Lega: attacco alle comunità Sinti e Rom
Mercoledi 23 Giugno 2010 alle 19:00 | 0 commenti
Prc Vicenza - Siamo di fronte l'ennesimo attacco da parte della Lega alle comunità Sinte e Rom residenti nel Veneto. Un attacco che viene proprio da coloro che rivendicano l'identità veneta e Padana, che vorrebbero veder riconosciuto il "veneto" come lingua e la cultura veneta. Ci sembra un ossimoro da parte di lor signori. La Lega ci ritenta con il voler abrogare la Legge Regionale n. 54 del 22 dicembre 1989 intitolata "Interventi a tutela della cultura dei Rom e dei Sinti". Una normativa rimasta pressoché inapplicata da molti Comuni. Le Amministrazioni spesso, infatti, disattendendo le normative europee, italiani e regionali, tendono ad allontanare queste comunità , negando loro uno spazio - idoneo, decente e a norma di sicurezza - dove dimorare.
L'abrogazione della Legge Regionale 54/89 lascerebbe un vuoto legislativo, venendo a mancare il riconoscimento di queste culture. I Rom e i Sinti nel particolare hanno contribuito alla storia dell'Italia e alla Resistenza italiana. Non sono stranieri, bensì italiani, con abitudini e culture diverse dalla maggioranza, ma non per questo da non rispettare. Non sono nomadi, sono stanziali. Il loro nomadismo è dovuto alla costrizione in quanto cacciati dai vari comuni o per lavoro. I giostrai che definiamo nomadi o zingari (la maggior parte sono appartenenti alla popolazioni maggioritaria o "gagè"), si muovono solo durante la stagione degli spettacoli. Chi viaggia con il circo lo fa per lavoro, ma una volta in pensione tende a standardizzarsi.
Chi siamo noi per imporre una cultura, un modo di vivere diverso a dei nostri cittadini? Quale legge proibisce di vivere nelle case mobili?
Perché le amministrazioni comunali non devono mettere a disposizione delle aree in affitto o a riscatto come lo fanno con gli appartamenti popolari, per queste persone?
Inoltre la normativa non prevede contributi da elargire direttamente a queste comunità , ma solo per sostenere le spese che le Amministrazioni dovrebbero sostenere per tutelare la cultura rom e sinti presente nel loro comune. Ricordo ai leghisti che apprezzano tanto gli USA che i cittadini statunitensi risiedono spesso in case mobili e molti di loro usufruiscono delle roulotte messe a disposizione dai campeggi. Purtroppo noi tolleriamo i nostri vicini se sono "gagè", anche se sono maleducati e disordinati, ma disprezziamo coloro che consideriamo diversi.
In un mondo individualizzato, dove si pensa solo a Dio Danaro, abbiamo perso il senso della solidarietà tra di noi e nei confronti dei più poveri, tanto che ora neghiamo anche un posto in cui vivere a chi non ha danaro sufficiente ad acquistare una casa o un terreno edificabile. C'è da riflettere.
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