Test Invalsi, Prc: pieno sostegno ai docenti che dicono no
Mercoledi 11 Maggio 2011 alle 15:44Prc Vicenza, solidarietà alle famiglie Halilovich
Giovedi 14 Ottobre 2010 alle 14:40Federazione della Sinistra, PRC e PdCI: solidarietà a Dalla Via
Martedi 13 Luglio 2010 alle 21:20Montecchio: guerra ad accompagnatori di carrelli
Mercoledi 30 Giugno 2010 alle 18:42Irene Rui, Prc Vicenza - Nelle cronache locali, sovente si vede come la solidarietà ai poveri sta scemando. Si è iniziata con la guerra ai lavavetri, poi all'accattonaggio ed ora agli accompagnatori dei carrelli.
Purtroppo nella quotidianità della crisi economica e della voluta irregolarità dei cittadini migranti, da parte di un governo che tutto fa tranne che investire per il sociale, certe occupazioni, non sono altro che un modo per sopravivere. E diamine un po' di carità "cristiana" non fa male.
Continua a leggereLega: attacco alle comunità Sinti e Rom
Mercoledi 23 Giugno 2010 alle 19:00Acqua pubblica: raccolta firme anche nella sede PRC
Lunedi 17 Maggio 2010 alle 16:03Prc Vicenza - La raccolta delle firme per il referendum per l'acqua pubblica rappresenta una battaglia di civiltà in difesa di un bene comune e di un diritto universale. L'acqua è la risorsa ambientale più preziosa per l'umanità e per l'ambiente. E' grazie alla costruzione dei sistemi idrici e alla municipalizzazione dell'acqua che in Italia agli inizi del secolo scorso si pose fine al diffondersi di epidemie e si sviluppò una rivoluzione igienico-sanitaria che contribuì al progresso del Paese. Purtroppo in molte zone del mondo ancora oggi, l'acqua è un privilegio per pochi e ciò costituisce uno dei principali fattori di sottosviluppo economico e sociale di quei popoli e di quei paesi.
Continua a leggereOlimpias e capitalismo cialtrone: Benetton 'non c'è'
Giovedi 6 Maggio 2010 alle 21:22Giorgio Langella, Federazione della sinistra, PdCI, PRC Vicenza - La Olimpias di Grumolo delle Abbadesse chiude. Con assoluto disprezzo dei lavoratori nessun rappresentante del gruppo Benetton (proprietario della Olimpias) ha partecipato all'incontro presso il ministero.
Così, in assenza dei rappresentanti padronali, un'altra fabbrica chiude.
Centotrenta lavoratori resteranno senza lavoro. E non perché Benetton sia in perdita, anzi.
Continua a leggereRiforme da fare: come volevasi dimostrare
Mercoledi 31 Marzo 2010 alle 12:00
di Giorgio langella
Dice Berlusconi: "il voto ha premiato il mio governo, adesso farò le riforme" (dai giornali).
Ma quali sono le riforme che si devono assolutamente fare? Presto detto: quella sulla giustizia e quella sul fisco. La prima è la più importante (per Berlusconi), a partire dalla questione "intercettazioni". Infatti il ministro Alfano ha annunciato ieri in televisione (a Ballarò) che chiederà l'immediata calendarizzazione del ddl intercettazioni al Parlamento. Alfano ha precisato che, con le nuove regole, non si vieteranno le intercettazioni (ci mancherebbe) ma queste saranno permesse solo per "evidenti indizi di colpevolezza" e saranno limitate nel tempo. Ora, se gli indizi di colpevolezza sono evidenti, perché si dovrebbero fare intercettazioni e non arrestare gli indiziati? E poi, le intercettazioni non dovrebbero servire a trovare gli indizi e le prove di reato? È evidente che questo ddl ha la massima priorità ... per il presidente del consiglio.
Per quanto riguarda il fisco l'obiettivo è di limitare la pressione fiscale. Per quali redditi e per chi? La proposta in campo è quella delle due aliquote che, in pratica, favorisce i benestanti a scapito di chi ha redditi bassi. È anche logico pensare che, visti i conti pubblici italiani, i cittadini che vivono di salario o pensione dovranno continuare a versare soldi forse non sotto forme di tasse, ma pagando di più i servizi essenziali (sanità , scuola ecc.).
Ma c'è proprio bisogno di queste "riforme" o quello di cui ci sarebbe necessità è una vera e propria "rivoluzione" del sistema produttivo, di quello bancario, di quello fiscale nel senso di colpire con durezza gli evasori e di ripudiare il ricorso ai vari condoni e scudi fiscali? Una "rivoluzione" che preveda, con l'aumento dei salari e delle pensioni, un benessere diffuso. Non sarebbe meglio e prioritario pensare a rivoluzionare l'attuale mercato del lavoro con l'abolizione del precariato e la garanzia per giovani (e meno giovani) di avere un lavoro sicuro in tutti i sensi? Non sarebbe meglio pensare a un piano del lavoro a livello nazionale che, con l'intervento diretto dello stato, permettesse di mettere in sicurezza l'ambiente e il territorio, di fare le manutenzioni ordinarie e straordinarie delle reti di comunicazione, di quelle di distribuzione (pensiamo solo a come è ridotta quella dell'acqua), di quelle di trasporto (ferrovie e altro)? Quanti nuovi posti di lavoro si potrebbero creare? E quanti se ne potrebbero mantenere stabilendo regole di contrasto alle delocalizzazioni?
Ma il governo e la maggioranza di destra parlano di necessità delle "riforme istituzionali". Vogliono l'elezione diretta del primo ministro (o del presidente della repubblica) e la baratteranno, internamente al governo stesso tra PDL e Lega, con il "loro" federalismo. Vogliono controllare la magistratura. E soprattutto non vogliono essere controllati. Sono "riforme" che servono a "lorpadroni" per diventare sempre più potenti e ricchi.
Come volevasi dimostrare.
Giorgio Langella (Federazione della sinistra, PdCI, Prc Vicenza)