Banca
Domenica 3 Aprile 2016 alle 11:57
Risarcimenti per un miliardo di euro. Chiesti ai banchieri di Popolare Etruria e degli altri istituti liquidati. Ma le cause si fermano prima ancora di arrivare in tribunale. Come a Vicenza. Dove i manager indagati incassano buonuscite milionarie
Di Vittorio Malagutti, L'Espresso
Vincenzo Consoli si è mosso per tempo. Nell'aprile di due anni fa, l'allora amministratore delegato di Veneto Banca ha ceduto la sua casa di Vicenza, una villa palladiana nel cuore della città , a un fondo patrimoniale intestato a se stesso e alla moglie. Una scelta che sembra anche diretta a proteggere il patrimonio di famiglia da possibili future azioni giudiziarie. Proprio in quei giorni, il pressing di Bankitalia aveva costretto il manager a fare un passo indietro, a lasciare la poltrona di amministratore delegato per quella di direttore generale.
Continua a leggereStefano Righi sul Corriere analizza il risiko bancario: in BPVi persi 2,5 miliardi di depositi tra il 2014 e il 2015, Veneto Banca recupera
Lunedi 14 Marzo 2016 alle 09:19
Pubblichiamo una rticolo su Corriere Economia del collega del C orriered ella Sera Stefano Righi autore, tra l'altro, di "Il grande imbroglio" da poco disponibile presso le librerie di tutt'Italia.
C’è un risiko sotterraneo, silenzioso, nascosto, che si gioca tutti i giorni, lontano dai titoli dei giornali e dalle osservazioni della Bce. È il risiko dei risparmiatori e dei correntisti vessati, che si prendono cura dei propri interessi, dopo aver visto andare in frantumi quel rapporto di fiducia che per anni li aveva tenuti legati alla «loro» banca. E che ora cercano un rifugio sicuro per i loro risparmi. Il fenomeno è sotto gli occhi di tutti. Le banche che hanno perseguito un interesse diverso da quello dei propri clienti sono oggi ripagate con la più pesante delle monete: sono lasciate sole.
Continua a leggereBen 110 poltrone da tagliare nelle banche, l'autore de "Il grande imbroglio" Stefano Righi su Il CorSera: cosa guardava il Cda della BPVi?
Lunedi 7 Marzo 2016 alle 20:26
Vi proponiamo un estratto dell'articolo apparso su Corriere Economia a firma di Stefano Righi, autore del libro inchiesta "Il grande imbroglio" (delle banche, ndr) di recente apparso nelle librerie.
Aumenti di capitale? Scelta della sede sociale? Autonomia territoriale? Cosa sta ancora bloccando la complessa opera di consolidamento del sistema bancario italiano da più parti invocato? Nulla di tutto questo. Il vero nodo che tiene tutto ancorato allo status quo , confessa un top manager alle prese con una delle fusioni più attese del momento, sono le poltrone. Le cadreghe, per dirla con Aldo, Giovanni e Giacomo...
Continua a leggereBanca Popolare di Vicenza, nuova inchiesta Procura di Vicenza: associazione per delinquere e falso in bilancio. Cappelleri: "numero indefinito di reati"
Martedi 1 Marzo 2016 alle 16:45
Nuove ipotesi di reato stanno per essere formulate dalla Procura di Vicenza in relazione all'indagine sulla Banca Popolare di Vicenza: associazione per delinquere e falso in bilancio. Dopo le perquisizioni dello scorso settembre 2015 negli uffici della banca a Vicenza, ma anche a Milano, Roma e Palermo, erano state inviate contestazioni per aggiotaggio e ostacolo agli organi di vigilanza, Banca d'Italia e Bce, all'ex presidente Gianni Zonin, all'ex dg Samuele Sorato, agli ex vicepresidenti Emanuele Giustini e Andrea Piazzetta e ai due consiglieri di amministrazione Giovanna Dossena e Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza.
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Zonin potrebbe svalutare le azioni BPVi nel bilancio della Vinicola. Le compenserà con la sua ricca buonuscita? La domanda è a lui, un'altra a Marzotto e Variati, altre 10 a Iorio
Martedi 23 Febbraio 2016 alle 10:52
Giovanni "Gianni" Zonin viene oggi messo alla berlina da Il Sole 24 Ore, il più prestigioso giornale nazionale che, a differenza della stampa amica locale, aveva da tempo messo sul chi vive i soci della Banca Popolare di Vicenza beccandosi più volte gli insulti di quella stessa stampa che riportava, megafonandole pedissequamente, le accuse di complotto mosse, mamma mia!, al giornale di Confindustria nazionale e ad altri affidabili quotidiani da parte di quella sorta di Banda Bassotti della finanza locale su cui stanno intanto indagando le procure almeno di Vicenza e Prato: il sunnominato, per i soci truffati innominabile, Gianni Zonin, il suo braccio... sinistro Samuele Sorato e, udite udite, il presidente di Confindustria Vicenza , editrice proprio del locale quotidiano diArio, Giuseppe Zigliotto.
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Banca Popolare di Vicenza, serve un aumento di capitale: si sale a 1,763 miliardi
Lunedi 22 Febbraio 2016 alle 09:37
L’importo del prossimo aumento di capitale della Banca Popolare di Vicenza è cresciuto da 1.500 milioni a 1.763 milioni di euro. Un aumento del 17,5 per cento (pari a 263 milioni di euro), dovuto per 150 milioni (importo massimo complessivo) alla cosiddetta opzione di sovrallocazione prevista nell’ambito del processo di quotazione; per un massimo nominale di 38 milioni di euro al servizio di strumenti o diritti da assegnare agli azionisti con funzione di fidelizzazione; per 75 milioni, inclusivi di eventuale sovrapprezzo, al servizio di strumenti o diritti da assegnare agli azionisti con funzione di incentivazione.
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