Responsabilità sociale imprese, a Vicenza ne parlano Donazzan e Coin
Giovedi 28 Giugno 2012 alle 17:38ViArt, dal 18 in mostra i gioielli Maxioro
Mercoledi 27 Giugno 2012 alle 16:11Due società orafe evadono 54 mln Iva. Oro in nero: 14 ton, 312 clienti, spedizionieri complici
Sabato 9 Luglio 2011 alle 08:44A conclusione delle investigazioni condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza, i responsabili di due imprese orafe vicentine si sono visti recapitare l'"avviso di conclusione delle indagini preliminari" emesso nei loro confronti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza.
Continua a leggereGruppo Balestra: sottratta tonnellata di oro fino e mega evasione da centinaia di milioni
Giovedi 19 Maggio 2011 alle 08:56Guardia di Finanza - Le fiamme gialle monitorano il settore orafo: Operazione “gold visionâ€. Indagini nei confronti del gruppo “Balestraâ€:  sottratta oltre una tonnellata di oro fino. 12 gli indagati, tra cui 9 professionisti, fatture false emesse e ricevute per circa mezzo miliardo. Recuperata base imponibile per € 204 milioni ed iva per € 40 m. Occultata imposta di registro sulla vendita di una villa in Costa Smeralda per circa € 5 milioni. Sequestrati  più di € 3 milioni già detenuti in Svizzera. Disconosciuto “scudo fiscaleâ€: sanzioni per illecita detenzione di capitali all’estero oltre € 14 milioni (foto Il Corriere del Veneto).
Continua a leggereOro grezzo rubato ad Altavilla
Lunedi 4 Aprile 2011 alle 23:06Oro più nero: in 6 mesi chiusa 1 azienda su 3
Lunedi 9 Agosto 2010 alle 01:54Avvio 2010 impegnativo per oro e argento
Mercoledi 31 Marzo 2010 alle 12:30ApindustriaÂ
GOLD & SILVER API GROUP: UN INIZIO D'ANNO IMPEGNATIVOÂ
Il Consorzio per le esportazioni delle aziende orafe e argentiere di Apindustria Vicenza investe nella ricerca di nuovi mercati per le imprese associate.
Gold & Silver API Group, il Consorzio per la promozione all'estero delle imprese orafe e argentiere associate ad Apindustria Vicenza, dal 2002, anno della costituzione, ad oggi, ha raggiunto il numero di circa 80 consorziati. «E' questa una testimonianza dell'interesse riscosso tra le imprese di piccole e medie dimensioni che si associano per partecipare alle numerose attività promozionali che organizziamo - sostiene Angelo Ragusa - Presidente di Gold & Silver API Group -: tra fiere internazionali, workshop, missioni economiche ed esplorative, il Consorzio ha una attività estremamente intensa e realizza più di un evento al mese».
L'inizio del 2010 è stato intenso: dalla presenza alla fiera di Vicenza, alla fiera di Miami, e poi ancora piccole collettive alle fiere di Hong Kong, di Danzica (Polonia), e di Istanbul.
Questo inizio d'anno impegnativo è solo il preambolo di un anno che si prospetta frenetico nonostante la crisi che continua a gravare sul settore orafo. Ma proprio in un momento così critico è necessario che il Consorzio sia vicino alle consorziate, cercando nuove idee, studiando nuovi modi di approccio ai mercati esteri, organizzando missioni alternative.
E così alle attività oramai consolidate come le tre edizioni della fiera di Vicenza, il JCK di Las Vegas e la fiera di Hong Kong di settembre, si affiancheranno alcune novità : una partecipazione istituzionale alla fiera di Sydney, prevista per il prossimo mese di agosto, e per la prima volta una collettiva alla fiera che si terrà a Varsavia in ottobre. E congiuntamente si sta valutando di continuare l'esplorazione dei paesi a Sud del Mediterraneo.
«Siamo costretti a diversificare i mercati e le modalità di approccio agli stessi perché paesi che offrivano ottime possibilità di lavoro anche solo fino allo scorso anno, ora sono in piena recessione e non costituiscono più una meta ambita. Ciò nonostante - conclude Angelo Ragusa - riteniamo che sia necessario presidiare taluni mercati e le posizioni in alcune manifestazioni di rilevanza internazionale nella speranza di un'auspicabile ripresa».
Un accordo contro i dazi americani
Venerdi 18 Dicembre 2009 alle 17:15Provincia di Vicenza
Provincia-Orafi: un accordo contro i dazi americani
La Provincia di Vicenza è al fianco del settore orafo per il sostegno ad un'attività produttiva che da decenni caratterizza e sostiene l'economia locale e nazionale, ma che vive un momento di crisi che non conosce precedenti.
Questa mattina a Palazzo Nievo Dino Secco, Vicepresidente della Provincia con delega alle attività produttive, e Giuseppe Corrado, Presidente della sezione orafa e argentiera dell'Associazione Industriali, hanno sottoscritto un "Accordo di consultazione reciproca e promozione di attività produttive nel settore orafo", per concertare un'azione comune su aspetti economici, organizzativi e promozionali di diretto interesse del settore orafo.
"Tre -specifica il Vicepresidente- sono i motivi che ci hanno spinti alla firma dell'accordo: la drammatica situazione che sta vivendo il settore orafo e quindi la necessità di reagire con azioni condivise, l'appartenenza di Provincia e Associazione Industriali sia alla Fiera che al distretto orafo, e la volontà di intraprendere un'azione forte per abbattere le barriere tariffarie negli Stati Uniti d'America e migliorare le importazioni della gioielleria italiana".
I dazi e le barriere tariffarie escludono infatti l'accesso dei prodotti italiani ad una elevatissima quota di potenziali consumatori mondiali. In particolare, l'attenzione è rivolta verso gli Usa, da sempre principale mercato di sbocco dei gioielli italiani, dove però l'attuale quota daziaria, pari al 5,5%, impatta in media oltre il 60% sui margini di profitto delle aziende italiane.
"Se si tiene presente -precisa Corrado- che alcuni Stati come la Cina, la Turchia, la Tailandia, non sono gravati da dazi, ben si comprende la posizione di svantaggio dell'Italia. Per questo l'unica soluzione è l'eliminazione totale delle tariffe su base reciproca e contemporaneamente concordare una modifica della legislazione doganale per permettere l'applicazione del dazio solo sul valore della lavorazione, non anche sul valore della materia prima, come accade ora in Usa diversamente da quasi tutti i Paesi del mondo."
In questa "guerra al dazio" è scesa in campo anche la Regione Veneto, che, su specifico progetto presentato dalla Provincia di Vicenza, ha previsto un contributo di 60mila euro per la riduzione delle barriere tariffarie in Usa.
Progetto abbracciato anche da tutte le associazioni di categoria vicentine aderenti a Cna, Confapi, Confartigianato, Confindustria e dalle organizzazioni dei lavoratori. E non potrebbe essere altrimenti, visto che l'area vicentina del distretto orafo rappresenta uno dei quattro centri principali del settore orafo italiano. La produzione orafa italiana è da sempre leader a livello mondiale nelle quantità di oro finito, e negli ultimi anni, le imprese italiane hanno mediamente trasformato in prodotti finiti una quantità vicina alle 450 tonnellate di oro fino per anno garantendo al nostro Paese il primato in Europa. Le aziende vicentine del settore lavorano circa il 40% dell'oro importato nel nostro Paese, con un volume d'affari che deriva per quasi il 50% dalle esportazioni.
"Ringrazio la Provincia -conclude Corrado- per l'impegno con cui ci sta sostenendo e per la celerità con cui siamo arrivati a questo accordo. Sono tempi inusuali per una Pubblica Amministrazione, ma segno che è stata compresa la difficile situazione che tante aziende vicentine stanno vivendo."
Oro, fatturato in calo
Lunedi 23 Novembre 2009 alle 12:40CNA Vicenza
CNA VICENZA, ZAPPATERRA: LA CORSA DELL'ORO CONGELA LE IMPRESE. A RISCHIO LA TENUTA DEL SETTORE.
FATTURATO DELLE AZIENDE STIMATO IN CALO DEL 30%
AUMENTO DEI COSTI DI APPROVVIGIONAMENTO DELLA MATERIA PRIMA DELL'80%.
«Se l'oro continua ad avere questi sbalzi diventa impossibile progettare l'attività per le aziende orafe. E questo significa non poter lavorare per un settore che è in crisi da troppo tempo. Non si possono progettare investimenti, pianificare attività , elaborare strategie commerciali, anche solo mettere insieme un catalogo è difficile con una volatilità così forte». Arduino Zappaterra Presidente del Mandamento di Vicenza di CNA lancia un nuovo grido d'allarme per il comparto orafo. I dati parlano chiaro l'instabilità del dollaro e la probabile debolezza futura della moneta impattano fortemente sul prezzo dell'oro, al punto che tra la chiusura in America e quella in Asia si possono trovare sbalzi fino a 3,5 dollari l'oncia. «Le previsioni sono di una progressiva salita del prezzo del metallo, ma il vero problema è l'instabilità del prezzo è questo che blocca il mercato. È certamente vero che il prezzo dell'oro ha conseguenze sui conti delle aziende, che hanno però il demerito di essere poco patrimonializzate e di soffrire questi scostamenti di più che altri settori. La maggior parte delle imprese opera con oro in prestito d'uso. E allora basta fare due conti, mettendo come base 100 il prezzo dell'oro, a novembre 2005, per effetto dell'incremento del valore della materia prima e a parità di tasso di interesse il costo di approvvigionamento è lievitato circa dell'80%».
Negli ultimi 4 anni la quotazione è passata dai 487,90 dollari l'oncia ( controvalore Euro 417,615 per oncia -- euro/grammo 13,426) a valori di 1136,00 dollari (l'ultima chiusura del 19 novembre con un controvalore di 763,852 Euro per oncia -- euro/grammo 24,558). « Ma questa è solo una parte del problema. A parità di target di prezzo e di quantità di oggetti richiesti dal mercato - spiega Zappaterrra - l'aumento di valore dell'oro riduce di almeno il 30% la quantità teorica di oro lavorato. Allo stesso modo ci attendiamo una riduzione del fatturato delle aziende di circa il 30%. Con una volatilità così significativa, infatti, alle aziende non è possibile contrastare un mercato che non ci lascia il tempo per effettuare le correzioni sul prezzo finale e aggiustare i costi della manifattura. Siamo cioè costretti a vendere allo stesso prezzo, qualcosa che ci costa, in proporzione, come materia prima e manifattura molto di più. Anche se riduciamo il peso dei pezzi lavorati a circa due terzi del loro valore per usare meno oro è sulla lavorazione che noi riusciamo a creare margini. Quei margini che ci permettono di andare avanti. Ma sui costi di produzione non abbiamo il tempo per pianificare interventi, perché la speculazione in atto sul valore del metallo, come conseguenza dell'instabilità del dollaro, è tale che non ci lascia spazio per agire». Che il comparto orafo vicentino sia in serio pericolo di fronte a questa situazione lo si legge anche nei dati. Negli ultimi 4 anni il numero di aziende orafe si è ridotto di un ulteriore 25%, erano 1110 nel 2002, sono diventate 982 nel 2005, periodo in cui è iniziata la corsa al rialzo del metallo. Gli ultimi dati della Camera di Commercio dicono che settembre 2009 ci sono 781 imprese registrate. Su queste aziende il peso dell'artigianato è rimasto quasi sempre stabile. Il fatturato, nello stesso periodo, è calato del 14%. Il vero impatto della volatilità del prezzo dell'oro si vede su un altro fronte. L'andamento congiunturale della produzione del settore orafo nel terzo trimestre 2009 si è ridotto di solo l'1,4%, ma il fatturato risulta invece negativo per quattro volte tanto, attestando una riduzione di oltre il 4%, che si aggiunge al calo di oltre il 16% registrato nel trimestre precedente. Mentre le previsioni per il prossimo semestre danno in diminuzione tutti i parametri per il settore: produzione, domanda interna ed estera e fatturato delle aziende. «Ciò significa - continua Zappaterra - che a parità di lavorazione, o con scostamenti non significativi, negli ultimi tre mesi le aziende vedranno ridursi di conseguenza i propri margini. Il pericolo della tenuta, considerando la forte connessione che lega le aziende del distretto è reale».
Continua a leggereMissioni estere per oro e argento
Lunedi 19 Ottobre 2009 alle 14:56Apindustria Vicenza
AUTUNNO INTENSO PER GOLD & SILVER API GROUP: DAL MAR DEI CARAIBI AL MAR BALTICO
Il Consorzio per le esportazioni delle aziende orafe e argentiere di Apindustria offre agli associati una vasta gamma di opportunità per ampliare il proprio mercato.
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I mesi di settembre e ottobre 2009 per il Consorzio Gold & Silver API Group - il consorzio per la promozione all'estero delle imprese orafe e argentiere associate ad Apindustria Vicenza - sono stati pieni di attività interessanti, anche innovative, svolte a favore le imprese consorziate.
Grazie al contributo della Regione Veneto, dell'ICE - Istituto per il Commercio Estero - e del Ministero dello Sviluppo Economico, Gold & Silver Api Group ha potuto organizzare due importanti missioni aventi come obiettivo l'area caraibica e l'area baltica.
«Per trovare nuovi contatti, importatori e buyers operanti nella zona del Mare dei Carabi, il Consorzio ha organizzato la partecipazione collettiva di alcune imprese associate alla fiera JIS che si è tenuta a Miami all'inizio di ottobre - spiega Angelo Ragusa - Presidente del Consorzio e Vice Presidente Apindustria Vicenza».
«Si tratta dell'edizione più importante della fiera di Miami, rivolta ai compratori del Centro e Sud America e delle isole dei Carabi che preferiscono effettuare i loro acquisti a Miami piuttosto che nei loro paesi di origine dove non ci sono fiere specializzate aperte ai produttori esteri e dove la difficoltà delle operazioni doganali impedisce, di fatto, l'entrata di campionari esteri. I risultati sono stati soddisfacenti - continua Ragusa - tanto che, sulla scia dei contatti avuti in occasione della manifestazione, è prevista prima della fine dell'anno una missione economica nell'area».
Prosegue il Presidente Ragusa: «Dal Mar dei Caraibi siamo passati ad Helsinki, dove abbiamo organizzato per una decina di associati, un workshop con esposizione dei campionari rivolto ai compratori dei paesi che si affacciano sul Mar Baltico: Estonia, Lettonia, Lituania e ovviamente la stessa Finlandia.
E' una missione che avevamo già fatto, anche se in maniera diversa nel 2006, e che abbiamo ripetuto proprio sulla base della richiesta delle imprese associate che già allora avevano avuto degli ottimi contatti. Nonostante la forte crisi economica che attanaglia questi paesi, soprattutto la Lettonia, il workshop ci ha dato grande soddisfazione, aprendo interessanti prospettive per i partecipanti».
Gold & Silver API Group, dal 2002, anno della costituzione ad oggi, ha raggiunto il numero di circa 80 consorziati. «E' questa una testimonianza dell'interesse riscosso tra le imprese di piccole e medie dimensioni che si associano per partecipare alle numerose attività promozionali che organizziamo -conclude il Presidente tra fiere internazionali, workshop, missioni economiche ed esplorative, il Consorzio ha un'attività estremamente intensa e realizza più di un evento al mese».
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