Il referendum e l'Italicum, un intreccio complesso e complicato
Sabato 22 Ottobre 2016 alle 09:33
Il referendum 2016La campagna referendaria è, oramai, in corso da mesi e gli schieramenti per l'una o per l'altra opzione del Referendum costituzionale che modificano con il Sì o conservano con il No la seconda parte della Costituzione sembrano delineati (qui e a seguire il primo dibattito da noi moderato, ndr). Da una parte le forze politiche "governative" (con l'eccezione, al momento, della sinistra dem), dall'altra gran parte i partiti e i movimenti di opposizione, tutti uniti pur se partendo da visioni "strategiche" diverse. Il quesito, in sintesi, riguarda il superamento del bicameralismo paritario (o perfetto) e la riduzione del numero dei parlamentari con un quesito che sintetizziamo in questo: se sei d'accordo barra il SI, se non sei d'accordo barra il NO. Non essendo previsto un quorum di votanti, la riforma entrerà in vigore se i favorevoli saranno superiori ai contrari, a prescindere dall'affluenza ai seggi. L'argomento è politico e giuridico, ma la memoria storica può aiutare.
Continua a leggereReferendum, il dibattito tra il No di Giorgio Conte e il Sì di Claudio Rizzato
Venerdi 21 Ottobre 2016 alle 15:31Si è tenuto il 18 ottobre a Castegnero il dibattito tra Sì e No al referendum costituzionale. Modereato da Italo Franscesco Baldo di VicenzaPiù, ha visto scontrarsi pacificamente Giorgio Conte del Comitato Civico per il No e Claudio Rizzato del Partito Democratico. Un evento organizzato da Benedetto Zaccaria di BeneComune36023 allo scopo di informare e rendere partecipi i cittadini non come "tifosi" di una delle due parti, ma come votanti partecipanti ad un sano dibattito. Nel video il confronto completo. Continua a leggere
Referendum, M5S: solo con la vittoria del No al referendum costituzionale più autonomia per la regione
Mercoledi 19 Ottobre 2016 alle 17:39
M5S Veneto Filippo Tosatto sul Mattino di Padova: "Referendum, Alessandra Moretti gela Rubinato «Basta, fa il gioco di Zaia»"
Martedi 18 Ottobre 2016 alle 10:31
“Il referendum annunciato da Luca Zaia suscita tensioni nel Pd, dove la tentazione di sfidare il governatore sul terreno autonomista si contrappone alla volontà di denunciarne gli intenti propagandistici. Una frattura acuita dal sondaggio di Fondazione Nord Est che accredita un 85% di imprenditori veneti favorevoli (a vario titolo) alla maggiore autonomia regionale ed al federalismo fiscale; sullo sfondo – meglio, in cima alle priorità democratiche – la fase decisiva della sfida “costituzionale†che culminerà nel voto del 4 dicembre. Il viatico ufficioso del premier. Simonetta Rubinato, deputata trevigiana, non ha dubbi: «Il prossimo referendum sull’autonomia del Veneto sarà un’occasione straordinaria per migliorare la qualità della vita delle nostre famiglie, la competitività delle nostre imprese, le opportunità di lavoro dei giovani e l’attrattività del nostro territorio».
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Stefano Righi su CorEconomia "La riforma delle Popolari: Sondrio, Creval, Bper e Bari come gli ultimi dei Mohicani"
Martedi 18 Ottobre 2016 alle 09:59
Ventuno mesi dopo il decreto legge del 20 gennaio 2015, chi ha potuto ha resistito. Come gli indiani d'America davanti all'avanzata dell'esercito confederale, che ai loro occhi rappresentava la modernità e soprattutto la fine di un mondo autoreferenziale che si perpetuava da secoli. Taluni sono stati spazzati via dalle loro stesse nefandezze: l'operare congiunto di Samuele Sorato e Gianni Zonin hanno portato al fallimento de facto della Banca Popolare di Vicenza, né più né meno di quanto Vincenzo Consoli e Flavio Trinca hanno fatto con Veneto Banca (15 miliardi di euro il buco diretto dei due gioiellini del Nordest). Poi c'è stata la Popolare dell'Etruria e del Lazio, altro esemplare caso di attaccamento al territorio. Altri hanno ceduto subito: Ubi ha accolto il dettato di legge più di un anno fa; altri ancora sono giunti al traguardo nei giorni scorsi (Banco Popolare e Popolare di Milano).
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Referendum Costituzionale e autonomia del Veneto, botta e risposta tra Puppato e Finco
Lunedi 17 Ottobre 2016 alle 21:24
Un botta e risposta sui referendum Costituzionale e per l'autonomia del Veneto tra la senatrice del Partito democratico Laura Puppato, in piena campagna referendaria per il Sì e il capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale Nicola Finco. Di seguito le dichiarazioni dei due esponenti, partendo dalla posizione della Puppato alla quale ha risposto duramente Finco Penati di Quaestio e Atlante: per BPVi e Veneto Banca troppi costi ma nessun problema di liquidità
Venerdi 14 Ottobre 2016 alle 19:45
Il presidente di Questio risponde alle osservazioni di Moody's, si definisce ottimista sugli Npl e stima che il mercato possa assorbire 35 miliardi. Quanto a nuovi aumenti di capitale, Atlante li ha già calcolati e le risorse ci sonoPer le banche venete controllate da Atlante, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, non c'è alcun problema di liquidità . Ma "il cost-income ratio di una è del 103℅ e dell'altra del 97%. Non so che dire, una banca con quel cost-income ratio non può reggere". Lo ha dichiarato oggi il presidente di Quaestio, la Sgr che gestisce il fondo Atlante, Alessandro Penati, in risposta alle osservazioni di Moody's, che ieri ha sostenuto che l'eventuale vittoria del no al referendum costituzionale e la possibile caduta del governo creerebbe problemi alle quattro banche ritenute più fragili, ovvero Mps e Carige oltre alle due venete, allontanando i potenziali investitori e mettendone così a gli aumenti di capitale previsti o eventuali.
Continua a leggereAllarme Moody's per il No al referendum costituzionale, i Presidenti BPVi e Veneto Banca uniti: "risponderanno i fatti"
Venerdi 14 Ottobre 2016 alle 17:41
Di seguito pubblichiamo la dichiarazione congiunta di Gianni Mion, Presidente di Banca Popolare di Vicenza, e di Beniamino Anselmi, Presidente di Veneto BancaLa risposta al comunicato di Moody's - che lancia allarmi sulle conseguenze, per la salute di alcune banche italiane, di un eventuale No al referendum costituzionale - è già stata data dal gestore di Atlante, principale azionista di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. La netta dichiarazione del Prof. Penati ci sostiene in una lunga e ardua opera di risanamento, certo non agevolata da allarmi come quello di Moody's. Per noi risponderanno i fatti: se non credessimo nel futuro delle nostre banche, non avrebbe senso mettere a punto, come stiamo facendo, una proposta di parziale ristoro delle perdite subite da azionisti, tesa a ricostruire il clima di fiducia e sul quale già abbiamo segni incoraggianti, ad esempio nell’andamento della raccolta. Il tutto, ovviamente, nei limiti consentiti dalle autorità di regolazione di settore. Per noi, è questa la sola smentita che conta.
Continua a leggereVicenza per il No: "la grande finanza ha condizionato la riforma costituzionale". E nel vicentino portano Marco Travaglio
Venerdi 14 Ottobre 2016 alle 17:25Il Comitato "Vicenza per il No", sostenuto tra gli altri da Fiom, Anpi, Bocciodromo, No Dal Molin, Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle e Rifondazione comunista, presenta una serie di iniziative, in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre, per convincere i vicentini a bocciare la riforma: in primis è in programma uno spettacolo teatrale con Marco Travaglio. Nella sede della Cgil di Vicenza ad annunciare gli appuntamenti c'erano Roberta Radich, ex attivista No Triv e dell’ “Altra Europa con Tsiprasâ€, e Maurizio Ferron, Segretario provinciale della Fiom, i quali hanno affrontato diverse tematiche sul tema riforma, a partire da quella economico-finanziaria. Continua a leggere
CorVeneto: Moody’s «Se vince il No banche venete in bilico». Zaia «Amici di Renzi»
Venerdi 14 Ottobre 2016 alle 09:30
La vittoria del «no» al referendum costituzionale potrebbe creare serie difficoltà a Veneto Banca e Popolare di Vicenza nella chiusura degli aumenti di capitale che i due istituti potrebbero essere costretti a lanciare in futuro su richiesta della Bce. A sostenerlo è Carlo Gori, vice presidente di Moody’s e analista senior sulle banche dell’area Emea. «Ci sono rischi per gli aumenti delle banche più deboli che devono ricapitalizzarsi in tempi rapidi – ha detto ieri Gori – la vittoria del “no†potrebbe ridurre la fiducia degli investitori e rendere gli aumenti più difficili. Continua a leggere

